Discussione:Reparti mobili della Polizia di Stato

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La Gallardo non viene mica usata per fare ordine pubblico... quindi con i reparti mobili non c'entra nulla.

Inoltre ne esiste una in dotazione alla Polizia di Stato (alla Polizia Stradale e non ai Reparto Mobile) e fa trasporto organi per i trapianti (specialmente sulla Salerno-Reggio Calabria).

Peppe 23:55, 21 apr 2007 (CEST)[rispondi]

Nel testo esiste una inconguenza: i Reparti Mobili sono 14 e non 13: si è di recente aggiunto il 14° di Senigallia, esistente in passato con diversa numerazione e poi sciolto. Non tutti i "Reparti Mobili" sono eredi della "Celere": nel dopoguerra sono stati creati 3 Reparti Celeri (Roma/Padova/Milano) con compiti ed equipaggiamento da ordine pubblico e 10 Reparti Mobili con organizzazione militare vera e propria e con compiti da reparto dell'esercito (per esempio con plotone mortai). Negli anni il reparto mobile di Napoli è diventato "Reparto Celere". A fine anni settanta tutti i reperti mobili sono stati denominati "Reparti Celeri" mantenendo la numerazione (es. 8° mobile di Firenze diventa 8° celere) poi tutti i reparti celeri sono diventati "Reparti Mobili" da quel momento gli automezzi non portano più la numerazione del reparto ma la sigla generica "Reparto Mobile". Da tempo la Polstato non ha in dotazione fuoristrada Fissore. La Lamborghini Gallardo...sono due! Una in dotazione al compartimento Polstrada di Roma e una a quello di Bologna utilizzate sulla A1, è destituito di fondamento che una delle due effettui servizio sulla Salerno Reggio Calabria trasportando organi umani.Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 213.156.54.249 (discussioni · contributi) 09:24, 3 nov 2008 (CET).[rispondi]

IL IX Reparto Mobile di Bari da sempre è stato schierato su due sedi: due nuclei a Bari e due a Taranto. Il XV di Taranto è stato costituito il 13 dicembre 2010 eliminando la sede di Taranto del IX Reparto Mobile di Bari e costituendo con i due nuclei già del IX il XV Reparto Mobile di Taranto.

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Sezione "Identificazione"[modifica wikitesto]

Le esigenze operative impongono di coprire il volto e quindi di adottare altri metodi identificativi.

L'appello di Amnesty Italia mostra che al 2020 nulla era stato fatto nei Decreti Sicurezza, che pure hanno introdotto il teser e le videocamere sulle divise (utile per riprendere i civili, ma molto meno per identificare gli agenti).

Fatto coerente con quanto detto finora, pare che non vi sia alcun obbligo di esibire un documento identificativo del tipo di quelli che si vedono nei telefilm americani. Anche questo aspetto rende di fatto protetti da immunità coloro che violano leggi e diritti, e molto difficile -se non impossibile- esercitare una tutela in merito ([1]). Queste norme sono coerenti con l'assenza di una legge sulla tortura ([2] , [3]).

La sezione è stata separata da quella precedente relativa all'equipaggiamento perché appunto indica ciò che in Italia ancora non è previsto come dotazione obbligatoria degli agenti. Le due sezioni si potranno unire qualora nel nuovo Decreto Sicurezza in discussione alla Camera sia introdotto finalmente l'obbligo di identificarsi negli scenari più "efferati" e il relativo metodi di identificazione. Saluti, Micheledisaveriosp