Discussione:Marc Sardelli

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Versione non wikificata

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Sposto qui una redazione più lunga ma non wikificata e da rendere neutrale (contiene troppi giudizi) --Al Pereira (msg) 00:13, 3 gen 2009 (CET)[rispondi]

La giovinezza

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Nasce il 1° Gennaio 1930 a Livorno. A soli 10 anni disegna il ritratto di suo nonno, un carboncino su carta gialla (v. foto)

che rivela lo straordinario talento del bambino, completsmente autodidatta. Conseguita la maturità scientifica a Livorno, si iscive all'Accademia di Belle Arti di Firenze, dove compie i suoi studi. Svolge la sua prima esperienza d'insegnante di disegno e storia dell'arte presso il Liceo Scientifico di Livorno ed il Seminario del Santuario di Montenero. Intanto la sua pittura si rivolge alle esperienze impressioniste ed ai macchiaioli, maturando però un percorso autonomo che lo porta a privilegiare il rigore della forma e del disegno. Il suo amore per il disegno ed il vero lo portano ad eseguire disegni e acquerelli raffiguranti gli scorci della Livorno bombardata e delle ultime vestigia storiche della città prima della ricostruzione postbellica, mareriale che riveste una grande importanza storico-documentaria, oltreché artistica.

La maturità

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Negli anni '60 vince più volte il Premio Rotonda ed ottiene la commissione per l'esecuzione di una raccolta di stampe raffiguranti la vecchia Livorno. Dal 1975 al 1986 è direttore dell'Accademia di Belle Arti "Trossi Uberti" di Livorno. Nello stesso periodo è chiamato a presiedere il Premio Rotonda. Sardelli elabora progressivamente una tecnica sempre più raffinata ed elegante, capace di raffigurare qualsiasi elemento reale con grande esattezza ma con uguale poesia. Moltissime diventano le commissioni di ritratti, genere in cui eccelle, e di acquarelli, tecnica che egli introduce ex novo nel tessuto di una tradizione post-macchiaioli dominata dalla pittura ad olio. A partire dagli anni '70 riceve commissioni dalle Forze Armate (corpo dei Paracadutisti e Marina Militare) per l'esecuzione di opere illustrative di eventi storico-militari. Quest'esperienza lo porterà più tardi a diventare il pittore ufficiale della Marina Militare Italiana ed a ricevere costantemente commissioni per oli, litografie ed acquerelli celebrativi.

L'esperienza tedesca

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La grande passione per la musica di Beethoven ha creato, dagli anni '60, un filone di disegni e dipinti dedicati al genio di Bonn; appassionato indagatore dei documenti storici, ha tradotto in pittura i mille gli aspetti della vita quotidiana di Beethoven. La sua attività di ricerca artistica lo ha spinto ad uscire dall'àmbito della tradizione pittorica italiana per volgersi all'esperienza artistica del Nord Europa: ripetuti viaggi di studio in Germania, condotti per approfondire l'esperienza di Dürer, l'hanno condotto ad aprire uno studio a Norimberga ed a tenere numerose esposizioni in quella città. Negli anni '90, lo studio della storia napoleonica avvicina Marc Sardelli ad un nuovo filone pittorico: tramite innumerevoli disegni, acquerelli ed oli, Sardelli illustra le fasi salienti dell'epopea napoleonica; seguono molte mostre monografiche sull'argomento e pubblicazioni specifiche (v. Autoritratto in veste di Granatiere della Vecchia Guardia) La sua pittura, improntata ad un naturalismo non accademico ma riletto alla luce dell'esperienza düreriana, è assai nitida, di un realismo personale e rigoroso. I suoi ritratti colpiscono per la straordinaria aderenza e per la luce interiore emanata dallo sguardo, mentre nei paesaggi prevale la luce e la chiara disposizione delle architetture.

Pagina salvata

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Buonasera, Sono contento che la pagina su Marc Sardelli sia stata salvata. Sarebbe stato imperdonabile fargli fare la fine capitata a quelle di Andrea Borella pittore e Dino Pelagatti.

Un solo esponente della corrente labronica è forse poca cosa, ma meglio di niente. Mi auguro che non rimanga "mosca bianca", ma grazie a persone competenti possa infoltirsi il numero di presenze. E' notorio che la scuola livornese ha almeno la stessa importanza di quella napoletana, meneghina ecc. e comunque non è da sottovalutare.

Lasciare su Wikipedia un vuoto così evidente, non fa onore a chi ritiene utile questa enciclopedia; principalmente per quegli studenti o appassionati che sanno di non poter prescindere da questa informazione per la loro preparazione.

Invito chi ne ha la competenza ad inserire pagine, oltre che di Andrea Borella pittore e Dino Pelagatti, anche su: Andrea Saltarelli, Giorgio Luxardo,Fiorenzo Luperini, Stefano Botosso e gli altri significativi esponenti di questa importante scuola.

Cordialità, e ancora tanti complimenti a chi ha mantenuto la pagina dell'artista Sardelli.

Lorenzo Pacini