Discussione:Lucio Ridenti

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Gentili redattori della presente voce,

mi permetto di segnalarVi che la rivista "Il Dramma" era gestita oltre che da Lucio Ridenti, anche dalla signora Lidia Buzzetti Ronco, sua infaticabile assistente e collaboratrice, dagli esordi al declino della rivista che lasciò, appunto, poco dopo la scomparsa di Ridenti. Pur non essendo un personaggio storico di rilievo nè un´artista, la signora Buzzetti, che si è spenta proprio oggi, rappresenta quella figura discreta che spesso consente la realizzazione di veri e propri miracoli culturali. La rivista, infatti, per desiderio programmatico di Ridenti, oltre a divulgare la cultura del Teatro, "dava da mangiare" ad attori, compagnie, scrittori, illustratori e pittori (non dimentichiamo le copertine!) in tempi di grandi difficoltà economiche. Ma se Ridenti era l´ideatore di questa ammirevole iniziativa, non si può non riconoscere alla signora Buzzetti il merito di aver reso possibile tutto ciò e molto di più (andrebbe ricordata anche l´apertura della casa di riposo di Bologna, ad esempio) grazie ad un impegno che andava ben al di là dell´assolvenza di un compito e ben oltre il rispetto dell´orario di lavoro. In altre parole, la rivista aveva due gambe, e solo con quelle camminava. Queste ed altre testimonianze dirette su Lucio Ridenti e su "Il Dramma" vi potranno essere confermate dal figlio della signora Buzzetti (Claudio Ronco, claudioronco@iol.it), così come da coloro che al Teatro Stabile di Torino hanno raccolto la donazione di materiali di interesse storico-artistico che la signora Buzzetti ha affidato al loro archivio. Quel che vi chiedo gentilmente, però, non è di dedicare tempo e attenzione ad una lunga ricerca, ma di far onore alla verità storica e in secondo luogo di omaggiare con semplicità la memoria di una persona che ha dedicato la parte più importante della sua vita al Teatro, rimanendo sempre dietro le quinte. Col cuore quindi Vi prego solo di citare il nome della signora Lidia Buzzetti Ronco, come collaboratrice di Ridenti per la rivista "Il Dramma", credo che questa sia la gioia più grande che possa raggiungerla dove ora riposa.

RingraziandoVi anticipatamente, porgo cordiali saluti,

E.V.