Discussione:TG1

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Il TG1 nasce, con questa testata, diretta da Emilio Rossi, nel 1975, all'indomani della riforma RAI. Prima v'era la testata TELEGIORNALE, che va opportunamente differenziata. --Aldo cairo 16:58, 18 lug 2006 (CEST)[rispondi]

modifiche "sgradite"[modifica wikitesto]

Guardate che cancellare le modifiche "sgradite" serve fino a un certo punto: anzi, in questo momento, non rende un buon servizio all'informazione. Che il TG1 di Riotta stia facendo propaganda al governo Prodi lo possono vedere tutti, giorno per giorno. Che sistemi in secondo piano le proteste contro questo governo è un dato di fatto. Alla manifestazione delle Forze dell'Ordine del 6 dicembre ha dedicato sì e no trenta secondi, a metà notiziario. E non si trattava di 'evasori fiscali', ma di gente che rischia la pelle per difendere noi cittadini, Riotta compreso. Come facciamo a lamentarci di un TG4 se un servizio pubblico viene svolto in queste condizioni? Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 82.59.199.136 (discussioni · contributi) 13:51, 28 dic 2006 (CET).[rispondi]

Non vorrei dir nulla...ma, il logo "genrico" del TG1 apposto ad inizio pagina non sarà più utilizzato, poichè come è stato confermato alla conferenza stampa del nuovo telegiornale: "Il Tg1 perde uno dei suoi colori sociali: il giallo mantenendo il blu e il blu-chiaro (argentato)". A questo punto il logo messo all'inizio della voce è IMHO da archiviare e da sostituire. (Archiviare=metterlo nella storia del TG, il paragrafo descritto contiene i loghi vecchi)(ripristinare=riprendere la vecchia immagine, se non è stata cancellata, ed re-inserirla) -- DarkAp89  Posta 12:31, 23 set 2007 (CEST)[rispondi]

Oggi 2 aprile2009 su questa voce viene indicato Belpietro come direttore tg1 quado non è ancora ufficiale Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 93.47.67.50 (discussioni · contributi) 20:23, 2 apr 2009 (CEST).[rispondi]

Mi sembra che il dettaglio dedicato alle sigle del TG1 nel corso del tempo sia assolutamente eccessivo e sproporzionato rispetto alla voce: si parla più di queste che non dei direttori (che hanno un peso ben più decisivo su aspetti ben più fondamentali quali contenuti e indirizzamento delle notizie). Va bene la completezza delle informazioni, ma il dettaglio eccessivo diventa non solo stucchevole ma anche e soprattuto fine a se stesso, specie se applicato a elementi tutto sommato di contorno (la sigla per un TG è l'equivalente dell'impostazione grafica del titolo per una rivista o per un settimanale stampato). Proporrei quindi un'abbondante "sfoltita" di questa sezione che sta sbilanciando inutilmente e senza reale valore aggiunto i contenuti e il senso della voce. --L736Edimmi 14:23, 16 lug 2010 (CEST)[rispondi]

Quoto Ticket_2010081310004741 (msg) 14:24, 16 lug 2010 (CEST)[rispondi]
Anch'io. --Яαиzαg 21:13, 16 lug 2010 (CEST)[rispondi]
Se sono kb di opinioni personali sono da sfoltire, ma se è semplicemente un approfondimento eccessivo per la voce generale, basta metterlo in una voce adatta, come Sigle del TG1, lascinado in questa voce una breve sintesi (4 righe bastano e avanzano). Cruciale è capire se le informazioni sulle sigle sono oggettive o semplicemente recensioni fatte dall'autore (e perciò da cassare senza pietà)--Svello89 (msg) 14:44, 17 lug 2010 (CEST)[rispondi]
Si chiamano "ricerche originali" forse? --Osк 14:00, 28 lug 2010 (CEST)[rispondi]
Sono d'accordo che il poema sulle sigle sia piuttosto irrilevante e poco enciclopedico. Voto per la proposta di Svello89 di relegarla ad una voce separata lasciando breve sintesi. Sarebbe interessante invece inserire nel corpo della pagina l'avicendarsi dei componenti del comitato di redazione. Consentirebbe ad esempio di cogliere (senza scadere nel pov) aspetti "macro" dell'evoluzione Tg1, che non si possono rilevare circoscrivendo la linea e le responsabilità editoriali al singolo direttore. --Mattia G. (msg) 09:14, 11 ago 2010 (CEST)[rispondi]
Quoto Svello89, la soluzione della pagina separata mi sembra la migliore; penso che però sia necessario fare lo stesso anche con gli altri telegiornali. (P.S. Ho editato svariate volte i paragrafi le sigle, penso che siano trattate in modo imparziale)--Vale93B (hai sbattuto la porta?) 17:28, 31 ago 2010 (CEST)[rispondi]
Mi sembra che tutti siano d'accordo, procediamo col trasferimento del "poema"?--Vale93B (pronto?) 16:11, 16 set 2010 (CEST)[rispondi]


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== Sigle ==
===Le trasmissioni sperimentali===
Nel 1952, in piena fase di trasmissioni sperimentali, la RAI trasmetteva una bozza di sigla del Telegiornale, estremamente semplice: mostrava il primo piano dell'obbiettivo di una telecamera con sovrapposta la scritta ''RAI'' e (sotto) ''Telegiornale''. Successivamente appariva la telecamera ripresa per intero e la scritta ''TELEGIORNALE - Ci colleghiamo con Roma''. La musica era già quella di [[Egidio Storaci]]. Questo progetto non ebbe seguito

Nella sigla di chiusura appare la stessa telecamera con la scritta FINE DEL TELEGIORNALE.

=== Il globo statico ===
Dal 3 gennaio 1954 fino al 1960, la sigla, la cui melodia era stata composta dal musicista napoletano [[Egidio Storaci]], si presentava in bianco e nero e si vedeva un globo terrestre con i continenti quasi invisibili e sovrastato dalla scritta TELEGIORNALE, che proiettava un'ombra sul pianeta. Lo sfondo era una foto del cielo con nuvole. Nella parte bassa del globo c'erano alcuni quadratini neri con il celebre monogramma bianco TV. La sigla era statica.

La sigla di chiusura ha la stessa grafica e la stessa musica d'accompagnamento.

=== Il globo rotante e le onde radio ===
Dal 1960 fino al giugno 1970, la sigla si presentava ancora in bianco e nero con uno sfondo sempre coperto di nuvole. All'inizio c'era sempre un globo che girava su se stesso (ma con i continenti più nitidi). Poi si vedeva una torre di trasmissione rivolta verso il pianeta che emetteva onde magnetiche che formavano la scritta "telegiornale".

Dal giugno 1970 fino al 1976 c'era un altro globo che girava su stesso (con i continenti in rilievo) e lo sfondo era completamente nero. All'improvviso il planisfero emette onde magnetiche che formano la scritta "telegiornale". In basso a destra appariva il nome dell'edizione (''del mattino, della sera, della notte...'' ecc.)

=== Le forme geometriche in bianco e nero ===
Questa era la prima sigla della testata giornalistica di [[Rai 1]]. È la prima volta che il telegiornale si chiama TG1, dopo la riforma del 1976.
La sigla è in bianco e nero. L'accompagnamento musicale della sigla è una rielaborazione più breve di quella storica, suonata dagli ottoni dell'orchestra sinfonica della Rai.
Vi sono due versioni di questa sigla: 
Nelle edizioni serali, vi sono gruppi di rombi paralleli formati da quadratini bianchi attraversanti lo schermo che sullo sfondo aveva l'allora sede del TG1 con al centro il logo bianco, formato da una "T" maiuscola che, insieme all'uno, sovrastava una "G" anch'essa maiuscola ma leggermente schiacciata. Al termine della sigla, i rombi e il logo sparivano e rimaneva solo l'immagine di sfondo che riguardava o la notizia principale di apertura oppure la prima notizia del sommario.

Nelle altre edizioni, vi sono gruppi di rombi paralleli formati da quadratini bianchi attraversanti lo schermo su sfondo nero. Al centro dello schermo, il logo bianco del TG1, formato da una "T" maiuscola che, insieme all'uno, sovrasta una "G" anch'essa maiuscola ma leggermente schiacciata. Al termine della sigla, i rombi spariscono, rimane il logo e sullo sfondo si forma un planisfero di colore bianco.
Questa sigla durò solo fino al [[27 febbraio]] [[1977]].

=== Le forme geometriche a colori ===
Dal [[28 febbraio]] [[1977]] il Tg1 divenne a colori. Da allora utilizzò la seguente sigla:
da un punto dello [[schermo]] spostato sulla sinistra si generavano una serie di "quadratini" gialli e celesti, disposti in modo da formare "quadratoni" inclinati composti più grandi.
(ogni quadratone obliquo giallo aveva al suo interno un altro quadratone obliquo formato da quadratini celesti, separati dai gialli mediante uno [[spazio (fisica)|spazio]] pari alla misura dei loro lati)
Questi quadrati si espandevano e, uno alla volta quando diventavano troppo grandi uscivano dall' inquadratura. Tuttavia per ogni "quadratone" che scompariva, se ne creava uno nuovo. Su questi quadrati si sovrapponeva il marchio bianco del TG1, di forma quadrata, con la "t" minuscola più alta rispetto alla "G" maiuscola e con l'"[[1 (numero)|1]]" spostato verso il basso.
Il logo appariva molto distante, e di tanto in tanto si avvicinava gradualmente. Nella sigla di chiusura (statica) si sentivano solo le ultime sette note.

=== Le forme geometriche al computer ===
Dall'ottobre 1982 la sequenza, originalmente su [[Pellicola cinematografica|pellicola]], fu rielaborata al [[computer]], quindi si poteva notare nel quadratone più interno una superficie riempita di quadratini grigi, che davano un'impressione di luminosità; inoltre il logo del tg avanzava più velocemente verso lo schermo. Tuttavia l'[[animazione]] appena descritta, rimase in uso per l'edizione delle 13:30 e quella principale delle 20:00. Per le altre edizioni del telegiornale la grafica veniva cambiata: Per il ''[[Tg1 Flash]]'', ''[[Tg1 Sera]]'' e ''[[Tg1 Notte]]'' la sigla grafica era simile: Infatti i quadratini interni erano di un blu sfumato (per le edizioni della sera e della notte) o giallo (per le edizioni flash), e il marchio tG1 diventa nero, con la superficie bianca, ma nell'edizione della notte il marchio diventava grigio, e oltre al marchio ''tG1'' c'era anche scritto ''notte''. In basso a destra, si poteva notare un orologio digitale, identico a quello del [[Tg2]], grigio con la superficie nera.
Questa sigla durò fino al 16 marzo 1986.

=== Il logo tridimensionale ===
Dal 17 marzo 1986 il Logo del TG1 cambia: diventa di colore giallo, tridimensionale, con gli angoli arrotondati e con la ''t'' staccata dalla ''G''. Nella sigla, in uno [[spazio (astronomia)|spazio]] nero stellato, appariva un [[globo terrestre]] in cui si riescono faticosamente a distinguere le terre emerse dal mare, perché entrambi erano colorati con tonalità simili di blu, e in cui sono presenti le nuvole. Attorno al globo, che entrava da destra, ruotava la scritta gialla, in stampatello maiuscolo e a caratteri tridimensionali, ''TELEGIORNALE''. Sullo stesso globo ruotava, per le [[edizione straordinaria|edizioni straordinarie]], la scritta ''EDIZIONE STRAORDINARIA'' in colonna: si leggeva, infatti, "EDIZIONE" in alto, e "STRAORDINARIA" in basso. Il globo si spostava gradualmente sulla sinistra dello schermo diventando sempre più piccolo, mentre dal basso verso l'alto, da destra verso sinistra, appariva il nuovo logo del TG1 leggermente inclinato. Lo stesso logo, era accompagnato, a seconda delle diverse edizioni, da una scritta tridimensionale gialla più piccola in stampatello maiuscolo che veniva posta sotto le lettere ''t'' e ''G'': ''MATTINA'', ''FLASH'', ''SERA'' o ''NOTTE'', inclinata come il logo del TG1. L'arrangiamento musicale rimase simile a quello del 1976, ma registrato con una tonalità di un semitono più alta.
Nella sigla di chiusura appariva lo stesso globo che ruotava su sé stesso, il logo del TG1 inclinato e, in basso a sinistra, un orologio digitale, identico a quello del [[Tg2]]. La sigla era composta dalle ultime sette note.

La sigla delle edizioni "mattina" e delle 13:30 era diversa. Su uno sfondo azzurro, scorreva dalla destra in alto, per poi passare in primo piano e uscire quindi verso sinistra al centro, la scritta semitrasparente "TELEGIORNALE" con riflessi rosa e arancio dell'aurora (azzurri nell'edizione delle 13:30); Lo sfondo intanto diventava giallo e rosa alla base dello schermo e azzurro verso l'alto, emulando l'alba. Dall'alto sulla destra appariva un globo terrestre, uguale a quello delle altre edizioni (ma con riflessi rosacei, e nell'edizione delle 13:30 azzurri) ed il marchio giallo ''tG1'' di colore giallo (con sotto scritto ''MATTINA'' nelle edizioni mattutine, e nell'edizione delle 13:30, senza alcuna scritta), come per le altre edizioni. Lo sfondo intanto diventava rosa (o rimaneva azzurro nell'edizione delle 13:30) alla base e di color azzurro cobalto verso l'alto. La sigla era arrangiata elettronicamente con un sintetizzatore.

Nell'edizione "linea notte" andata in onda a partire da fine maggio 1988, la sigla ed il logo erano diversi. Su uno sfondo stellato blu chiaro nella parte bassa dello schermo e scuro nella parte alta si stagliava a 3/4 di schermo, verso la parte alta, un globo terrestre di colore azzurro chiaro luminoso con i continenti di colore azzurro più scuro. Mentre il globo ruotava su sé stesso, apparivano in basso delle linee orizzontali e poi verticali in prospettiva che finivano per formare un reticolo, il globo azzurro si spostava sulla parte sinistra dello schermo finché non se ne vedeva solo metà che continuava a ruotare e dalla parte in basso a destra dello schermo appariva prima in prospettiva come le linee verticali per poi stagliarsi vicino alla parte bassa del globo, la scritta Tg1, con gli stessi caratteri delle altre edizioni, ma di colore azzurro luminoso con riflessi argentati. Dalla "t" della scritta "tG1" appariva una linea dello stesso colore che andava verso il basso e formava in caratteri moderni la scritta "linea notte". Intanto in prospettiva con il reticolo apparivano delle immagini. 
La sigla di questa edizione era completamente diversa dalle altre: arrangiata elettronicamente, durava circa 14 secondi. Il creativo che ideò tale restyling fu Giuseppe Rogolino.
Questa sigla durò fino all'8 marzo 1992.

=== Il "Telegiornale Uno" ===
Dal 9 marzo 1992 il TG1 cambia nome in ''Telegiornale Uno''.
Nella sigla c'era un globo rotante, la scritta arancione ''TELEGIORNALE'' che ruotava intorno al globo e infine la scritta (sempre arancione) ''UNO'', che si poneva sotto ''TELEGIORNALE''. L'arrangiamento era il medesimo per tutte le edizioni e suonato con il sintetizzatore. Il direttore della testata è Bruno Vespa che decide di cambiare la sigla e lo studio e commissiona a Gianni Boncompagni la realizzazione del nuovo studio e la sigla a Mario Convertino. La novità è che lo studio presenta al centro uno schermo che mostra una redazione virtuale, composta in realtà da attori figuranti. In ogni edizione il mappamondo presenta dei colori diversi: la mattina è di colore rosa, alle 13:30, flash e l'edizione serale di colore celeste, mezza sera e le [[edizione straordinaria|edizioni staordinarie]] di colore blu e mezzanotte di colore nero. Questa sigla durerà fino all'edizione pomeridiana del 25 luglio 1993. Per un periodo la sigla dell'[[edizione straordinaria]] era diversa: parte con uno sfondo rosso, poi esce del fumo e si presenta il mappamondo a metà e la scritta del tg1; alla fine esce la scritta ''edizione straordinaria'' scritta in stampatello bianco.

La sigla di chiusura ha il logo inclinarsi e poi sparire dolcemente al suono dell'ultima nota.

=== Il planisfero e il globo terrestre ===
Dall'edizione delle 20.00 del 25 luglio 1993<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1993/luglio/26/sigla_del_Tg1_ritorna_futuro_co_0_9307267460.shtml] Il tg1 ritorna al futuro.</ref>, il "Telegiornale Uno" è tornato a chiamarsi TG1. Albino Longhi commissiona all'art director Giuseppe Rogolino il restyling sia del logo che dello studio. Il logo viene riprogettato: rispetto al logo che va dal 1986 al 1991, il nuovo del 1993 è bidimensionale, la "t" è stata spostata verso il basso, mentre l'"1" è stato spostato verso l'alto in modo tale da essere allineati con la "G".

La sigla partiva inquadrando l'Italia su di un planisfero blu, con i continenti inizialmente formati da tante piccole immagini, che, mentre il planisfero stesso andava verso il centro nero dello schermo, diventavano gialli.
Il planisfero si trasformava allora in un globo terrestre blu con i continenti di colore giallo su uno sfondo nero; il globo girava su se stesso e dopo si riapriva; a quel punto però i continenti si staccavano dalla cartina e le Americhe si scomponevano nella scritta di colore giallo "tG" (con la "t" minuscola e la "G" maiuscola unite in basso) mentre l'Europa, l'Asia e l'Africa componevano la scritta "1", sempre di colore giallo. Rimane come sfondo un planisfero azzurro con i continenti di colore blu, che altro non sono se non le impronte dei continenti gialli, e appaiono delle linee orizzontali bianche. 

Lo stesso planisfero, seppure schiacciato, diventa lo sfondo scenografico del nuovo studio, nel quale appare sovrastato da un globo terrestre blu con i continenti gialli. Ai due lati di quest'ultimo si potevano notare alcuni orologi che segnavano le ore delle principali città del mondo.

L'arrangiamento musicale ritorna ad essere della stessa tonalità di quello del 1976, ma invece di essere suonato con gli ottoni dell'Orchestra Sinfonica della RAI, è stato arrangiato elettronicamente.

In questo restyling l'art director del tg1 Giuseppe Rogolino propose per la prima volta i due colori ufficiali della testata: il giallo e il blu, prendendo ispirazione dalla bandiera K (Kilo) del [[Codice Internazionale dei Segnali]] della Marina il cui significato è: "Desidero comunicare con voi".
Nel 1994 con il direttore [[Demetrio Volcic]] venne realizzato il primo tavolo ergonomico trasparente nelle news, ideato da Rogolino e realizzato da Savioli, con l'intento di annullare la distanza tra il conduttore e il pubblico (all'inizio la scenografia riprendeva i motivi grafici della sigla e la scrivania era di legno). Il tavolo ergonomico era a forma di Y: molto stretto ed allungato di fronte al conduttore, si apriva due bracci davanti e ai fianchi dello stesso, che dunque appariva letteralmente "incastrato" in una sorta di abitacolo. Tale soluzione fu molto apprezzata, anche da altri canali esteri. Per un periodo, specie nell'edizione delle 20:00, è stata adottata anche la conduzione in piedi, davanti alla scrivania.
Questa sigla durò fino all'edizione mattutina del 5 ottobre 1998.

=== Lo stile "techno" ===
Dall'edizione delle 13.30 del 5 ottobre 1998, il TG1 (da poco sotto la direzione di [[Giulio Borrelli]]) esibisce una nuova sigla.<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1998/ottobre/05/Tg1_cambia_faccia_pensa_agli_co_0_9810052326.shtml], Il tg1 cambia faccia.</ref>
L'inquadratura percorre a grande velocità la superficie di un mappamondo blu che emana un alone di luce azzurra, sul quale si tracciano paralleli e meridiani in costante movimento, simili a raggi di luce gialla; al contempo appaiono e scompaiono in continuazione dalla superficie del globo dei riquadri gialli con delle immagini all'interno (sempre in blu). Quando l'inquadratura arriva presso l'Italia, sulla superficie del pianeta scorre da destra la scritta biancastra ''TELEGIORNALE'', che poi si dissolve andando verso sinistra, la telecamera arretra rapidamente; dal mappamondo, che diventa bidimensionale, spariscono le immagini e alcuni meridiani e paralleli, staccatisi dallo stesso, formano sulla sinistra il logo del tg, inclinato verso il pianeta (che riprende quello del 1993, ma è diventato cavo) lasciando scie luminose azzurrine che formano un reticolo alle spalle dello stesso. Intanto dal globo, che ha smesso di ruotare, partono onde elettromagnetiche che hanno come sorgente un punto della penisola italiana coincidente con Roma. La melodia, molto incalzante, è arrangiata con un sintetizzatore, come la precedente, ma esalta maggiormante lo stile "techno". La sigla finale è pressoché statica: mostra l'inquadratura finale della sigla di testa, con il globo che emette per cinque volte un'onda elettromagnetiche dall'Italia, per poi fermarsi. L'accompagnamento musicale è leggermente più breve.
Per la prima volta, dalla metà del 2003, appaiono nella sigla finale anche i nomi del direttore e del vicedirettore e la scritta '''www.tg1.rai.it'''. Questa sigla appare l'ultima volta nell'edizione pomeridiana del 12 gennaio 2004.

=== Il mappamondo blu ===
Questa sigla, realizzata su commissione del direttore [[Clemente J. Mimun]], inizia con un'inquadratura dell'Italia su un mappamondo blu con i continenti azzurri. La telecamera zooma all'indietro, fino ad inquadrare l'intero globo, che nel frattempo ha preso a girare. Compiuto un giro, il globo rallenta fin quasi a fermarsi, mentre l'inquadratura si avvicina nuovamente ad esso, stavolta in modo da lasciar intravedere il cielo al di sopra del pianeta. Infine compare ruotando da sinistra e fermandosi nel centro dello schermo il nuovo logo del TG1 (simile al precedente ma con la "T" staccata dalla "G"), mentre sul globo si vede un puntino che lampeggia all'altezza di Roma. La melodia è suonata dall'orchestra sinfonica della Rai leggermente alla tonalità in Do maggiore. Invece il sottofondo che accompagna i titoli rimane invariato. Nella sigla di coda si vede il logo del tg, più piccolo rispetto all'inizio, posizionato a destra del teleschermo, mentre la telecamera zooma all'indietro, allontanandosi dal mappamondo. Infine, a sinistra, appaiono scorrendo dal basso e fermandosi a metà schermo i nomi di direttore e vicedirettore e, più sotto, la scritta ''www.tg1.rai.it''. L'accompagnamento musicale è leggermente più sintetico. Questa sigla esordì nell'edizione delle ore 20 del 12 gennaio 2004 <ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2004/gennaio/12/Nuovo_studio_piu_tecnologia_stasera_co_9_040112072.shtml], Mimum cambia volto al Tg1.</ref> e terminò nell'edizione pomeridiana del 17 settembre 2007.

=== Il mondo trasparente ===
[[File:Tg1LOGO.jpg|200px|right|thumb|La sigla nel 2007]]
Nella sigla in onda dall'edizione delle 20 del 17 settembre 2007 fino all'edizione pomeridiana del 10 giugno 2010, ideata e realizzata da Federica Pedercini, lo sguardo dello spettatore attraversa le quinte che si aprono sull'universo cogliendo il continuo movimento dei nastri-scia dell'informazione che viaggia nello spazio. 
Il mondo reale non somiglia ad un cristallo perfettamente trasparente, ma si può paragonare ad un mondo tecnologico dell’informazione ad una sfera idealmente evocatrice di una società aperta e trasparente, basata sulla comunicazione, in cui non si leggono terre emerse e confini, ma si percepiscono in un lento mescolarsi dove l'informazione non ha limiti. Ogni evento percepibile è potenzialmente illuminato dai fasci di luce della comprensione, della circolazione, delle conoscenze e di una immediata condivisione di esperienze su scala planetaria.
Il viaggio prosegue avvicinandosi al globo sino a scorgere dietro di esso il  logo del Tg1.

L'accompagnamento musicale dei titoli di testa è stata cambiata e composta da [[Ludovico Einaudi]].

In questa versione la sigla è strettamente correlata ai colori ed ai materiali che costituiscono la scenografia dello studio: le quinte di perspex in varie declinazioni di blu (colore tradizionale per il TG1), il nastro metallico che percorre lo studio unendo tutti gli elementi della scenografia (videowall, plasma, quinte, globo) e un globo costituito dai nastri metallici.
(Fonte: "Filosofia del progetto" di Federica Pedercini)

La peculiarità di questa sigla (che mantiene la musica del 2004) è la totale assenza del giallo, colore che per più di vent'anni aveva caratterizzato la testata, sostituito da un inedito grigio - argento. Questa sigla fu trasmessa l'ultima volta nell'edizione pomeridiana del 10 giugno 2010.

=== Le finestre sul mondo ===
Il 10 giugno 2010, precisamente dall'edizione delle ore 20 di quel giorno, cambiano nuovamente sigla e studio del TG1. La nuova sigla mostra su sfondo blu scuro un globo terrestre (questa volta rappresentato in modo reale) che, avvicinandosi allo schermo, esce dalla penombra e si illumina di luce. L'inquadratura si avvicina al globo andando dalla sua destra alla sua sinistra. Intanto diversi rettangoli bianchi (le "finestre sul mondo") girano attorno al mondo con varie immagini e, più sotto, tre linee tridimensionali (gialla, blu e rossa) percorrono la superficie del planisfero, per poi sparire curvando a sud all'altezza dell'Italia. A questo punto appare nella parte bassa dello schermo una superficie lucida blu e da destra si materializza il logo del telegiornale tridimensionale trasparente (tG1), che scorrendo e girando verso sinistra scopre una sua superficie bianca per poi fermarsi, mentre il globo emette un'onda magnetica; in basso a destra appare la scritta '''tg1.rai.it'''. La musica è sempre quella del 2004.

Il logo è tornato ad essere quello del 1977 (bianco e squadrato con la t più alta della G, ma con il numero 1 allineato a quest'ultima) e durante la trasmissione appare in alto a destra, anziché in basso, evidenziato da un rettangolo blu semitrasparente. Nei titoli viene utilizzato un nuovo sottofondo più incalzante del precedente motivo di [[Ludovico Einaudi]] e la grafica è sottolineata da un fondo giallo-azzurro (curiosamente i caratteri delle scritte dei servizi, sono gli stessi utilizzati da [[Facebook]]); tra un titolo e l'altro scorre velocemente, su sfondo azzurro, il marchio ''tG1'' trasparente (un po' come nei titoli del tg1 di fine anni 80 inizio anni 90). Lo studio appare più piccolo rispetto al precedente e la scenografia è costituita da un fondo blu-azzurro con varie sfumature e da un lungo schermo continuo che descrive un angolo di 90°. Anche la scrivania è angolare, parallela allo sfondo, e il conduttore siede al vertice della stessa.

Nella sigla di coda si vede il mondo girare su sè stesso lentamente, con le finestre intorno, che però sono vuote. Successivamente appaiono il piano lucido blu, il logo tridimensionale e la scritta '''tg1.rai.it''', come nella sigla di testa; in alto a sinistra si materializzano i nomi di direttore e vicedirettore.

<references/>

L'elenco degli autori è consultabile qui. --Osк 17:51, 7 ott 2010 (CEST)[rispondi]

Errori storia sigle[modifica wikitesto]

Sulla storia delle sigle ci sono alcuni anacronismi:

  • La sigla 1993-1998, quella per intenderci del globo rotante che diventa planisfero, secondo le informazioni che ho a disposizione debuttò alle ore 20.00 del 25 luglio 1993 (anche se i miei ricordi d'infanzia, sinceramente, mi avvicinano di più all'ipotesi 30 agosto). Questo è l'articolo del Corriere della Sera del 26 luglio 1993 http://archiviostorico.corriere.it/1993/luglio/26/sigla_del_Tg1_ritorna_futuro_co_0_9307267460.shtml
  • La sigla 1998-2004, quella per intenderci con la musica "techno", non esordì il 23 novembre 1998, ma alle ore 13.30 del 5 ottobre 1998, come dimostrato da questo articolo:

http://archiviostorico.corriere.it/1998/ottobre/05/Tg1_cambia_faccia_pensa_agli_co_0_9810052326.shtml Inoltre la rete ci offre questa sequenza pubblicitaria delle 22.30 del 3 novembre 1998, ben 20 giorni prima della data che ci avete indicato: alla fine della sequenza, c'è la sigla TG1 durata fino al 2004: http://www.youtube.com/watch?v=1tPm2O0_ReA

  • La sigla 2004-2007 non debuttò il 5 gennaio 2004, ma alle ore 20 del 12 gennaio 2004:

http://archiviostorico.corriere.it/2004/gennaio/12/Nuovo_studio_piu_tecnologia_stasera_co_9_040112072.shtml

Questo commento senza la firma utente è stato inserito da M.A - TiCB (discussioni · contributi) 09:04, 21 lug 2010 (CEST).[rispondi]

Rimozione "Curiosità"[modifica wikitesto]

Ho integrato le notizie contenute precedentemente in "curiosità" nella storia. Di seguito la sezione come si presentava.

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Curiosità + disclaimer:
	 	
*Alcune immagini del TG1 della fine degli [[anni 1970|anni settanta]] sono citate nei film ''[[Io non ho paura (film)|Io non ho paura]]'' come conduttore Emilio Fede di [[Gabriele Salvatores]] e ''[[Buongiorno, notte]]'' di [[Marco Bellocchio]].


Da sottolineare che la notizia relativa al conduttore Emilio Fede risultava contraddittoria con il periodo di tempo citato. PapaSmurf (msg) 15:55, 25 ott 2010 (CEST)[rispondi]

Sezione nascosta: Critiche riguardo l'orientazione politica[modifica wikitesto]

Sposto qua sotto una sezione non visibile lasciata all'interno della pagina. Probabilmente da riprendere nelle questioni più rilevanti ed integrare nella sezione storia--Dans (msg) 16:40, 29 dic 2010 (CET)[rispondi]

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{{P|ricerca originale costruita incollando vari episodi scollegati. Vengono mostrati solamente alcuni punti di vista, ignorando le repliche. Ci si concentra su fatti degli ultimi anni ignorando i restanti 50 di storia. Questa non è probabilmente la pagina adatta per queste cose, i fatti sono già presenti in quelle sui direttori del TG|televisione|maggio 2010}}</nowiki>
Il Tg1, e la RAI in generale, sono stati e sono tuttora oggetto di pesanti critiche. La lottizzazione politica della RAI spa si riflette tradizionalmente in una generale accondiscendenza dei nel confronti del governo in carica. Così come i direttori di rete, il direttore del Tg1 è nominato dal Consiglio di Amministrazione [[RAI]], organo eletto dalla Commissione parlamentare di vigilanza (7 membri) e dal Ministero dell'Economia e delle Finanze (2 membri).

Il lessico stesso del notiziario si rivela talvolta scelto in modo poco oculato o volutamente impreciso, per sollevare temi cari alle propagande di partito. Ne è un esempio l'appellativo "terroristi" riferito agli autori del maxi-sequestro nel teatro Dubrovka a Mosca ad opera dei guerriglieri ceceni (chiamati più propriamente "ribelli" o "guerriglieri" da BBC e RaiNews24[http://www.rainews24.it/it/news.php?newsid=28133]).

Il 24 gennaio 2004 il vicedirettore del Tg1 [[Daniela Tagliafico]] si dimette dall'incarico [http://www.repubblica.it/2003/k/sezioni/politica/informa/tiggiuno/tiggiuno.html] denunciando il "disagio intollerabile" rispetto alla linea editoriale del direttore [[Clemente J. Mimun]] in tema di informazione politica, in un periodo in cui il Presidente della Repubblica [[Carlo Azeglio Ciampi]] lancia ripetuti appelli [http://www.rainews24.it/it/news_print.php?newsid=45499] sul pluralismo dell'informazione. Trenta redattori (tra cui Davide Sassoli, Lilli Gruber, Fedele La Sorsa, Maria Luisa Busi, Donatella Scarnati, Tiziana Ferrario, Danila Bonito e Andrea Montanar) appoggiano con un documento le motivazioni addotte nella lettera di dimissioni della Tagliafico. Il segretario dell'USIGRai (unione sindacali giornalisti Rai) Roberto Natale commenta[http://www.repubblica.it/2003/k/sezioni/politica/informa/tiggiuno/tiggiuno.html]: "Dalla lettera di Daniela Tagliafico così come dal caso delle immagini fornite da Forza Italia alla Rai, è evidente che si sta facendo di tutto per imporre un ulteriore asservimento del servizio pubblico".

Il 26 febbraio 2010 sotto la direzione di [[Augusto Minzolini]] i titoli del Tg1 annunciano falsamente [[http://www.ilmessaggero.it/articolo_app.php?id=26883&sez=HOME_INITALIA&npl=&desc_sez=]][[http://www.usigrai.it/articolo.php?id=1162]] l'assoluzione dell'avvocato [[David Mills]], condannato invece in primo e secondo grado per corruzione  in atti giudiziari e falsa testimonianza in favore di Silvio Berlusconi. Nel servizio si apprende invece che il reato di Mills è stato commesso ma prescritto. Il Tg1 non ha mai rettificato la notizia.

Il 1 aprile 2010 il direttore Minzolini rimuove tre conduttori ([[Paolo Di Giannantonio]], Piero Damosso e [[Tiziana Ferrario]]), operazione ritenuta ingiustificata ed inaccettabile dai Comitati di Redazione di Tg2, Tg3 e Rainews24[http://www.usigrai.it/articolo.php?id=1180] mentre USGRai chiede le dimissioni dello stesso Minzolini.

Il 21 maggio 2010 si dimette Maria Luisa Busi[http://ansa.it/web/notizie/rubriche/politica/2010/05/21/visualizza_new.html_1794900216.html] conduttrice dell'edizione delle 20, raccogliendo il sostegno della Federazione Nazionale della Stampa Italiana [http://www.fnsi.it/Esterne/Pag_vedinews.asp?AKey=11537] mentre i consiglieri di amministrazione Rai di minoranza parlano di "evidente epurazione dei giornalisti del Tg1" [http://www.adnkronos.com/IGN/News/Politica/Rai-via-i-volti-noti-del-Tg1-Epurazione-Minzolini-replica-Servono-facce-nuove_193777126.html].

Giulio Finocchio[modifica wikitesto]

Ma ancora non vi siete resi conto che avete inserito un conduttore inesistente su Oggi al Parlamento? O meglio, la parodia della trasmissione satirica Avanzi? E strano che su quel nome, al contrario di altri che veramente conducevano la trasmissione, non ci sia il "senza fonte". Luigi Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 87.20.222.216 (discussioni · contributi) 18:11, 29 apr 2011 (CEST).[rispondi]

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Scandalo note spese anni '90[modifica wikitesto]

Aggiunta fonte dagli atti parlamentari del Senato a supporto informazioni sul clamoroso scandalo delle truffa delle false note spese dei giornalisti negli anni '90. --79.52.238.133 (msg) 15:57, 24 gen 2021 (CET)[rispondi]

Nuova grafica[modifica wikitesto]

Sapete ch il TG1 ha rinnovato la grafica delle anteprime serali: ora il conduttore è in piedi con le scritte 3D in realtà aumentata, va aggiunto??--Esc0fans -and my 12 points go to... 17:48, 8 apr 2021 (CEST)[rispondi]

anche no --Vale93b Fatti sentire! 00:07, 9 apr 2021 (CEST)[rispondi]

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Sezione direttori[modifica wikitesto]

@Tommxs, ciao! Ho visto la tua modifica. Personalmente ritengo la tabella precedente più funzionale e chiara, in linea anche con le altre pagine e su quanto fatto finora in esse. Opterei per annullare la modifica, se sei d'accordo. Fammi sapere che ne pensi. --Daddamusic (msg) 12:28, 23 ott 2022 (CEST)[rispondi]

Buonasera, ho creato quel genere di tabella perché credo che avere due colonne differenti per la data di inizio e fine carriera del direttore sia più chiaro e meno intasato, ma se ciò che ti convince poco è la colonna “ad interim”, si potrebbe mettere una citazione accanto al nome del direttore contenente “ad interim” (senza intasare la colonna delle date come in precedenza). Tommxs (msg) 21:16, 24 ott 2022 (CEST)[rispondi]