Discussione:Strage di Rovetta

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non neutralità da argomentare

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la storia ha dimostrato che al quel punto i giovani erano inermi , la stage e' avvenuta per puro odio politico fomentato dal fatto che tra di loro vi era il nipote di Mussolini - Rex

Se uno legge la voce non intravede particolari motivi di non neutralità. Si limita a raccontare l'evento che è ben documentato. Per altro l'avviso sulla pagina non dice quali sarebbero i punti "non neutrali" e si limita a dire che sembra seguire solo il punto di vista di una delle due parti in causa; ma la bibliografia non mi pare che sia di marca nostalgico_fascista. Quel che è peggio non è stato scritto niente in discussione che aiutasse a comprendere cosa l'autore dell'avviso richieda per modificarla in modo non neutrale. Egli è a conoscenza di un'altra interpretazione della Strage di Rovetta in cui si spiegano le ragioni dell'eccidio? Se sì ce la comunichi con le fonti, o le immetta lui stesso. In caso contrario perdiamo tutti tempo e danneggiamo Wiki. Per ora mi metto in attesa di un suo intervento di chiarimento. Se non arriva un chiarimento toglierù l'avviso.-- Galvano bluScrivimi 13:43, 30 lug 2009 (CEST)[rispondi]

la motivazione: "odio politico" è errata e faziosa, ed evidenzia il revisionismo in auge in Italia negli ultimi anni. La fucilazione è stata una risposta ai crimini commessi in valle dalla dalla Legione Tagliamento. Si può discutere sulle modalità del processo, molto sommario come spesso accade in guerra, ma non bisogna dimenticare, come citato nel riferimento al processo, che le valli bergamasche furono dichiarate "liberate" dal nazifascimo solo a partire dal 1° maggio. I rastrellamenti, gli incendi, le uccisioni e gli strupri effettuati dai legionari operanti in valle seriana, val di scalve e valcamonica, ebbero di sicuro un notevole impatto emotivo su tutti i partigiani, che videro i propri genitori, parenti e amici, uccisi senza nessuna pietà dal regime nazifascista. KiNGiRie

Perfetto, l'hai bene argomentata. In effetti quell'"odio politico" mi era sfuggito... Il mio problema con il template è che non argomentava dove fosse il problema parlando di un solo punto di vista mentre il testo espone almeno due possibili ricostruzioni della strage di cui una tutto meno che antipartigiana. Se va bene a tutti tolgo la motivazione "odio politico" sostituendolo con un "eccessi in azioni di guerra" e tolgo il template. Mi metto in attesa. -- Galvano bluScrivimi 12:29, 11 set 2009 (CEST)[rispondi]

per me va già meglio. un altro fatto molto importante, che però non viene mai narrato, è che i repubblichini scesero dal Passo della Presolana completamente armati, e soprattutto puntando le armi contro i pochi abitanti di Castione della Presolana, paese appena prima di Rovetta, per paura di una rappresaglia partigiana. Questo fatto non viene mai citato, ma ho raccolto la testimonianza di un partigiano, che assisti anche alla fucilazione degli stessi. 19.9.09 KiNGiRie

Propongo di correggere il nome del "Moicano" dal'errato "Manfred Czernin" nel corretto "Paolo Poduje". Grazie. In riferimento al "odio politico" di cui ho letto l'ampia discussione sopra, proporrei di introdurre un riferimento a "motivi di vendetta" facendo riferimento alla contestualizzazione nel periodo storico dell'epoca. Uno dei motivi di vendetta fu l'uccisione di Giorgio Paglia e dei suoi compagni, prima alla Malga Lunga, poi con fucilazione a Costa Volpino. Ci sarebbero altri riferimenti e cose importanti da scrivere ma sono un new entry in Wiki e non mi e' chiaro come si interagisce qui. Ringrazio per l'attenzione. 15 Gen 2010. Rovettese.

Fonti puntuali

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Ho aggiunto il template relativo alla mancanza di fonti precise e verificabili, mi sembra il minimo viste le varie affermazioni nella voce che non hanno note che rimandano a riferimenti bibliografici e/o esterni precisi e agevolmente verificabili. --Baritìna (msg)

Ho inserito in bibliografia il volume "Gli ultimi fuochi: 28 aprile 1945, a Rovetta" del Direttore dell'ISREC Bergamo citato - il Bendotti, non il volume - anche nel corpo della voce. Già che c'ero ho omogeneizzato nella forma i riferimenti bibliografici nella bibliografia. --Baritìna (msg)

Le affermazioni riportate senza fonte devono essere a mio avviso tolte, o diversamente andrebbero precisate puntualmente le fonti di modo che si possa verificare la correttezza delle stesse. Per correttezza prima di cancellarle lascio un po' di tempo perché eventualmente qualcuno integri. --Baritìna (msg)

Mi scuso, ho apportato la modifica alla voce del 24/04/14 "Inserito contestualizzazione presenza Tagliamento nella zona" senza fare login, risulta pertanto anonima. --Baritìna (msg)

Ho appena modificato il testo del paragrafo "Gli autori della strage". Ha dell'incredibile che Paolo Poduje venisse identificato con Manfred Czernin; il Czernin era sì presente nella zona, ma nella data dei fatti si trovava a Bergamo, ed era il superiore di Poduje, non il Poduje stesso; uno sfondone non da poco questa affermazione, inserita da un utente non registrato nel maggio del 2009, senza l'indicazione di nessuna fonte e mai verificata. Inoltre, visto che nessuno è intervenuto a indicare i riferimenti precisi per le altre affermazioni prive di fonti, procedo a cancellarle (visto anche questo precedente direi che è meglio non tergiversare oltre). --Baritìna (msg)

Sostituito a "Duce" il nome - e relativo collegamento alla voce - "Benito Mussolini" dove si indica il fucilato nipote di quest'ultimo, mi pare più corretto. --Baritìna (msg)

Ho inserito l'elenco con i nomi dei fucilati in una tabella, rende la pagina della voce più leggera; tra l'altro la correttezza dei nominativi dei fucilati (e l'età anagrafica riportata di lato) non riesco a verificarla in qualche fonte, sarebbe bene trovare una fonte verificabile da segnalare in nota. Appena la trovo la inserisco. --Baritìna (msg)


Le responsabilità dei fatti

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Ho modificato il titolo del paragrafo "Gli autori della strage" con un più generico "Le responsabilità della strage", giacché come si evince ora dalla voce sicuramente non vi sono fonti in cui è accertato senza dubbi chi furono i responsabili dell'ordine di fucilazione, così come le più generiche responsabilità non sono certe. Per coerenza interna alla voce a questo punto credo che vada modificato nel templete/tabella in apertura la responsabilità addossata genericamente al CLN, sia perché le responsabilità non sono chiare sia perché è un'indicazione contraddittoria rispetto a quanto riportato nella voce stessa (sia sul piano storico che sul piano processuale). Diciamo che è una bella forzatura... --Baritìna (msg)


Annullato modifiche

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Ho annullato due modifiche apportate dall'utente 149.71.151.83. Il termine "repubblichini" per indicare gli appartenenti alla Repubblica Sociale di Salò è più appropriato che "repubblicani", si veda anche qui: [[1]]; o la definizione da dizionario di "repubblichino" sulla Treccani [[2]]. Sostituire poi "fucilazione" con "strage" proprio dove nel paragrafo riferito al processo per i fatti in oggetto si riporta che la sentenza dichiarò di non dover procedere contro gli imputati perché si trattò di "un'azione di guerra" mi pare una forzatura. --Baritìna (msg)

Ho sostituito "repubblichini" con "giovani militi della Repubblica sociale", decisamente più adatto e imparziale. Poi ho sostituito "fucilazione" con "eccidio", poiché anche di eccidio si trattò, crimine o non crimine; così come allo stesso modo si parla del massacro di Biscari (stesse modalità - soldati italiani fucilati nonostante si fossero arresi).--Marco Riggi Nettunense (msg) 11:04, 2 mag 2015 (CEST)[rispondi]

Ripristinato il termine "repubblichini" e "fucilazione" per le stesse ragioni che avevo riportato nel commento qui sopra: per il primo caso non capisco perché Marco Riggi Nettunense ritieni "decisamente più adatto e imparziale" l'espressione "giovani militi della Repubblica Sociale" (pure aggettivata), vista la relativa voce [[3]] e anche la definizione sulla Treccani [[4]]. Sull'uso di "eccidio" io nutro grandi dubbi - che certamente non mi toglie il titolo di un libro citato in bibliografia, che riporta tra l'altro una certa lettura della vicenda: vista anche la sentenza, come ho scritto sopra quando venne sostituito "fucilazione" con "strage", mi sembra una forzatura (vedi anche la definizione di "eccidio" sulla Treccani [[5]] ). Il parallelo con il massacro di Biscari non mi pare per nulla pertinente: a parte che in quella voce non viene mai usato il termine "eccidio", in questo caso non si trattava di "soldati italiani" ma di soldati della Repubblica sociale. --Baritìna (msg) 16:53, 5 mag 2015 (CEST)[rispondi]
Militi della RSI e tagliamo la testa al toro. Ricordo una vecchia discussione ma non saprei dove prenderla in cui si era optato anche per fascisti repubblicani, ma fate vobis--Jose Antonio (msg) 17:04, 5 mag 2015 (CEST)[rispondi]
Visto ora la modifica di Jose Antonio, io non mi impunto; sta bene. --Baritìna (msg) 17:08, 5 mag 2015 (CEST)[rispondi]

Rientro e chiedo a Marco Riggi Nettunense quale criterio ha utilizzato nel riordino della bibliografia. Prima l'ordine era alfabetico per autore, tempo fa l'avevo ordinata io in quel modo consapevole che questa voce in passato è stata oggetto di aspre dispute a suon di edit, anche se non sarebbe stato sbagliato - credo - ordinare in base ai titoli maggiormente utilizzati come fonte. Rimango dell'idea che per mantenere una certa freddezza nella compilazione della voce l'ordine alfabetico per autore sia da preferire. Chiedo un parere a Jose Antonio visto che è già intervenuto con la sua proposta di mediazione... --Baritìna (msg) 17:15, 5 mag 2015 (CEST)[rispondi]

La bibliografia è troppo spesso disordinata e chi inserisce le fonti troppo spesso si limita ad aggiungere il testo utilizzato in fondo alla lista. Ovviamente nulla di male in ciò. Se vogliamo cmq dare una logica, l'elenco alfabetico è il più NPOV. Valutare un ordine in base alla pubblicazione dal testo più vecchio al più moderno. Basarsi sul maggior utilizzo dei testi lo eviterei poichè ci si troverebbe a rivoluzionare tutto ad ogni intervento di modifica.--Jose Antonio (msg) 17:24, 5 mag 2015 (CEST)[rispondi]
Grazie, provvederò a riordinare la bibliografia in ordine alfabetico per autore; il riordino che ha portato alla versione attuale veramente non comprendo su cosa si basi. --Baritìna (msg) 17:42, 5 mag 2015 (CEST)[rispondi]
Ripristinato ordine bibliografia, tuttavia ho notato che contiene alcuni titoli non usati nella voce e quasi tutte le citazioni sono dal lavoro di Bendotti. --Bramfab Discorriamo 18:03, 5 mag 2015 (CEST)[rispondi]

Scusa Baritìna, ma secondo te i militi della Repubblica sociale non erano anch'essi soldati italiani ?? Un parallelo col massacro di Biscari c'è e come, perché anche lì furono massacrati molti soldati italiani, anche se si erano arresi. A mio parere, il termine "repubblichini", Treccani o non Treccani, è da considerarsi non imparziale, dal momento che una parte la considerrerebbe dispregiativa. Ad ogni, modo, mi chiedo per quale motivo tu ti sia impuntata a ripristinare il termine "repubblichini", visto che anche l'espressione "militi della Repubblica sociale" poteva andare bene.--Marco Riggi Nettunense (msg) 21:40, 5 mag 2015 (CEST)[rispondi]

Repubblichini è un termine largamente usato nella letteratura di settore che deve rimanere il nostro riferimento. L'uso di "soldati italiani" può essere fuorviante poiché il termine viene solitamente usato per riferirsi all'esercito italiano invece che a quello della RSI. Direi che la questione è molto più pratica che altro. --Vito (msg) 21:43, 5 mag 2015 (CEST)[rispondi]

Ma la letteratura di settore molto spesso non è obiettiva, e poi non c'è nulla di male ad usare "militi della Repubblica sociale". Che "repubblichini", poi, sia usato regolarmente da fonti autorevoli, non giustifica ad imporre la dicitura "repubblichini" ogni volta. Avevo poi riordinato la bibliografia in base ad un criterio cronologico. PRIMA CHE ARRIVASSI IO, e quindi non certo per causa mia, era messa alla carlona (per dirla con Bramfab). Inoltre, non vedo quale grossa differenza ci possa essere tra "eccidio" e "massacro".

Inoltre, una recisa distinzione concettuale tra "esercito italiano" ed "esercito della RSI" (come se quest'ultimo fosse straniero - perché così la gente potrebbe intendere, assistendo a una tale distinzione espressiva), mi pare del tutto fuori luogo. Al massimo è corretto specificare, dicendo "esercito italiano della RSI".

--Marco Riggi Nettunense (msg) 21:47, 5 mag 2015 (CEST)[rispondi]

La bibliografia l'avevi spostata tu https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Strage_di_Rovetta&type=revision&diff=72557742&oldid=72557667 dall'ordine alfabetico (cognome primo autore) abitualmente usato.--Bramfab Discorriamo 21:55, 5 mag 2015 (CEST)[rispondi]

Io ricordo che la bibliografia prima del mio intervento era alla carlona. Manco l'ordine alfabetico c'era. Ho usato il criterio cronologico. E comunque, non vedo perché Baritìna si ostini ad evitare il termine "strage", visto che lo stesso titolo della voce ha tale aggettivo. Riguardo al termine "eccidio", la stessa Treccani parla di uccisione di massa, di strage. Non c'è proprio nessuna similitudine, Baritìna, rispetto all'uccisione di ben 43 soldati ITALIANI ? --Marco Riggi Nettunense (msg) 21:56, 5 mag 2015 (CEST)[rispondi]

Non ho fatto altro che copia e incolla dalla versione precedente al tuo intervento. Vedi: https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Strage_di_Rovetta&type=revision&diff=72625357&oldid=72049811 e non era alla carlona.
La distinzione distinzione concettuale tra "esercito italiano" ed "esercito della RSI" esiste: il primo era il regio esercito del regno d'Italia in continuità pre e dopo 8 settembre, stessa filiera di comando, stessa bandiera, stesso giuramento e stesse stellette (per rimanere sugli aspetti più militari), dell'altro non si può scrivere la stessa cosa.--Bramfab Discorriamo

Anche io ho controllato la bibliografia prima del mio intervento, e ti dico che era alla carlona. Ad ogni modo, non sto dicendo che va ancora modificata. Dell' Esercito della RSI si può dire che era italiano, allo stesso modo del Regio Esercito (so bene che utilizzate "esercito italiano" per riferirvi a quello). Se l'esercito della RSI non aveva lo stesso giuramento, le stesse stellette, aveva certamente quasi la stessa bandiera (salvo un' aquila al centro) e, almeno in parte, la stessa filiera di comando del Regio Esercito pre 8 Settembre (vedi Rodolfo Graziani), per non parlare di molti soldati italiani dei vari reparti della RSI, che già avevano fatto parte del Regio Esercito. L'Esercito repubblicano e altri reparti della RSI, in realtà, non furono altro che una parte di quell'esercito italiano che dopo l'8 Settembre si era diviso in due: una parte andò a Salò, l'altra divenne co-belligerante. Certo, la RSI reclutò anche molti nuovi soldati, estranei al Regio Esercito. Non mi sembra corretta la distinzione espressiva tra "esercito italiano" ed "esercito della Rsi". Tale distinzione dovrebbe essere aritiolata diversamente, altrimenti si rischia di far intendere una distinzione di nazionalità--Marco Riggi Nettunense (msg) 22:12, 5 mag 2015 (CEST)[rispondi]

No è distinzione fra un esercito e una banda armata guidata da ufficiali che non hanno ubbidito agli ordini di un superiore, decidendo a loro capocchia cosa fosse giusto e cosa cosa fosse sbagliato, con quello che poi ne è conseguito.--Bramfab Discorriamo 22:35, 5 mag 2015 (CEST)[rispondi]

La tua analisi --Bramfab Discorriamo, non è né professionale né obiettiva. Definire "banda armata" un esercito regolare è alquanto infantile, e ovviamente fuori luogo. Semmai molti soldati dopo l'8 settembre obbedirono ad alcuni superiori, di continuare a combattere al fianco dei tedeschi (vedi la Decima Mas di Valerio Borghese). Le "bande armate" semmai erano ben altre. La Repubblica sociale fu uno stato riconosciuto da diversi altri stati, e l'Esercito Repubblicano era da considerarsi regolare. Gli ufficiali del regolare Esercito repubblicano obbedirono all'ufficiale Graziani.

Riguardo alla bibliografia, devo darvi ragione. Prima del mio intervento non era alla carlona, ma regolarmente disposta per ordine alfabetico. Era dunque corretta. Tuttavia, il mio intervento su di essa o non è da considerarsi "alla carlona": avevo solo modificato il criterio d'ordine, passando al cronologico.--Marco Riggi Nettunense (msg) 22:49, 5 mag 2015 (CEST)[rispondi]

La RSI fu riconosciuta da "stati" che con essa condividevano l'essere fantocci tedeschi, non giriamoci intorno. Ma comunque qui stiamo andando off-topic.
Le questioni sono "repubblichini" e "l'aggettivo italiano".
Su repubblichini deve far fede la letteratura, se non è affidabile la letteratura allora noi che ci stiamo a fare qui? Wikipedia è costruita sulle fonti, fuori dalle fonti non possiamo dire nulla. Per ragioni stilistiche non è che si debba usare sempre e solo "repubblichini" ma ultimamente vedo una continua rimozione del termine in giro e pare un po' un'operazione nostalgia.
Sull'uso di italiano il problema è molto pratico: se si dice "esercito italiano" si pensa (cronologicamente) prima al regio esercito poi all'esercito della Repubblica italiana.
--Vito (msg) 23:04, 5 mag 2015 (CEST)[rispondi]

La Repubblica sociale fu riconosciuta da STATI come l'Impero giapponese e il Regno di Bulgaria, che di sicuro non erano stati fantoccio tedeschi. Che la Repubblica sociale fosse poi stato fantoccio dei tedeschi, è questione dibattuta da storici autorevoli. Dire RSI stato fantoccio è pura presunzione, dal momento che c'è un dibattito. Fu anche riconosciuta da stati satelliti, ma in quanto tali formalmente indipendenti. Informiamoci bene.

Ma rientro IN TOPIC.

La letteratura anche se autorevole può risultare faziosa. Pertanto, ripeto, non si deve distinguere l'esercito della RSI da un altro esercito italiano con criteri espressivi che facciano intendere una distinzione di nazionalità. Esercito Repubblicano e Regio esercito avevano pari rango, pari "dignità".--Marco Riggi Nettunense (msg) 23:12, 5 mag 2015 (CEST)[rispondi]

Continuiamo ad andare off topic ma certo, il regno di Bulgaria era proprio indipendente, soprattutto dopo la morte di Boris III coi tedeschi che spadroneggiavano sotto Bozilov. Che fossero tutti formalmente indipendenti è appunto un proforma, non capisco onestamente quale valore attribuisci a tali cavillosità formali.
Per quanto riguarda le fonti noi dipendiamo da esse, sic et simpliciter, altrimenti non è più Wikipedia ma qualcos'altro. A margine "fonte non faziosa" non significa una fonte che dà un colpo al cerchio e uno alla botte eh. Il fatto che abbiano pari rango è una tua rispettabilissima opinione personale ma sia nella storiografia principale sia nell'alveo giuridico (sia allora che successivamente) no. --Vito (msg) 23:20, 5 mag 2015 (CEST)[rispondi]

(pluriconflittato) Anche se siamo un po OT. Abbiamo in Italia un Regio esercito che nel periodo 43-45 diventa l'esercito cobelligerante anche se formalmente è ancora il vecchio regio esercito e fa capo al Regno d'Italia talvolta impropriamente noto anche come Regno del sud (sempre 43-45). Al nord abbiamo una nuova entità statale, la Repubblica Sociale Italiana, che si pone chiaramente in discontinuità con il vecchio ordinamento statuale tanto che si proclama repubblica. Le forze armate della RSI confluirono quasi tutte nell'esercito nazionale repubblicano anche se in realtà l'ENR si costituì molto più tardi rispetto alla proclamazione della RSI pertanto per essere più precisi si usa esercito della RSI quando si parla dei reparti inquadrati. Repubblichini è un termine utilizzato dalla propaganda che ha poi avuto una certa fortuna in ambito storiografico pertanto non è errato ma sicuramente impreciso.--Jose Antonio (msg) 23:45, 5 mag 2015 (CEST)[rispondi]

Le "cavillosità formali" a cui mi riferisco, Vito, sono che la Repubblica sociale aveva un proprio esercito, una propria burocrazia, una propria bandiera statale (peraltro identica a quella attuale italiana), una propria polizia, una propria costituzione scritta. Pertanto, a mio parere la RSI fu non uno stato fantoccio, ma uno stato satellite (anche se non riconosciuta da tutta la comunità internazionale) dei nazisti. Non aveva piena sovranità, ma soprattutto da un punto di vista militare e politico subiva forte influenza tedesca. La RSI fu riconosciuta anche dalla Thailandia. Anche questo stato "fantoccio" ?? Non venirmi a dire che la RSI fu riconosciuta da stati fantocci, che poi semmai erano stati satelliti, proprio perché formalmente indipendenti, il che è diverso. Che poi in Bulgaria, dopo Boris III arrivò Simeone II di Bulgaria (non so se era Bozilov, come dici). La storiografia principale può dire quello che vuole, visto che spesso è stata scritta dai vincitori. Che l'Esercito Repubblicano avesse pari rango rispetto al Regio Esercito lo dimostrerebbe che la RSI sarebbe stato (dico "sarebbe") stato satellite e non fantoccio. Sull'alveo giuridico ho forti dubbi.--Marco Riggi Nettunense (msg) 00:10, 6 mag 2015 (CEST)[rispondi]

Vabbè continuiamo off topic. Aveva un esercito i cui pochi comandanti più svegli ogni tanto si lasciavano sfuggire amare constatazioni sul fatto che il materiale bellico fosse in totale disponibilità germanica. La Romania era occupata, la Thailandia era un condominio fra una giunta militare e giapponesi. Simeone II aveva circa sei anni all'epoca, il primo ministro Bozilov, ex ministro delle finanze, obbediva ai nazi (una volta sola, riguardo la deportazione degli ebrei, non lo fece su cristianissime pressioni del clero ortodosso), il reggente nel mentre provava a fare la pace separata ma senza successo. Giuridicamente la RSI si pone fuori dall'alveo dello stato italiano, tant'è che le sue leggi e le sue decorazioni non sono riconosciute dalla costituzione repubblicana, al contrario di tutto il corpus giuridico del regno (persino la legislazione del regime, ove non mantenuta, è stata abrogata, quella di Salò è semplicemente ignorata). La storiografia principale dice quello che vuole ma Wikipedia le va dietro, il resto va fuori dalle regole di Wikipedia. Chiarisco che a me non interessa convincerti di nulla al di fuori di questa precisazione sulle regole di wiki. --Vito (msg) 00:27, 6 mag 2015 (CEST)[rispondi]

La Thainlandia sarà stata de facto pure un "condominio", ma giuridicamente era uno STATO VERO E PROPRIO. Le tue considerazioni su Romania e Bulgaria non autorizzano di chiamarle stati fantocci. Erano stati satelliti. Le Forze armate della Repubblica sociale italiana avevano armamenti propri (non mi pare che tutto il materiale bellico fosse in mano ai tedeschi). L' Aeronautica Nazionale Repubblicana utilizzava i Macchi MC 205 Veltro, ad esempio - trattavasi di aerei italiani a disposizione di una forza armata italiana e non tedesca. La Decima Mas aveva a disposizione propri mezzi. L'Esercito Repubblicano aveva almeno quattro divisioni ben inquadrate, armate con armi leggere di fabbricazione italiana. Che grossa parte del materiale bellico fosse de facto in mano tedesca (discutibile) non autorizza a definire la RSI come stato fantoccio, considerando la presenza di una vera e propria struttura statuale con dei ministeri, dei funzionari, degli impiegati, un servizio postale (http://storia-postale-rsi.blogspot.it/). Che la costituzione repubblicana non riconosce la RSI come Stato non mi tocca. Per me si tratta di "cavilli formali" (ora si).

Detto questo. tornerei in topic --Marco Riggi Nettunense (msg) 00:51, 6 mag 2015 (CEST)[rispondi]

Autonomissima, con tutta l'autonomia che i tedeschi volevano avesse. Vedi tu quello che vuoi fosse, ai fini della pagina e della Storia conterà poco ma pazienza.
Io sono andato troppo a lungo off-topic ma non vedo modo di tornare off-topic perché il punto è che tu vuoi utilizzare le parole per veicolare un messaggio. --Vito (msg) 00:57, 6 mag 2015 (CEST)[rispondi]

Per quanto mi riguarda, la pagina per ora puo anche rimanere cosi. Solo chiedevo dei chiarimenti riguardo all'espressione esecuzione sommaria in luogo di eccidio, entrambe soluzioni corrette secondo me. Inoltre mi chiedevo quale fonte autorevole attesta che il CLN di Rovetta non avesse poteri effettivi e che, quindi, le sue garanzie dello status di prigionieri di guerra non avessero valore. --Marco Riggi Nettunense (msg) 03:28, 6 mag 2015 (CEST)[rispondi]

Tanto per correggere i messaggi veicolati, la RSI non aveva alcuna costituzione.--Bramfab Discorriamo 09:54, 6 mag 2015 (CEST)[rispondi]

Rispondo qui, solo per le questioni che riguardano la voce, a Marco Riggi Nettunense che mi ha chiamato in causa qua e là nei suoi commenti qui sopra. Non mi sono impuntato su nulla, ho argomentato i miei edit anche quando non era strettamente necessario, consapevole della delicatezza della voce; soprattutto ho accettato dopo 4 minuti la proposta di mediazione "militi della RSI" avanzata da Jose Antonio [6]. Considero il termine "repubblichini" comunque corretto per indicare gli appartenenti all'esercito della RSI, fallo scomparire dalla voce - e sostituirlo con altri termini meno precisi e spesso aggettivati come aveva fatto Marco Riggi Nettunense - mi pare una scelta che sottenda altro (e quoto Vito su questo punto). In conseguenza a ciò credo che anche la definizione di "esecuzione sommaria" sia preferibile a "eccidio", perché il primo termine mi pare più "freddo" e adatto alla voce (ribadisco, si veda la cronologia della voce, ogni tre per due c'è stato il tentativo di edit iperPOV). La bibliografia come è stato varie volte scritto dagli altri intervenuti - che ringrazio - era in ordine alfabetico per autore, l'avevo già scritto ieri e avevo espresso le motivazioni per cui a suo tempo quel criterio mi fosse sembrato il più adatto. --Baritìna (msg) 10:08, 6 mag 2015 (CEST)[rispondi]

Considerare un'espressione come "giovani militi della Repubblica sociale" (peraltro quasi uguale alla soluzione di Jose Antonio) imprecisa, che sottenda ad altro, mi pare un'assurdità. Forse chiamare gli aderenti alla RSI senza utilizzare sempre termini propagandistici (sebbene poi accettati dalla letteratura) come "repubblichini", vuol dire osannarli? A me pare, ripeto, decisamente più adatto e imparziale evitare quest'ultimo aggettivo. Poi non capisco perché, con tale determinazione, mi viene messa alla gogna "l'aggettivazione" (scrivere "giovani" militi non so fino a che punto possa risultare anti-enciclopedico - qui nessuno vuole mettere in grande evidenza l'ingiustizia dei partigiani nei confronti di ragazzini). L'espressione "esecuzione sommaria" mi pare un pò troppo fredda. La parola "eccidio" non mi sembra un termine di propaganda filo-fascista. Quantomeno, in alternativa, si potrebbe anche utilizzare "massacro". Ad ogni modo, fate come volete. Quanto alla bibliografia, ho già detto di avere sbagliato a considerarla errata prima del mio intervento.--Marco Riggi Nettunense (msg) 11:00, 6 mag 2015 (CEST)[rispondi]

Template F

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11 note e nemmeno un template di "citazione necessaria". Forse F da rimuovere?--Bieco blu (msg) 15:53, 5 mag 2015 (CEST)[rispondi]

Per me si può rimuovere, di mio non l'ho fatto o proposto per il passato "burrascoso" della voce. Ma visto quel che giustamente fai notare Bieco blu, nulla in contrario. --Baritìna (msg) 16:56, 5 mag 2015 (CEST)[rispondi]
Siamo già in due. Aspetto qualche giorno per vedere se interviene qualche altro, e poi procedo.--Bieco blu (msg) 18:36, 7 mag 2015 (CEST)[rispondi]
Aspettate pure qualche giorno :-), cmq siamo in tre--Jose Antonio (msg) 19:17, 7 mag 2015 (CEST)[rispondi]
Mi accodo, per quanto mi piacerebbe un utilizzo più completo dei testi inseriti in bibliografia.--Bramfab Discorriamo 23:42, 7 mag 2015 (CEST)[rispondi]

La Procura della Repubblica di Bergamo (?)

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Non ho capito "La Procura della Repubblica di Bergamo" (Parte "Il processo"). Era stata nel 1946 una "Repubblica di Bergamo"? Thank you in advance. --Mikeo1938 (msg) Sorry - I think I misunderstood the Italian. I guess the "Procura della Repubblica" means the prosecutor of the Republic of Italy and that there is a sub-division of this ministry in Bergamo. E corretto? Grazie in anticipo--Mikeo1938 (msg).

Corretto:Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bergamo--Jose Antonio (msg) 13:25, 23 ott 2016 (CEST) Thank you. --Mikeo1938 (msg)[rispondi]