Discussione:Piazza Galimberti

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Tutta la seguente parte non fa riferimento a piazza Galimberti di Cuneo ma a piazza Galimberti a Torino...

Era però presente “La Ciattigliera”: quest’ultima non era altro che una cascina con villa, che apparteneva al Conte Avenati, che si collegava mediante una piccola strada, alla cappella del Giairino.

A seguito della costruzione dei Mercati Ortofrutticoli all’Ingrosso, datati 1933, il comune pensò al trasferimento della piazza di borgo Filadelfia. Venne costruito così, un ampio piazzale davanti al MOI, per permettere l’arrivo e il posizionamento dei carri e dei camioncini che scaricavano frutta e verdura. Fu scelta questa zona per la sistemazione dei mercati generali, perché vicina alla confluenza del fiume Po e del Sangone. Era infatti la zona più fredda della città, e perciò la più adatta alla conservazione delle derrate alimentari. Inoltre, questa posizione, in prossimità dello scalo ferroviario, permetteva di razionalizzare le esigenze mercatali. Una volta scaricata dai vagoni e posta sul piano caricatore, la merce giungeva nelle varie zone mercato e ai mercati rionali della città, su di una linea tranviaria.

Essendo in pieno regime Fascista, la piazza prese il nome di Piazza Balilla. Anche l’architettura della piazza aveva una marcata nota fascista. La torre, progettata da Umberto Cuzzi, ancora oggi è presente come un capolavoro del razionalismo, corrente architettonica nata negli anni venti del 900, in Italia. --151.32.213.13 (msg) 22:01, 30 ago 2023 (CEST)[rispondi]

✔ Fatto grazie --Luigi.tuby (msg) 22:32, 30 ago 2023 (CEST)[rispondi]