Discussione:Maurizio Trifone

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Maurizio Trifone è effettivamente l'autore del "Devoto-Oli dei sinonimi e contrari", come si afferma nella voce e come è facilmente verificabile guardando la copertina dell'opera o consultando qualsiasi sito bibliografico: M. Trifone, "Il Devoto-Oli dei Sinonimi e Contrari", Le Monnier, 2013 (ISBN 9788800500098). Oltre a essere autore del "Devoto-Oli dei sinonimi e contrari", Maurizio Trifone è curatore, insieme con Luca Serianni, del "Devoto-Oli. Vocabolario della lingua italiana", uno dei più celebri dizionari italiani. La curatela di un grande dizionario è cosa ben diversa dalla curatela di un normale volume: significa riprogettare l'opera, aggiornarla in continuazione, riscriverne le voci, ecc. Se ad esempio si confronta l'edizione del 2004, curata appunto da Serianni e Trifone, con le edizioni precedenti, si potrà notare che sono stati riscritti completamente gli oltre 10.000 verbi della lingua italiana, secondo criteri del tutto innovativi nella lessicografia italiana. Si tratta quindi di un lavoro autoriale, ben diverso dalla semplice curatela di un libro. Sempre per la casa editrice Le Monnier Trifone ha progettato, diretto e (con Filippone e Sgaglione) scritto "Affresco Italiano", un Corso di lingua italiana per stranieri articolato in 6 volumi e diffuso in molti Paesi del mondo: è stato il primo Corso in Italia che ha dedicato un volume a ciascuno dei 6 livelli del Quadro Comune Europeo (dal livello A1 al livello C2). Altro editore molto importante, di rinomanza internazionale, è Winter di Heidelberg, che nella sua prestigiosa collana "Studia Romanica" ha pubblicato il ponderoso studio di M. Trifone "Le carte di Battista Frangipane" (534 pagine). Alla luce di quanto detto i dubbi sollevati da chi ha inserito il template sembrano del tutto infondati.

L’utente 78.15.190.181 sostiene che editori come Le Monnier, Mondadori, Winter (gli editori con cui ha pubblicato Trifone) non siano importanti. Mi sembra un’affermazione senza alcun fondamento. L’utente confuta che Maurizio Trifone sia l’autore del “Devoto-Oli dei sinonimi e contrari”. Se vuole togliersi ogni dubbio, vada a comprare il dizionario e veda chi ne è l’autore. Forse prima di dire frasi (vagamente offensive) come “ci vuole un bel coraggio…” bisognerebbe avere almeno lo scrupolo di documentarsi meglio. L’utente considera cosa di poco conto la curatela di un grande dizionario come “Il Devoto Oli. Vocabolario della Lingua italiana”. Evidentemente non sa in cosa consista un tale lavoro lessicografico: non si tratta di un semplice aggiornamento dell’opera, ma è una vera e propria riscrittura di decine di migliaia di lemmi, con criteri differenti da quelli originali e con diversi contenuti. I dubbi di enciclopedicità che l’utente solleva appaiono del tutto fuori luogo. L’utente farebbe bene a eliminare lui stesso il template.Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 151.56.113.193 (discussioni · contributi) 18:12, 12 lug 2014‎ (CEST).[rispondi]

Trifone è senza dubbio un ottimo e competente studioso. Semplicemente, non capisco cos'abbia fatto di così notevole. La curatela del Devoto-Oli è sicuramente un lavoro lungo e difficile che richiede grande capacità ed attenzione, ma non vedo come una curatela possa rendere enciclopedici. In quanto al “Devoto-Oli dei sinonimi e contrari”, per come era precedentemente citato nella voce, col link al dizionario, sfido chiunque a capire senza indagini che si trattava di un'opera distinta. Invito i contributori di questa voce a leggere WP:BIOGRAFIE, WP:FONTI, e magari anche WP:FIRMA. --78.15.190.181 (msg) 12:15, 14 lug 2014 (CEST)[rispondi]

Trifone ha recentemente presentato il suo "Devoto-Oli dei sinonimi e contrari" al Salone internazionale del libro di Torino 2014: un'opera ponderosa, di 1.535 pagine, concepita con caratteri del tutto originali nel panorama della lessicografia italiana. Essere autori di un'opera di tale levatura è senz'altro qualcosa di molto notevole. Come pure notevoli sono i documenti dell'Archivio di Stato di Roma che Trifone ha portato alla luce con i suoi scritti sul romanesco del Quattro-Cinquecento: un volume pubblicato da Winter di oltre 500 pagine e uno pubblicato da Cesati di oltre 700 pagine. Anche senza considerare tutto il resto, basta citare questi lavori per fugare ogni dubbio sulla enciclopedicità della voce (Sgarzola (msg) 23:10, 14 lug 2014 (CEST)).[rispondi]

Maurizio Trifone è uno dei più autorevoli lessicografi italiani. Soltanto chi è totalmente digiuno di lessicografia può sminuire l'attività autoriale di un importante lessicografo riducendola a rango di banali "consulenze" (sic). Lulamina (msg) 11:41, 17 lug 2014 (CEST)[rispondi]

Ho aggiunto alcune informazioni così da dissipare ogni dubbio sulla enciclopedicità della voce (Poppi)

L’utente che ha sollevato dubbi sulla enciclopedicità della voce aveva inizialmente commesso l’errore di negare che Trifone fosse l’autore del “Devoto-Oli dei sinonimi e contrari”. Può capitare a tutti di sbagliare, anche se in questo caso colpisce il tono di certe affermazioni (“ci vuole un bel coraggio per proclamarlo autore”) che non depongono certo a favore di un’oggettività di giudizio. Resosi conto dell’errore in seguito all’intervento di un contributore, l’utente non ha rimosso il template, ma l’ha modificato adducendo motivazioni che appaiono per la verità molto fragili: 1) non è vero che gli editori con cui Trifone ha pubblicato siano poco importanti: Le Monnier, Mondadori, Carocci, Universitätsverlag C. Winter sono editori di assoluto rilievo; la rivista “Studi di lessicografia italiana”, su cui Trifone ha pubblicato un interessante studio sul lessico di base, è la più prestigiosa rivista italiana di lessicografia; 2) non è vero che l’attività di Trifone consista per lo più in curatele e consulenze: l’unica curatela che Trifone svolge insieme con Luca Serianni è quella relativa al Devoto-Oli; curare un dizionario come il Devoto-Oli significa avere competenze lessicologiche di altissimo livello che consentano una riprogettazione completa dell’opera. Non a caso un illustre linguista, Claudio Marazzini, nel suo bellissimo libro “L’ordine delle parole” edito dal Mulino, ha affermato (a p. 412) che il Devoto-Oli, “dizionario d'autore, tra i più noti nel quadro della lessicografia italiana contemporanea, è rinato nella revisione moderna di due linguisti del nostro tempo, gli storici della lingua Luca Serianni e Maurizio Trifone”; 3) non è vero che la ricerca di Trifone non sia “attiva e originale”: lo studioso ha prodotto numerosi libri e articoli, che spaziano in diversi secoli di storia della lingua italiana (dal Quattro-Cinquecento sino ai giorni nostri) e toccano temi di storia della lingua, di filologia, di dialettologia, di sociolinguistica, di lessicografia, di lessicologia, ecc., dimostrando la capacità di padroneggiare, in modo sicuro e originale, molteplici ambiti di ricerca. Per tutte queste ragioni invito cortesemente l’utente a rimuovere il template.Cruscante2014 (msg) 09:24, 20 lug 2014 (CEST)[rispondi]

Caro Cruscante2014, guarda che l'errore non è stato mio, ma di chi ha inserito il link ad un libro diverso (per inciso, ma questo è marginale, qualcuno può spiegarmi perchè il libro in questione non si chiama invece "Il Maurizio Trifone dei sinonimi e dei contrari"?) Se quanto viene affermato in questa pagina di discussione è verificabile con fonti terze ed altre citazioni autorevoli (come quella che hai citato di Claudio Marazzini) non c'è dubbio che Trifone vada considerato enciclopedico. Purtroppo succede spesso su wikipedia che qualcuno si autoproclami il migliore nel suo campo, avendovi invece contribuito in misura modesta o nulla. Nel caso di questa voce, dal "modus operandi" dei contributori a questa e ad alcune voci collegate, poteva sorgere il sospetto di una qualche forma di promozionalità (per fortuna, in questo caso, si trattava probabilmente di un sospetto infondato). A wikipedia possono contribuire tutti; c'è chi scrive un paio di voci svolgendo un lavoro corretto e meritorio, ma c'è invece chi scrive cose da lui stesso inventate, o comunque estremamente esagerate, oppure tirando palesemente "l'acqua al suo mulino". La necessità di darsi delle linee guida su wikipedia (come quelle che ho citato: WP:BIOGRAFIE, WP:FONTI) non deriva da una insana "passione per le regole burocratiche", ma dalla necessità di gestire in maniera serena la possibilità di contribuire di migliaia di persone. Appunto perchè non tutti sono esperti di lessicografia (anzi, oserei supporre che il 99% dei fruitori di wikipedia sono "digiuni di lessicografia") sono necessarie fonti esterne non collegate al soggetto della voce che ne comprovino la rilevanza (ripeto, come quella citata da Cruscante2014).--78.15.167.93 (msg) 13:18, 20 lug 2014 (CEST)[rispondi]

Caro utente 78.15.190.181, il motivo per cui l’opera si chiama “Devoto-Oli dei sinonimi e contrari” è molto semplice: la denominazione “Devoto-Oli” è una sorta di marchio di fabbrica, comprendente diverse opere lessicografiche (il Devoto-Oli dei sinonimi e contrari, il Devoto-Oli junior, ecc.) che non risalgono a Giacomo Devoto e Gian Carlo Oli. Del resto lo stesso “Devoto-Oli. Vocabolario della lingua italiana” è oggi molto diverso dall’opera di Giacomo Devoto e Gian Carlo Oli, ma non sarà mai chiamato il “Serianni-Trifone” per ragioni di continuità storica e di identificazione culturale. Insomma “Devoto-Oli” è diventato una specie di sinonimo di “dizionario”, come peraltro è già accaduto per altri vocabolari famosi: nella storia della lingua italiana si può ricordare il caso di “calepino”, che oggi indica un grosso dizionario e che nel Cinquecento era il nome di un vocabolario di latino scritto dal bergamasco Ambrogio Calepino. Ciò detto, ritengo assolutamente normale non essere esperti di linguistica o di lessicografia. Ma mi aspetto che tu abbia l’onestà intellettuale e la serenità di giudizio per rivedere le tue valutazioni ed eliminare il template. Un cordiale saluto daCruscante2014 (msg) 10:12, 21 lug 2014 (CEST)[rispondi]

Condivido pienamente le affermazioni di Cruscante 2014. Al giudizio di un insigne linguista come Claudio Marazzini, citato da Cruscante 2014, aggiungo il giudizio di un altro illustre studioso, Maurizio Dardano, uno dei maggiori linguisti italiani, socio ordinario dell’Accademia della Crusca e professore emerito di Storia della lingua italiana: «la ricerca di Maurizio Trifone, fondata su riscontri puntuali e su solide argomentazioni, occupa un posto di rilievo nel panorama degli studi sul romanesco antico e contribuisce a migliorare sensibilmente le nostre conoscenze sulla lingua in uso a Roma nel secondo Quattrocento» (presentazione a M. Trifone, Le carte di Battista Frangipane, Heidelberg, Winter, 1998, p. 7). Sgarzola (msg) 08:49, 22 lug 2014 (CEST)[rispondi]