Discussione:Saticula

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Ho dovuto apportare una piccola correzione là dove veniva riferito che un cratere proveniente dall' area archeologica presunta dell' antica Saticula sarebbe opera di Pitone, perché nella mitologia greca Pitone rappresentava un drago. Difatti il link rimanda proprio alla mitologia greca. Se ho preso un abbaglio, mi scuso. Utente:ULISSE

Sinceramente non capisco granché dei richiami su questa o quella mancanza. Mi rendo conto che le fonti e i riferimenti non sono esaustivi, e mi riprometto di aggiornarli. Però, a parte T. Livio come storico, e Virgilio come poeta che cantava la gloria di Augusto, quali altre fonti documentali si possono trovare e fornire dell' esistenza di Saticola? Tanto più che la città fu distrutta completamente? Non ho una fotografia di Saticula, peccato. Utente:ULISSE

Bè, adesso che hai citato anche il libro da cui provengono le considerazioni sull'etimologia del nome Saticula credo che il problema non sussista più. --Gaucho/Decanif you wanna talk 09:13, 20 set 2008 (CEST)[rispondi]

Bravi, continuerò comunque a lavorarci e a fornire le fonti dei dati, perché ne ho trovati ancora tanti. Ho trovato delle cartine storiche, che non dovrebbero essere coperte dal copyright, che confermano quanto io ho scritto finora, sarebbe certamente e visivamente molto interessante metterne qualcuna. Saluti cordiali, Utente:ULISSE

Dove le hai trovate, queste cartine? --Gaucho/Decanif you wanna talk 12:23, 20 set 2008 (CEST)[rispondi]

Ho trovato molte cartine storiche che indicano Saticula proprio nel luogo di Sant' Agata; ho anche cercato di uploadarle su Commons, ma non ci sono mai riuscito. In realtà, ne ho trovate anche altre, pochissime per la verità, che danno indicazioni diverse: certo, è una questione piuttosto controversa. Utente:ULISSE

Ricerca originale?[modifica wikitesto]

Riporto un passo che ho rimosso dalla voce perché, in mancanza di fonti, si configura come ricerca originale. Tra l'altro non è wikificato e la prosa non è enciclopedica:

==Considerazioni Storiografiche== La cinica e crudele opera di annientamento di Saticula non lasciò traccia nemmeno delle fondamenta di questa città. Nondimeno, ad un' osservazione della mappa dei siti archeologici campani, e maggiormente da una riflessione sui percorsi delle antiche civiltà appenniniche, così come dalle analisi e test sui metalli e sulle terracotte e ceramiche rinvenuti sul sito presunto saticolano, degli elementi significativi e decisivi sulla sua localizzazione si possono trarre. In realtà, tali elementi sono evidentemente già in possesso alla Sovrintendenza di Avellino-Benevento-Salerno, al punto da rendere ufficiale questo dato (si veda il sito web). Saticula stava nel comprensorio di Sant' Agata de' Goti, e se ne potrebbe stabilire una stretta equazione: la città sorgeva in un' area compresa tra Faggiano-Cotugni e San Pietro a Romagnano, a mezzo chilometro in linea con il centro storico di Sant' Agata. Perché, se la necropoli etrusca e i copiosissimi rinvenimenti archeologici (senza contare le distruzioni perpetrate dai contadini locali e degli scavatori forestieri (?) non sono le vestigia di un importante centro antico, allora che cosa sono? Recentemente, al mistero della localizzazione dell' antica ''Saticola'' si è affiancato, anzi si è proprio affacciato, è il caso di dire, il mistero della Piramide dell' ''Ariella'', e in questo caso la cautela è ancora di più un obbligo culturale prima che storico. Al momento pochi dati sembrano certi: l, ''Ariella'', osservata dal satellite, è una collina artificialmente piramidale; è immediatamente prospiciente al presunto sito di ''Saticola''; le sfere calcaree rinvenute nelle sue vicinanze; il suo basamento al livello dei ritrovamenti archeologici fatti nel passato e anche più recentemente.

Preciso che il link cui si fa riferimento é http://www.archeosa.beniculturali.it/index.php, che non supporta affatto quanto affermato. --CastaÑa 00:43, 28 gen 2009 (CET)[rispondi]

Le Soprintendenze sono dei carrozzoni con pochi soldi e ancora meno idee. Io in persona, da non molto, ho letto accenni inequivocabili sull' equazione Saticula=Sant' Agata de' Goti proprio su quel sito. Evidentemente, ragioni estranee all' archeologia e alla cultura fanno chiudere gli occhi sulla realtà. Che si aspettano? Un cartello stradale con su scritto Saticula? La città sannita fu rasa al suolo, starebbe alle istituzioni preposte cercarne le fondamenta e scandagliarne le vestigie, semmai ritenessero che ne valga la pena. La pena, e la spesa, ne varrebbero se finalmente decidessero di dedicare delle risorse nelle ricerche delle civiltà appenniniche, ritenute da loro di second' ordine, o peggio. Nelle fonti ho citato degli studi, si vada a vedere. Utente:ULISSE