Discussione:Le novelle della Pescara

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La sezione “Descrizione delle novelle” contiene molti errori nelle trame: attenzione a usare questi riassunti per qualsiasi scopo.


Per es., “Agonia”:

rappresenta la summa della sofferenza umana del gruppo di novelle dannunziane dove chiaramente è ripreso il naturalismo macabro presente nella raccolta Terra vergine (1882), mediante la metafora animalesca, dato che qui il bambino è paragonato a un macaco inebetito incapace di parlare. La scena è semplice, in una famiglia alto borghese un bambino di nome Sancio è gravemente ammalato, colto da meningite acuta con paralisi della mandibola. L'eccessiva e cieca premura della madre e della cognata non sembrano dar conto all'ultimo desiderio del bambino, di accarezzare il cane, e quanto più Sancio si avvicina ad esso, assai maggiormente la mamma si allontana dalla bestia, finché Sancio non muore di stenti, consumando el ultime forze tendendo le mani verso la bestia.


Assolutamente no: Sancio è il cane, non il bambino, ed è il cane che sta morendo, assistito dalle donne alto-borghesi; il bambino sembra in perfetta salute. Il macaco è semplicemente un carillon, in forma appunto di macaco. Non so da dove venga l'idea della meningite.


Ho visto altri errori della stessa gravità negli altri riassunti.


Personalmente non credo nel progetto Wikipedia italiano (la qualità è troppo bassa in generale), e non penso valga la pena di correggere. --Positron (msg) 01:40, 1 lug 2022 (CEST)[rispondi]