Discussione:Lingue semitiche

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un utente non registrato (evidentemente non pratico di Wikipedia) ha eliminato il paragrafo tripartizione commentando (sulla voce e non nella discussione) Quello che c'era scritto prima era sbagliato. Provate a rifarlo meglio. Studiate.

Ho eliminato il commento (fuori posto in ogni senso) invito gli autori del paragrafo a valutare ed in caso ripristinare il paragrafo, qui sotto ho messo l'ultima versione --Gerri.Rama (msg) 17:35, 21 nov 2009 (CET)[rispondi]


Tripartizione[modifica wikitesto]

Le lingue semitiche, che traggono il loro nome da Sem, figlio di Noè, sono di solito, anche se con discordanze tra i diversi autori, suddivise in:

  • orientali:
tra cui sono attestate l'accadico (con i dialetti assiro e babilonese) che rappresenta una fase arcaica, e che ha subito un forte influsso del sumerico, e l'eblaitico così chiamato perché attestato soprattutto nei testi di Ebla, ma che doveva essere stato diffuso in una vasta regione ad ovest della Mesopotamia.
  • nordoccidentali:
l'amorreo e l'ugaritico, che prende il nome dalla città di Ugarit, oggi Ras Shamra; il cananaico (fenicio-punico, ebraico, moabitico, ecc.) e l'aramaico;
    • l'amorreo è noto solo grazie ad attestazioni onomastiche e tracce lasciate nelle altre lingue; non è mai stato scritto, in quanto i popoli che lo parlavano furono assorbiti nella lingua scritta dalle genti che scrivevano in accadico.
  • meridionali:
il sudarabico epigrafico, la cui variante più importante è il sabeo, accanto a cui sono attestati il Qatabanico, il Mineo e lo Hadramautico; di un'altra lingua dell'area yemenita antica, lo Himyarita, non si ha documentazione sufficiente a classificarlo come sud-arabico o invece arabo, dato che sembra presentare caratteri intermedi tra le due ed è scarsamente documentato.
il nord-arabico, anch'esso epigrafico, che è attestato fin dall' VIII secolo a.C. e che presenta molti punti di contatto con
l'arabo, la lingua semitica oggi più importante e diffusa, attestato solo a partire dal II secolo d.C. (Iscrizione di ʿĒn ʿEvdat nel Negev) diffusosi specialmente (ma non solo) come lingua veicolare dell'Islam, oggi suddiviso, nel parlato, in vari dialetti molto diversi tra loro, mentre la lingua scritta e del parlato colto rimane legata a forme più antiche;
le lingue semitiche dell'Etiopia e dell'Eritrea ("etiosemitico" o "afrosemitico"), come l'amarico, il tigrino, ed il Ge'ez.

Tabella fonetica[modifica wikitesto]

Nella tabella fonetica potreste dividere in due colonne quella delle approssimanti/vibranti? Non sono proprio la stessa cosa... Sempre da quella colonna ho tolto "flap" (in italiano sarebbe "consonante semivibrante") perché, sempre in quella colonna, al momento non ci sono vere e proprie consonanti semivibranti. Eventualmente potreste aggiungere anche la colonna "semivibranti" con il simbolo IPA giusto: ɾ.

Collegamenti esterni interrotti[modifica wikitesto]

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