Discussione:Martino Orsino

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Proposto da Ferdinando II re di Sicilia, fu eletto vescovo di Patti da Gregorio XVI il 25 luglio 1844. La diocesi, ormai ingrandita alle dimensioni attuali era vacante da 6 anni e sentiva il bisogno di un vescovo che fosse capace di istruire e governare. La sua azione si articolò in due direzioni: le strutture e le persone. Ingrandì il seminario e il palazzo vescovile, fece costruire la strada che congiunge il centro della città alla cattedrale, consolidò i mulini che la mensa vescovile possedeva nelle terre; raccolse orfane in un conservatorio, cui provvide con lasciti cospicui, consolidò un Monte di prestanza fondato dal predecessore Saitta, sottrasse abilmente alla morte alcuni giovani pattesi che durante i moti del '48 avevano bruciato i ritratti dei sovrani borboni, fece una lunga e faticosa visita alal diocesi. Fedele al suo progetto pastorale di evangelizzare i poveri, compose e diffuse tre volumetti con catechismo e preghiere in dialetto siciliano per le persone ignoranti. Morì a 76 anni e fu sepolto in cattedrale, dopo avere speso la sua vita per i poveri e i bisognosi, che non dimenticò neppure nel suo testamento.

Fonti [modifica]

   * M. Orsino, Cumpendiu di la Duttrina Cristiana, Catania 1844.
   * M. Orsino, Lu pani cutidianu di l'anima, Rigulamentu facili e dilettevuli pri l'orazioni, Catania 1851.
   * M. Orsino, Diariu brevi pri li Cristiani idioti, Messina 1856.
   * M. Orsino, Epistola pastoralis ad Ecclesiam Pactensem, Catanae, Typis Fratrum Sciuto, 1844.
   * N. Giardina, Patti e la cronaca del suo vescovato, Siena 1888, 207-209.
   * F. Pisciotta, Evangelizzare i poveri. L'impegno pastorale di mons. Martino Orsino vescovo di Patti (1844-1860, Catechismo e preghiere in dialetto siciliano, Messina 2006.