Discussione:Iosif Stalin/Archivio 2

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Ennesimo contributo anonimo[modifica wikitesto]

Ho eliminato un ulteriore contributo anonimo (probabilmente identico al precedente) per gli stessi motivi del precedente. Spero non sia l'inizio di un edit war. HΙΓΓ ◄discussione 17:00, Feb 25, 2005 (UTC)

Teniamo sott'occhio la cronologia e fra una decina di giorni valutiamo se è necessario bloccare l'articolo per un po'. Ciao, Frieda (dillo a Ubi) 10:17, Feb 27, 2005 (UTC)

Non direi di bloccare l'articolo.Francesco vin

Come mai Josif Stalin invece di solamente Stalin? Quest'ultimo è un soprannome non un cognome, quindi andrebbe tenuto isolato così come fatto (giustamente) con Lenin. Abragad 22:51, Apr 8, 2005 (UTC)

  • +1 per la proposta di Abragad di rinominare l'articolo "Stalin" (tenendo il vecchio nome come redirect, ovviamente). Marcok 07:23, Apr 9, 2005 (UTC)
  • +1 shaka (you talkin' to me?) 08:17, Apr 9, 2005 (UTC)
  • +1 MM 08:25, Apr 9, 2005 (UTC)

grande diplomatico o magliaro della politica internazionale?[modifica wikitesto]

Nell'articolo si dice che l'apporto di Stalin alla guerra fu fondamentale dal punto di vista diplomatico. In realtà fu il principale colpevole dell'impreparazione che costò alla RUssia decine di migliaia di morti nei primi mesi dell'attacco tedesco. Il patto Ribbentrop Molotov aveva sguarnito la frontiera russa prima dell'attacco, mentre l'ultimo treno di materiale PER la germania lasciava la russia poche ore prima dell'attacco (citazione da Nekric, Storia dell'Urss, BUR)--Aiace 11:00, Apr 9, 2005 (UTC)

Uno che sguarnisce le frontiere e vende materiale a chi lo sta per invadere è un vero gonzo (per non dire di peggio). - Senza Firma

Veramente le frontiere non erano sguarnite tanto è vero che nel nei primi 15 giorni di guerra furono fatti più di un milione di prigionieri dell'armata rossa. Forse erano turisti....

i soldati sovietici forse non erano turisti, ma i loro comandanti evidentemente si davano alla bella vita a spese delle popolazioni dei territori da poco conquistati (repubbliche baltiche, Polonia orientale, Bucovina, Bessarabia). Molti alti ufficiali sovietici che sfuggirono alla cattura da parte dei tedeschi fecero, infatti, una brutta fine o relegati nei gulag siberiani o giustiziati con un colpo alla nuca per ordine di Stalin.
  • Stalin va ricordato anche per le sue furbate all'italiana. Dopo essersi accordato con Hitler sulla spartizione della Polonia attese astutamente che in una furiosa battaglia l'esercito polacco fosse annientato dalla Wehrmacht poi si mosse e si prese una bella fetta di Polonia senza che l'armata rossa subisse perdite. Inoltre avendo aggredito la Polonia con alcuni giorni di ritardo rispetto al suo complice tedesco, evitò anche la dichiarazione di guerra di Francia e Inghilterra. Mussolini tentò di imitarlo aggredendo la Francia quando stava collassando, ma fu meno abile. Unione Sovietica e Italia entrarono in guerra a fianco della Germania, ma l'Italia si trovò a fine guerra sul banco dei vinti, mentre l'URSS sedeva tra i vincitori. Stalin ripetè la medesima mossa con il Giappone. Attese che l'Impero del sol levante fosse agonizzante poi fece entrare in azione l'armata rossa e si prese alcune isole giapponesi. In conclusione, solo l'Italia bastonata e mutilata a fine guerra si è portata addosso l'accusa della famosa pugnalata. Ricordiamoci tuttavia che lo schieramento dell'URSS a fianco degli alleati occidentali contro la Germania nazista non fu frutto di una scelta di Stalin e un suo merito, ma la conseguenza di un'invasione nazista.
    • Gli stereotipi propagandistici di alcuni ( basati su fonti inattendibili ,non documentate,o forse su nessuna fonte e quindi solo su livore anti-sovietico giornalistico - non mi riferisco a Deguef che almeno argomenta con una certa classe le sue opinioni, ma agli anonimi che scrivono fandonie o disinformazioni), svaniscono come neve al sole di fronte alle valutazioni estremamente positive sulla conduzione bellica e diplomatica di Stalin durante la guerra, da parte dei grandi storici anglosassoni ( per non parlare delle opinioni dei grandi leader inglesi e americani della seconda guerra mondiale). Al momento comunico che ,a fianco dei grandi A.J.P.Taylor,J.Erickson,A.Werth,R.Overy,D.Glantz,N.Davies, il nostro G.Boffa...( tutti estimatori nel complesso della condotta staliniana durante la GGP ) l'ultimo lavoro di G.Roberts (Stalin's war,2007) definisce Stalin il miglior stratega militare e politico del secolo.Saluti.--Stonewall (msg) 13:21, 31 ott 2009 (CET)[rispondi]
La cosa interessante è vedere come le discussioni sui personaggi politici del secolo scorso diventino delle specie di forum.. Discutiamo della voce o di quanto era bravo o cattivo Stalin? --Nase (msg) 16:01, 31 ott 2009 (CET)[rispondi]
Di fronte a personaggi di tanta grandezza. anche in relazione a compotamenti disumani, è difficile non esprimere giudizi e limitarsi invece ad elencare asetticamente successi, insuccessi e crimini.--LEV2 (msg) 12:04, 17 nov 2009 (CET)[rispondi]

Morti ammazzati[modifica wikitesto]

Quanti furono i morti ammazzati per volontà dell'autocrate Stalin???? Per tutti gli storici è un mistero ma le stime abbondano. In quest'articolo si dichiara che il totale è tra i 3 e 4 milioni ma nella versione inglese s'ipotizza un minimo di 8 e massimo 20 nella sezione death toll inoltre è citato il famigerato motto dell'autocrate: certo un uomo morto è una tragedia ma un milione di morti è solo una statistica!!!! Apprezzo moltissimo i contributi di utenti con codici numerici ma questi contributi sono stati eliminati. Vi faccio notare che la differenza delle cifre tra questa versione e quella inglese è enorme: riflettete e agite di conseguenza.Darius 14:56, Apr 11, 2005 (UTC)

La differenza è che mentre nell'articolo italiano si parla di 3/4 milioni di morti causate dalla sola repressione staliniana (ed è indicato chiaramente), in quello inglese si arriva a 8/20 contando anche i morti per la carestia (anche questo è indicato chiaramente), che per quanto dovuta a politiche sbagliate, non è stata premeditata (un morto per carestia comunque non è un morto ammazzato, visto che di questo stai parlando). A grande richiesta comuque ho tradotto la sezione death toll.
--Snowdog 18:46, Apr 11, 2005 (CEST)

Infatti si nota la differenza tra i morti attribuitigli e i morti per esecuzione. Per il periodo 1937-38 gli archivi sovietici parlano di 681.692 persone fucilate per opposizione politica. Nel periodo 1935-36 le purghe si sono rivolte soprattutto contro i politici, quindi le esecuzioni sono state certamente molto di meno. La wikipedia francese, nell'articolo su Stali, parla di 690.000 persone fucilate durante le "Grandi purghe" del 1936-38. Nella wikipedia inglese sull'articolo Great Purge viene riferito "One of Russia's leading human rights groups, the Memorial Society, has released a list of 1,345,796 names of people who fell victim to Stalin's purges." Tuttavia, malgrado si parli di una lista di 1.344.796 persone fucilate e questa lista potrebbe essere incompleta, questi dati probabilmente si riferiscono anche al periodo 1945-53. Infine sull'artcolo inglese Joseph Stalin (sezione "death toll") viene riferito che nei periodi 1935-38, 1942 e 1945-53 vennero giustiziate 1 milione di persone. Ho visto anche che in un sito viene riferito che nel 1935-38 3 milioni di persone vennero fucilate, (ci sta scitto qui) ma questa cpn ogni probabilità è propaganda. Ed è probabilmente propaganda anche che tra il 1935 e il 1945 in URSS vennero emesse 7 milioni di condanne a morte. Nei gulag, tra il 1934 e il 1953 1.054.000 persone morirono per le condizioni dure e 800.000 vennero giustiziate per opposizione. Nel 1929-32 vennero deportati circa 2,5-5 milioni di kulaki e di questi tra 1,5 e 3 milioni morirono. Fra questi, le esecuzioni furono circa tra 500.000 e 1 milione. Quindi, se si vuole essere abbondanti, 3 milioni di persone vennero giustiziate sotto Stalin. Sono quindi queste le vere vittime di Stalin. Non fu colpa sua se la carestia del 1932-33 causò tra 5 e 7 milioni di morti. Non fu colpa sua se molte persone morirono per le dure condizioni.Francesco vin 18:44, Mag 24, 2005 (CEST)

Forse non diede l'ordine di far morire di fame milioni di persone, ma penso si possa attribuire a lui ed alla sua cerchia la responsabilità politica di quanto successe. Ecco, questo sarebbe, a mio avviso, un buon esempio di come ha infangato il concetto di comunismo. Per non parlare della mancanza di libertà personale e del fatto che alla fine, ad un'autocrazia assolutista (il regime zarista) si sostituì un'oligarchia non meno impermeabile al concetto di democrazia (per quanto "popolare").--Rasputiza 17:18, Giu 8, 2005 (CEST)

D'accordissimo, comunque non si possono far passare per "morti ammazzati" dei "morti di fame", con tutto il rispetto per entrambi. --Snowdog 19:00, Giu 8, 2005 (CEST)

Oh, beh, se era solo una questione di termini va bene. Pensavo che con "morti di fame" in qualche modo si volesse scaricare dalle spalle di Stalin un po' di responsabilità.--Rasputiza 11:34, Giu 9, 2005 (CEST)

Secdondo me stalin era un'impostore che però costruì un grande impero e sconfisse anche il nazismo, ma bisogna anche ricordare le sue purghe e le sue tante vittime.


Mah, a sconfiggere il nazismo furno Zhukov, Rokossovsky e tutti i generali che riuscirono a scampare alle purghe e poi si fecero le ossa durante la guerra. Se Stalin non si fosse impicciato di cose di cui capiva poco (anche la famosa difesa di Carycin, durante la guerra civile, sembra non sia stata di suo merito) l'Unone Sovietica se la sarebbe cavata meglio. Il merito (?) di Stalin fu di capire che forse era meglio lasciar fare ai professionisti (molti vennero recuperati direttamente dai Gulag, così come molti progettisti di areoplani, artiglierie ecc.) Senza contare lo spirito di abnegazione, sacrificio e attaccamento alla madre patria, dei milioni di soldati sovietici che combatterono per un regime che spesso li aveva trattati peggio delle bestie.--Rasputiza 10:13, Giu 17, 2005 (CEST)

Beh, "peggio delle bestie", non esageriamo. Semplicemente non aveva previsto nella politica economica che, accentrando in una sola zona (l'Ucraina) tutta la produzione di grano si rischiava la carestia, se il raccolto andava male. Non cominciamo a dire quello che dice "il libro nero del comunismo"Francesco vin 18:28, Giu 17, 2005 (CEST)



IL BLUFF DELLA REPRESSIONE STALINIANA

Non si possono giustificare innocentemente le tragedie sofferte nella lotta di classe. Ma nessuno ha il diritto di trasformare in "eroi" dei mascalzoni, dire fandonie, dire che Stalin si è inventato l'esistenza dei nemici del popolo. Forse nessuno ha ammazzato i maestri del Komsomol? Nessuno ha sparato con la lupara? Nessuno ha incendiato i depositi kolkosiani? Nessuno ha procurato le esplosioni delle miniere? Nessuno ha mai praticato lo spionaggio? Nessuno ha mai tradito i militanti clandestini? Nessuno è andato a fare l’agente di polizia? Lenin ha detto: "I kulaki sono intransigenti nostri nemici". Dopo la fine della guerra civile lui ha scritto: "9/10 degli specialisti militari sono capaci di tradire in qualsiasi favorevole occasione. Per 10 anni si sono introdotti cospiratori sotto le armi e nell'organismo agricolo di Lev Trozkij. Dopo l'esilio dal paese lui oltre frontiera dirigeva i traditori del popolo. Ma durante la guerra col fascismo da noi non c'è stata la quinta colonna. Stalin ha interrotto la discussione con gli amanti dei privilegi personali, malgrado su di loro ci fosse il passato rivoluzionario, con decisione ha schiacciato i trasformisti. La rivolta fissata per il 15.05.37 che aveva pianificato il dirigente militare Tuhacev non è riuscita. Perché membri del partito che hanno condotto un lavoro sovversivo contro lo stato sono stati tenuti al loro posto? Perché gli ex rivoluzionari, non sono apparsi ne sofferenti ne disperati, nel processo giudiziario per le opposizioni trotzkiste che hanno dato a rivelare deposizioni particolari uno contro l'altro e coscienziosamente e con diligenza cercavano le più piccole imprecisioni uno contro l'altro? Ci sono dei bolscevichi tipo Stalin, con idee comuniste stabili che disinteressatamente lavorano per quella causa. E ci sono ambiziosi "comunisti"-imitatori, che sono convinti che per loro merito (oppure per talento) il popolo è obbligato a concedere a loro privilegi. E' sufficiente confrontare il modo semplice di Lenin e Stalin con cui occupavano il più alto posto, e quello dei rinnegati che perfino nel processo hanno dimostrato lente disinvolte maniere come nel bere una tazza di the; e come tranquillamente osservavano il pubblico borghese, dal quale emergeva dalla tasca i giornali dei rappresentanti *dell’osso bianco. Stalin ha continuato la politica di Lenin dello smascheramento dei sostenitori della proprietà privata, dei burocrati e arrivisti e ha salvaguardato la purezza del partito. E non ha abbindolato il popolo, ma ha imparato la vigilanza da Lenin e da Dzerzhjnski, ha conservato in quei tempi il primo governo socialista nel mondo. Si, negli anni della guerra hanno evacuato una parte di tartari, e di calmucchi, ma le persone di buon senso hanno difeso giustamente la politica dei bolshevichi di quegli anni; adesso si discute sull'argomento umanitario, trascurando che l'intero battaglione dei nazionalisti ceceni era passato dalla parte degli hitleriani. Nelle fosse comuni del Parco "Astrahan" sono seppellite più di 2000 reclute mandati sin dalla scuola in aiuto all'assediamento di Stalingrado, ma uccisi dai traditori-calmucchi. Soltanto in un accampamento di tartari a Balaklava sono stati dilaniati 500 marinai. Hanno bruciato vivi dei patrioti nei forni dei Sovhoz della Krimea di nome "Krasnji". Secondo i dati degli archivi, con i tartari della Crimea sono stati annientati 86000 pacifici abitanti, 84000 funzionari di partito, 57000 militari. I nazionalisti della Lituania hanno fatto morire 700.000 patrioti, quelli della Lettonia 340.000 attivisti sovietici, e dell'Estonia 125.000. I *Banderovzy ucraini e gli *Ounovzy nel settembre 1941 a Babe Jar hanno eliminato 200.000 ebrei. Dal 1944 al 1953 hanno compiuto 5099 atti terroristici e di sabotaggio con omicidi e incendi. Nel '37 chi, al posto di Stalin (?) avrebbe tentato di organizzare la vittoria liquidando nel nostro paese la quinta colonna, quando in tutto il mondo la coalizione antitleriana attivamente dava una mano ai fascisti. Il tradimento del generale Vlasov è una piccolezza a confronto con quello che sarebbe potuto accadere. A differenza della moderna "riabilitazione" per la chiusura da parte del popolo delle porte ai processi giudiziari, nel '30 erano aperti. Con loro erano presenti un centinaio di sovietici, una decina di giornalisti stranieri e diplomatici. I Revisionisti in 10 anni hanno scavato negli archivi, ma non hanno potuto esibire nemmeno un incontestabile documento giuridico per giustificare le loro menzogne su Stalin. Quando ai tempi di Gorbaciov esisteva la *commissione "Rojmedvedskaja", del Soviet Supremo, secondo un'indagine "delle repressioni staliniste" a distanza di un anno di scavatura hanno dichiarato un periodo di 30 anni di "repressioni" e i commentatori della politica occidentale hanno deriso questa cifra, osservando che nella media nei paesi dell'Europa occidentale i criminali sono rimasti in prigione perfino non per 30 ma anche per 10 anni di più. Accorgendosi di aver sbagliato, i "democratici" hanno cominciato ad aggiungere zeri .. Il 20/09/1988 nella regione di Sverdlovsk , nel tribunale popolare di Mosca i "democratici" invitando il "dottore delle scienze" e la televisione, hanno tentato di diffamare l'avvocato Shehovzov un ex combattente intervenuto in difesa di Stalin, dichiarando che lui avrebbe perso il processo all’atto della presentazione di almeno un documento con le prove delle repressioni. L'eroe ha vinto il processo. A distanza di 2 anni, nel giornale davanti a lui si sono scusati per la diffamazione e le offese. I giornalisti si sono fissati su dei "ricordi" dei posteri, vittime della repressioni e affermano che la personale ascetica modestia di Stalin è "ordinaria furbizia". Mostrate voi, "signori" se siete esempio migliore di tale modestia. Per esempio Stalin ha consegnato al fondo del governo dei premi , il suo onorario (ex premio Stalin) per dei libri, e tutti i regali costosi delle personalità straniere li ha consegnati ai musei popolari. E' un sacrilegio affermare che il fautore della liberazione dei lavoratori, dopo tutta la gioventù passata nella clandestinità e nella galera, stando in testa al governo degli operai e contadini, si sia proposto di annientare i lavoratori. Ma Come mai allora il popolo sotto la guida di quest'uomo ha costruito il socialismo, ha sconfitto il fascismo? Perché Lenin allora lo considerava la persona maggiormente affidabile, il più forte grande politico che ha dato sostegno nel Comitato Centrale e l'ha presentato per la carica di Segretario Generale? Perché allora "minacciosi" si lanciavano in battaglia con le parole "Per la Patria"! "Per Stalin!", mentre prima della battaglia mortale scrivevano: "Prego consideratemi un comunista"! Il Generale Zhukov nelle memorie cita Sholohov: "Non si può deformare e umiliare l'attività di J.V. Stalin. Innanzitutto, questo è disonestà, e in secondo luogo è nocivo per il paese e il popolo sovietico. Negli anni della guerra civile Stalin è stato nelle zone più rischiose del fronte. Prima della grande guerra patriottica ha detto ai figli Jakov, Vasilji, Artiom (figlio adottivo): "Ragazzi, presto ci sarà la guerra e voi dovete diventare dei soldati"! Questo è stato l’unico privilegio da parte sua verso i figli. Negli anni della edificazione ogni anno veniva stabilito l'abbassamento dei prezzi. Ai suoi tempi ferveva il lavoro creativo, trovavano momenti difficili solamente i parassiti e gli speculatori. Pieni di odio questi “porci” parlano di stalinismo, questa è semplicemente rivoluzione, potere dei lavoratori, esistendo non per rimpinzare la controrivoluzione con i pasticcini, ma al contrario per reprimerla. Ai tempi di Stalin alle carogne antipopolari, non si facevano complimenti. Per la marmaglia della controrivoluzione c'è soltanto la dittatura, buone maniere per loro non ce ne sono. Nei confronti degli scagnozzi della borghesia presso uno stato rivoluzionario si adottano le stesse maniere che si adottano in uno stato borghese nei confronti dei comunisti, né di più e ne di meno. Tutto il resto sono meschine illusioni, stupidaggini della testa degli "intellettualoidi". Per il Paese è stata una fortuna che dopo Lenin ci sia stato Stalin. In presenza di un altro dirigente ci sarebbe stato solamente il "socialismo da caserma” di Trotzki , oppure il “socialismo buhariniano” da *bottegai di calicò di piccola industria, mentre ogni slavo rimasto vivo avrebbe fatto il bracciante nelle tenute dei soldati germanici. Stalin è stato l'unico che ha agito lealmente in quelle difficili condizioni ambientali, accerchiato dai predatori imperialisti. Ai suoi tempi la povera Russia è diventata una grande potenza, equipaggiata di armamento nucleare. Ai suoi tempi il lavoro è diventato una questione di valore e onore, di eroismo e di gloria, uscito con delibera del Comitato Centrale e del Comitato Centrale del Komsomol del 16.03.1930 su avanzamento, dei lavoratori all’apparato statale e con il controllo della massa dei lavoratori (con il patrocinio delle fabbriche), sotto l’apparato sovietico. Ai suoi tempi, noi e non l'occidente risolvevamo i problemi ecologici. Il 20.10.1948 è uscito con delibera del Consiglio dei ministri dell'URSS e il Comitato supremo centrale del Partito Comunista Bolshevico il piano di rimboschimento per la prevenzione della siccità e delle erosioni del terreno. Dal 1948 al 1953 hanno piantato foreste 2,5 volte di più che nei 250 anni precedenti. La delibera del 1949 ha vietato di costruire senza impianti di depurazione. Questi programmi sono stati sospesi dopo la morte di Stalin. Lui è vissuto per tutti e non per se stesso. Dopo la morte di Stalin la commissione per l'organizzazione del museo intitolato a suo nome, non ha potuto trovare niente delle sue cose personali di dirigente, eccetto tre cappotti e un paio di *valenki. A questo modesto e grande figlio dell'umanità dobbiamo essere riconoscenti per aver costruito il primo governo socialista nel mondo. Facilmente la borghesia avrebbe abbindolato il popolo dichiarando: "si, Marx, Engels, Lenin sono grandi uomini, ma erano solamente dei teorici sognatori del proprio tratto di storia, i loro tempi sono passati". Ma c'è stato il grande Stalin, sotto la cui guida il socialismo scientifico dei geni dell'umanità è stata una pratica realizzazione e ciò si può dimostrare! Là dove gli uomini ci vedono chiaro, su ciò che è lo stalinismo e l'economia, gli imperialisti non hanno nessuna via d'uscita. Lo stalinismo è Marxismo Leninismo dell'epoca della costruzione del socialismo in condizioni furiose di opposizione interiore ed esteriore contro i nemici; questa è teoria e pratica, strategia e tattica del sistema della società sovietica, questa è storia contemporanea dell'URSS e del Partito. Da noi il Socialismo è stato costruito (in sostanza) soltanto ai tempi di Stalin. Dopo di lui c'è stata solo regressione. Stalin è la prova sulla falsità dei neocomunisti. Purtroppo, dopo la morte di Stalin da noi non si è trovato nessun uomo di tale stampo, con quella caratteristica unica e irremovibile parola di vero uomo e azione bolshevica. Sulle persone che sono succedute dopo di lui W. Churcill non avrebbe detto di loro così come su Stalin: “Quando lui è entrato nella sala della riunione della conferenza di Jalta, tutti noi, come per comando, ci siamo alzati e stranamente chissà perché ci siamo messi sull'attenti. Grande dirigente, grande potenza!” Perfino la Tatcher ha dato l'appellativo di calunniatori alla campagna contro Stalin: "Ululati di sciacalli". E non ci vuole molto a distinguere i capi che vivono in modo così semplice come il popolo, e dirigenti che cercano privilegi. Se il popolo dimentica del primo e sopporta del secondo il socialismo va in rovina.. Sopraggiunti nella Società sovietica quando tutto era già pronto e costruito per costoro sembra tutto facile a farsi. Stalin lo condannano gli incompetenti, gli incattiviti, i confusi, che perdono la capacità di ragionare da uomini. La storia non conosce odio più grande come di quello della controrivoluzione sulla figura di Stalin. Lo odiavano Trozkj e Ghoebbels organizzando l’internazionale gialla e marrone, e Krusciov per il fatto che Stalin aveva rifiutato di usare "le regole telefoniche" in difesa del figlio di Krusciov, in quanto dopo aver invitato col megafono dei tedeschi i nostri soldati a darsi prigionieri fu condannato in tribunale con la fucilazione. Gorbaciov e Elzin odiano Stalin. E chi insieme a loro condanna Stalin diffama la Storia e il socialismo.

Note del traduttore:

  • Osso Bianco: cosi' veniva chiamata la borghesia. Tuttora questo termine è ancora in uso
  • Banderovzy: banditi nazionalisti che durante la II guerra mondiale operavano nella regione di Zakarpatskaja (Ucraina);
  • Ounovzy sono membri della OUN (Organizzazione dei nazionalisti ucraini) e il loro capo era Stepan Bandera
  • Commissione Rojmedvedskaja: cosi' chiamata perché il capo di questa commissione era Roj Medvedev, uno scrittore giornalista.
  • Bottegai di calicò' : deriva dal nome della città di Callicut (India) nota per i suoi tessuti artigianali di cotone stampato
  • Valenki: Stivali molto semplici interamente in feltro, molto usati in Siberia perché difendono dal freddo: a dimostrazione della semplicità della persona.

Avevo già precendentemente inserito questo articolo ma a qualcuno l'ha tolto... Comunque ritengo che sia iteressante anche perchè è un documento del 1998 tradotto dal russo... E vorrei aggiungere che non ritengo sia giusto cancellare gli interventi a favore d Stalin perchè io rispetto i pareri altrui e vorrei che gli altri rispettassero il mio... Comunque sono in possesso di molto materiale riguardante Stalin.

Scusami. Ma, parlando dei figli di Stalin, per quello che ne so (naturalmente potrei anche sbagliarmi, ma ne dubito) Jakov si è suicidato dopo che il padre lo aveva insultato, e Vasilij e diventato una sorta di patetica versione ridotta del padre, e per di più alcoolizzato. O no?

Lord A. Kee

Per capire l'effettivo numero di morti della cosiddetta "repressione staliniana" consiglio di verificare le fonti in maniera leggermente più accurata! Non c'è la possibilità (ahinoi) di quantificare effettivamente il numero di decessi causati per espressa volontà di Stalin. Possiamo forse noi basarci su quanto scritto nel "romanzo" Il libro nero del comunismo (che di vero, forse, ha solo l'inchiostro con il quale sono state impresse le lettere e la carte sulla quale esse sono state riportate) o su qualsiasi altra fonte filostaliniana o filoamericana? credo che sarebbe quanto di più "antienciclopedico" si possa fare! Io ho un'idea (che rimando a chi ha più competenza di me in fatto di ricerche internet): visto che la discordanza è mooolto ampia (c'è chi parla di decine di milioni, chi di qualche milione, e chi di centinaia di migliaia) si potrebbe indicativamente raggiungere la vicinanza ad una di queste cifre calcolando il flusso demografico dell'Unione Sovietica in quegli anni, così, credo che, almeno in maniera approssimativa si potrebbe mettere una cifra approssimativa che, molto probabilmente, è più vicina alla verità! Io, purtroppo, ho provato a fare questo tipo di ricerca e gli unici dati che ho trovato (ma non attraverso la rete) sono quelli dell'agenzia di statistica della Federazione Russa che parlano di un notevole incremento demografico negli anni in cui, in teoria, ci dovrebbero essere state le famigerate "purghe staliniane"... non credo che Stalin abbia ucciso solo ucraini, georgiani, azeri etc etc e nessun Russo, così come non credo che non siano mai esistite le purghe staliniane (tutte e due queste ipotesi potrebbero essere affermate dai dati che ho visto) così, ho pensato di "chiedere aiuto" a qualcuno che ha maggiori capacità di me nelle ricerche via internet... Cesarinho83

Traslitterazione[modifica wikitesto]

Siccome la mia passione sono i segni diacritici, li aggiungo nella traslitterazione correggendo peraltro un errore palese (Vissarionovic). Ho segnato, ovviamente, la mia modifica come minore. Non entro nel merito dei contenuti. Lohe 19:04, Giu 28, 2005 (CEST)

Scusate forse arrivo tardi per questa discussione che vedo è stata fatta nel dicembre scorso...ma vorrei dire la mia. Vedo che c'è un certo Francesco Vin che continua a difendere Stalin,contro molti altri utenti. Stalin era comunsita,e Francesco Vin ha dichiarato di essere lo stesso : normale che lo difenda,ma è di parte. Così come un nazi-skin difenderebbe Hitler. Ma poi leggo che si dice che Stalin non era poi così cattivo,che lui aveva veramente a cuore le condizioni di vita dei russi. Ma certo,così come Hitler aveva a cuore le condizione dei tedeschi : ha addirittura scatenato una guerra mondiale per creare loro uno "spazio vitale". Allora i tedeschi dovrebbero vantarsi di Hitler? E un eroe della patria? Un uomo buono? Lo stesso Francesco Vin dichiara poi che Stalin ha fatto fucilare solo 32.000 persone...solo! A parte il fatto che ci sono migliaia di fonti che dicono che Stalin ne ha fatte uccidere molte,molte,molte di più...ma anche se fossero solo quelle è giusto dire che non era poi "così cattivo"? Un dittatore che fa uccidere anche una sola persona non può essere considerato una persona buona...il suo è già un regime dispotico...il paragone con Pinochet è assurdo : la sua sarà stata una dittatura dispotica e terribile,ma non è paragonabile a quella staliniana. Sento dire in giro che Mussolini è stato un dittatore crudele,che ha fatto uccidere Matteotti e Amendola e almeno un'altra ventina di persone...e Stalin che ne ha fatte uccidere anche lui una ventina,ma di MILIONI,non era poi "così cattivo"? - Justin

Cerchiamo di non discutere per discutere però, neh... Tutto deve servire a migliorare l'articolo qui a fianco. Amon(☎telefono-casa...) 23:02, Set 8, 2005 (CEST)


Vedo adesso questa discussione,e mi pare ci siano scritte cose alquanto assurde...come può qualcuno dire che Stalin non era peggio di Pinochet o di Franco? E una cosa assurda...il numero di morti sotto Stalin,come ha detto quel certo Francesco Vin,è nella più rosea delle stime di 3 milioni...ma ci rendiamo conto di quante sono? Pinochet,Franco,Videla,Mussolini,tutti quanti insieme non hanno provocato neanche la metà di questi morti. E ricordiamo che si parla della stima più leggera,che al 99,9 % è sbagliata. Il numero dei morti di Stalin è superiore a quello delle vittime dell'Olocausto nazista...non che questo lo renda peggiore,ma nessuno può dire che Stalin "non era poi così cattivo"...Stalin era un dittatore feroce e sanguinario,che ha sterminato milioni di persone,così come Hitler...solo era di parte politica opposta...

Dice il saggio: «Cerchiamo di non discutere per discutere però, neh... Tutto deve servire a migliorare l'articolo qui a fianco». Buon lavoro a tutti! --Fede (msg) 01:13, 21 nov 2005 (CET)[rispondi]

Io non difendevo Stalin, tentavo solamente di dire che in URSS la situazione non era un inferno come certi dicono. Stalin fu sicuramente feroce, ma sotto la sua dittatura i cittadini sovietici non pensavano continuamente "perchè stiamo qui... è un inferno" e piangevano. A differenza di quanti dicono, non sono mai stato a favore di Stalin. Inoltre non è vero che le vittime furono minimo 3 milioni. I fucilati dal 1936 al 1937 furono 681.692 e quelli giustiziati durante l'intero periodo 1929-1954 furono 1.345.796. Il massimo è 3 milioni. Francesco vin 21:09, 23 nov 2005 (CET)[rispondi]

Questo lo dici tu...io non sono uno storico,ma ho letto moltissimo e visto un sacco di programmi televisivi in proposito,e OVUNQUE si dice che le vittime di Stalin sono un numero compreso fra 8 e 20 milioni...MILIONI...ma nell'ipotesi assurda che fossero "soltanto" tre milioni,come si può dire che la situazione in URSS non fosse tragica ? Quale regime civile uccide 3 milioni dei suoi cittadini ? Chi,nella storia dell'umanità,ha compiuto un simile massacro ? (I 6 milioni di Hitler non erano tutti cittadini tedeschi,anzi,la maggior parte non lo erano). Ne Mussolini,ne Franco,ne Videla,ne Lenin,ne Saddam Hussein...nessuno...la dittatura di Stalin è stata una delle peggiori della storia dell'umanità...nessuno può affermare il contrario...

senti se vogliamo dire che Stalin era un assassino, nulla in contrario ma

  • La televisione non è una fonte di documentazione
  • Stalin ammazzava i nemici politici, Hitler faceva uno sterminio razziale. Anche tra due mali assoluti, uno è peggiore dell'altro, no? --RED DEVIL 666 19:37, 18 dic 2005 (CET)[rispondi]

No. I morti sono morti e basta. Se ti ammazzassero il padre per motivi razziali e la madre per motivi politici, verresti a dire che ti indigneresti "un po' di più" per tuo padre?

Concordo in pieno. Se su una lapide c'è scritto "Morto perché è nato dai genitori sbagliati" o "Morto perché ha osato pensare" il cadavere è sempre lo stesso. Differenze morali fra Hitler e Stalin non ce ne sono. Sono entrambi bastardi allo stato puro (o puro al 97.8 %). - Lord A. Kee

Secondo me la televisione (non tutta,ovviamente : solo certi programmi storico-politici di divulgazione) può essere una fonte di informazione. E cmq non vedo la differenza fra Hitler e Stalin : cosa cambia nell'uccidere milioni di persone,per un motivo o per un'altro ? Si è assassini in maniera uguale. E poi non è del tutto vero che Stalin uccideva solo oppositori politici : è noto che anche in URSS furono attuate politiche antisemite (basti ricordare la "congiura dei medici ebrei"),meno forti che in Germania,ma sempre antisemite. E poi c'è lo sterminio dei kulaki : non sono una razza,ma un gruppo sociale,e voler eliminare un gruppo sociale equivale a voler eliminare una razza. Non credo che 20 milioni di morti fossero tutti oppositori politici. Con questo ragionamento si potrebbero tranquillamente giustificare i mafiosi : in fondo loro mica uccidono persone perchè le odiano,perchè sono di una certa razza. Le uccidono solo perchè gli si oppongono...


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Ad ogni modo mi trovo d'accordo con l'utente anonimo, i morti sono morti. Ed i dittatori sono dittatori. Mi sembra ci sia poco altro da dire, mettersi a afre delle giustificazioni all'operato di questo o di quello è come mettersi a dire "però Mussolini ha fatto questo... ha bonificato quest'altro.... etcc... etc....", la dittatura è dittatura e gli sterminio sono sterminii, non tiriamo fuori teorie machiavelliche. --Ş€ņpãİ-26 - おたく scrivimi 17:11, 21 dic 2005 (CET)[rispondi]

Certo. Anche se elencassimo tutte le eventuali "opere buone" (ma QUALI???) di Stalin potremmo al limite - bè, diciamo giustificare, ma non è il temine corretto - Stalin in sé, non la dittatura né il massacro né nient'altro. PS: Non mi è giunta notizia di alcuna "opera buona". - Lord A. Kee

Certo. Anche se elencassimo tutte le eventuali "opere buone" (ma QUALI???) di Stalin potremmo al limite - bè, diciamo giustificare, ma non è il temine corretto - Stalin in sé, non la dittatura né il massacro né nient'altro. PS: Non mi è giunta notizia di alcuna "opera buona".

Sono d'accordo sul fatto che sia barbaro uccidere, sopratuto per motivi futili come l'opposizione politica. Ma la differenza fra uccidere certi perchè sono di una certa razza non è lo stesso che uccidere gli oppositori politici. Infatti gli oppositori politici hanno la volontà di esserlo e potrebbero salvarsi non opponendosi, mentre nei genocidi razziali i perseguitati non hanno scampo: anche se non fanno niente e hanno 5, 6 o 7 anni sono comunque uccisi. Consiglio di leggere quello scritto da Primo Levi sulla differenza tra i campi di sterminio nazisti e i gulag sovietici. Francesco vin 16:37, 28 dic 2005 (CET)[rispondi]

Che vuol dire? Non è che perché "avrebbero potuto salvarsi" (ma quando mai...) è corretto rinchiuderl nell'inferno in terra, no? che c#@%&o di ragionamento è? Hai detto di essere comunista, giusto? Cos'è, se i nazisti ti mettono in un lager visto che tu sei comunista e non di nascita ma di scelta la colpa è tutta tua? Che cazz...? - Lord A. Kee, stupito dall'idiozia di chi scrive (non di tutti. Ma non dico di chi.)

"potrebbero salvarsi non opponendosi"... dico ma stai scherzando? Ti hanno mai spiegato cosa sono la libertà di pensiero, opinione, parola? Se te l'hanno spiegato, medita, perché sono concetti che non si declinano in modo differente a seconda dell'orientamento politico. Una dittatura è una dittatura, i morti sono morti, le stragi sono stragi, a prescindere dacché vengano fatte in nome del popolo tedesco, in nome del proletariato russo o in nome dei fedeli islamici. Smettila di essere parziale e non dar retta a tutto quello che ti danno a bere in famiglia - vista l'età, un condizionamento così forte mi sembra impossibile se non a causa di un sostrato familiare poco equilibrato.

E sui gulag, leggiti Aleksandr_Isaevich_Solzhenitsyn. E prima di dire, anzi di pensare "era un oppositore politico bla bla bla", conta fino a diecimila.

Anch'io era arrivato alla tua stessa conclusione : che in fondo gli oppositori politici possono salvarsi scegliendo di non mostrarsi in pubblico,gli appartenenti ad una certa razza non possono fare niente per cambiare la propria condizione. Ma questo non toglie che uno sterminio è uno sterminio,qualunque ne sia il motivo : il massacro nazista di 6 milioni di persone sarebbe stato meno grave se anzichè ebrei fossero stati 6 milioni di comunisti? Con questa storia del dissenso politico allora si può giustificare il fascismo : le persone uccise dal regime erano oppositori politici (Matteotti,Amendola,ecc.),mica neri,o ebrei o zingari. Il fatto poi che dal 1938 si sia attuata una politica antisemita (di discriminazione però,non di sterminio...) non c'entra nulla. Seconda la tua tesi allora,il comunismo è molte volte peggio del fascismo. Mussolini avrà fatto uccidere,a voler esagerare,qualche centinaio di oppositori,diciamo pure qualche migliaio. Stalin ha fatto fuori come minimo 3 milioni di "oppositori politici" (e non tutti lo erano..) allora a questo punto? Chi è peggio ?

Sono un comunista,mi definisco un marxista-leninista e un guevarista.Io non condivido l'idea staliniana,per me la rivoluzione deve essere mondiale e permanente,non voglio la burocrazia mastodontica perchè credo che soffoca il popolo. Cosa più vergognosa è che voi fate la differenza tra Stalin e altri dittatori.Pure io tra Stalin e Hitler butto via il secondo ma comunque per me chi uccide tante persone,che siano 250.000 o 6 milioni,è un bastardo.Poi si può fare una differenza di motivi e vedere fin dove c'è verità ma Stalin è un bastardo. W el Che Che

Io avrei molti dubbi che sei un comunista proprio per la tua autodefinizione comunista marxista-leninista guevarista antistalinista non si può essere tutte quattro queste cose contemporanenamente, quindi forse non sai di che cosa parli--Francomemoria 15:19, 8 apr 2006 (CEST)[rispondi]

Scusa Francomemoria ma il marxismo-leninismo è una corrente del comunismo (vedi leninismo) e perciò sono comunista.Mi ispiro a Che Guevara ke era un marxista-leninista (dimostrato dal fatto ke scrisse il libretto "El partido marxista-leninista") e sai ke tra marxismo-leninismo e stalinismo ci sono differenze il quale nn mi fanno condividere l'ideologia stalinista.welche-che

il marxismo-leninismo è il nome, scelto da Stalin, per l'ideologia del suo regime e quindi dell'URSS e paesi satelliti. oggi il termine con cui si indentificano/autoidentificano gli stalinisti e quelli di altre "correnti" "antirevisioniste" (maoisti, enveristi...). Quindi le quattro definizioni rimangono inconciliabili al più se ne potrebbero conciliare tre.--Francomemoria 22:16, 7 mag 2006 (CEST

Tra stalinismo e leninismo c'erano molte differenze.Lenin voleva la rivoluzione mondiale,Stalin la voleva nazionale.Lenin rifiutava la burocrazia,Stalin la rese mastodontica. E le differenze nn finiscono qui... xciò sono leninista e nn stalinista,lasciamo stare le denominazioni e pensiamo alla sostanza.welche-che

in discussione non si cancellano i propri interventi e meno che mai quelli degli altri, visto tale comportamento tronco qui la discussione--Francomemoria 21:39, 17 mag 2006 (CEST)[rispondi]

Mi devi scusare ho sbagliato a cliccare nn mi permetterei mai di cancellare un parere altrui. welche-che

Scusa Francomemoria ora porto cmq il nome di Digialu!--Digialu 19:00, 11 giu 2006 (CEST)[rispondi]

Noto una certa ignoranza del leninismo

E’ possibile la vittoria del socialismo all’inizio in alcuni paesi capitalistici o anche in un solo paese capitalistico, preso separatamente.Lenin “Sulla parola d’ordine degli Stati Uniti d’Europa

sul quali prove affermi che nei tempi di Stalin c'era la burocrazia?

--Josif Stalin (msg) 19:07, 10 nov 2008 (CET)[rispondi]

VI RENDETE CONTO?[modifica wikitesto]

Su Stalin avrei parecchio da dire, ma non voglio annoiare nessuno. E' evidente che quasi nessuno di quelli che sono qui intervenuti non sono andati oltre l'articolo di Panorama come documentazione storica, ed è quindi altrettanto evidente che approfondire l'"argomento Stalin" con queste persone equivarrebbe nel migliore dei casi ad annoiarle. Mi limito soltanto a far notare il range dei morti staliniani: si va da poche migliaia a 30/40 milioni, passando per 2, 3, 5 10 milioni. Cosa vi farebbe pensare questa assurda oscillazione, se solo si parlasse di un qualsiasi altro argomento? Mi allargo proponendo anche un esempio per banalizzare: ad un certo punto sbuca fuori l'ISTAT, o l'EUROSTAT, o chi diavolo volete voi, e dice che la popolazione italiana è quantificabile in un numero compreso tra 5 e 60 milioni... Quanti vaffanzum si beccherebbero?

Certo, ma se l'ISTAT o l'EUROSTAT dicesse che la popolazione italiana è quantificabile in un numero compreso tra 60 e 200 milioni? Chi siamo noi per decidere quale cifra è più esatta? Bisogna sempre riportare tutte le informazioni accompagnate da fonti. Volendo possiamo sciegliere di dar poca importanza solo a quelle più estreme che palesemente rasentano l'assurdità, come dire che lo Stalinismo è stato responsabile della morte di quattro persone.  ||| Admin HILL ||| CONTATTAMI  16:58, 8 mar 2006 (CET)[rispondi]
Non va bene per niente perché in questo modo si da credito ai diffamatori e si rafforza la loro propaganda politica, che, ovviamente, ha uno scopo. Si devono sempre e comunque utilizzare fonti secondarie e possibilmente non coinvolte nella materia (neutrali). –pjoef (talkcontribs) 13:04, 8 lug 2011 (CEST)[rispondi]

Giustiziati[modifica wikitesto]

Secondo gli archivi segreti i giustiziati in Unione Sovietica per reati politici tra il 1930 e il 1953 sono 786.098. Chi dice che tali cifre sono sottostimate mi deve esporre dei motivi.Francesco vin 19:13, 27 feb 2006 (CET)[rispondi]

Se nessuno ti ha risposto finora vorrà dire che nessuno è sufficientemente documentato per risponderti! :-) Da parte mia ti rispondo che gli archivi sono una brutta bestia, bisognerebbe vedere cosa intendevano (anno per anno) per giustiziati per reati politici, se erano o meno inclusi i prigionieri di guerra, i morti non giustiziati ecc, hai voglia ad avere una cifra accettabilmente precisa... Tutto qui, quel dato andrebbe preso per le pinze. Se riesco provo ad informarmi (studierò storia per qualcosa?! :-P) ciao --piero tasso 16:49, 1 mar 2006 (CET)[rispondi]
In effetti in una valutazione del genere molti morti sarebbero non conteggiati. Ad esempio persone deportate nei gulag e là non fucilate bensì morte di stenti non sarebbero conteggiate. Rdocb 13:38, 2 mar 2006 (CET)[rispondi]

Secondo gli Archivi sovietici furono condannati a morte tra il 1921 e il 1953 786.098 persone, non tutte per motivi politici ma anche per reati comuni. Si sa che non tutte le sentenze sono state eseguite. In particolare siccome quasi il 90% di tale sentenze vennero emesse nel 1937-38. la cosidetta Grande Purga che in URSS era nota come lotta contro la Quinta Colonna, e che questa purga venne interrotta per volontà di Stalin con seguente liberazione di centinaia di miglia di detenuti si ritiene che solo una parte vennero effettivamente giustiziati. L'associzione Memorial che tutela le vittime dello stalinismo, in 18 anni di attività, è riuscita a trovare solo poco più di 200 mila vittime. Naturalmente non è detto che tutte fossero innocenti. Ad esempio i collaborazionisti dell'esercito di Vlasov commisero parecchi crimini, anche in Italia. Gli ausiliari dell SS tartari e ceeni anche. Per non parlare delle organizzaioni paramilitari ucraine resposnabili del massacro di ebrei a Babi Yar considerate dal Tribunale di Norimberga criminali di guerra. Bisogna ricordarsi che le condanne per disfattismo avvenivano anche in altri paesi durante la guerra: 70 mila in GB, 130 mila in USA. Perchè le persone nei Gulag dovevano morire di stenti? Quale evidenza c'è al rigurdo? In URSS c'era una delle legislazioni più buoniste del mondo rigurdo alle condanne penali. Non esiteva l'ergastolo, pena massima a 25 anni ma solo lo 0,5% di condanne superiori a 10 anni. Ad esempio i collaborazionisti di Vlasov vennero condannati a pene medie di 5 anni. Durante gli anni 30, i detenuti comuni erano tra l'82 e l'88% .

I 786.098 giustiziati sono stati solo per reati politici, in base all'articolo 58 ed ad altri decreti. Si parla solo di giustiziati, non di condanne a morte, che comunque nell'oltre 90% dei casi venivano eseguite. Francesco vin 16:49, 8 mar 2006 (CET)[rispondi]

Vorrei sapere dove c'è scritto che il padre di Stalin, Vissarion Ivanovic Djugasvili, ogni sera si ubriacava e picchiava il figlio. Non ho riscontrato questo episodio in nessuno dei libri in mio possesso, solo effettuando una ricerca in internet è possibile reperire versioni del genere... Sugerisco di modificare l'articolo perchè l'attendibilità di tale notizia è molto dubia...

Concordo, bisognerebbe specificare la fonte, per mantenere la frase. Pirru - (contattami) 17:50, 8 lug 2006 (CEST)[rispondi]

Su Stalin, per quanto ci si sforzi, non si riesce mai a dire tutto il male che si merita[modifica wikitesto]

Ho qualche dubbio su alcuni episodi della biografia di Stalin. Il suo passato di giovane rivoluzionario è probabilmente una invenzione sua, la sua adesione al partito socialdemocratico è probabilemnte molto tardiva. Nelle vulgate della scuola di partito del PC si diceva che da giovane era stato un seminarista. Tutti i testimoni oculari della sua giovanezza a Tiblisi, abitanti del quartiere dove lui ha fatto biografare avesse una tipografia clandestina (mai esistita) e costruita dopo la sua presa del potere, ha avuto cura fossero tutti mandati in un gulag. Naturalemente, sono rimasti altri testimoni oculari dell'episodio, parenti e amici degli scomparsi. Finito il terrore, i loro figli oggi parlano e raccontano, a Tblisi. Si è dato molto da fare il Nostro - ne aveva tutti i mezzi - non solo a cancellare le persone dalle foto, ma anche ad inventarsi una propria biografia agiografica, a spostare date e posti ... Quanto al fatto che nel 1905 avrebbe costituito dei soviet di operai e contadini, direi di verificare (non solo su un singolo libro, molti biografi e storici sono stati per anni ingannati da fonti fasulle che ha messo in giro lui). Dubito fortemente che nel 1904 esistessero dei "Soviet di operai e contadini", è una dicitura molto posteriore. In ogni caso, il boscevismo non esisteva, e i socialisti rivoluzionari (Kerenskij) allora erano per la Duma. Lenin era mi sa già in Svizzera, e pensava (giustamente) la Russia fosse l'ultimo posto al mondo dove potesse avvenire la rivoluzione proletaria. Controllerò, ma sono quasi certo. Quanto al "comunista" che difende Stalin, sbaglia (come fanno in genere gli stalinisti, che sono schematici) nel dire "perché io sono comunista". Dovrebbe dire "perché sono stalinista", che è una specie molto particolare (per fortuna) di comunista. Oggi ce n'è in Italia forse qualcuno più di ieri, semplicemente per ignoranza, favorita dal fatto che si tratta di cose lontane, e che il PCI non c'è più. Quanto al valore di Stalin nella guerra antinazista, mi permetto di dubitare anche di questo. Potrei citare diverse testimonianze di comunisti (ma non stalinisti, anzi, antistalinisti) in proposito, dirigenti che hanno vissuto quel periodo e hanno anche corso qualche rischio, diciamo così. Lo farò, se necessario. Stalin ha creduto fino in fondo al patto Molotov-Von Ribbentropp, perché pensava che sarebbero state rogne degli imperialisti. Ho perfino dubbi che Hitler gli stesse così antipatico. La guerra a Hitler l'hanno dichiarata Francia e Inghilterra, non l'URSS. I tedeschi sono arrivati fino alle porte di Mosca, perchè Stalin non ha approntato un minimo di difesa. Pensava mai sarebbe stato attaccato, e gli eventi sono la migliore dimostrazione di questo. E non c'è niente di eroico nel respingere il nemico facendo 25 milioni di morti tra la propria popolazione (su quanti? 170, 180 miioni?), è il segno di una totale imbecillità politica, istituzionale e militare, e di una totale impreparazione. I tedeschi li hanno respinti i russi, facendosi carne da cannone. Quelli lì sono i veri eroi, magari anche involontari. Se in URSS ci fosse stata non dico un po' di demcrazia, ma un Partito, comunista quanto vi pare, ma dove ancora un minimo di mccanismi politici funzionassero, finita la guerra Stalin avrebbe dovuto essere stato defenestrato da una rivolta di palazzo e poi fucilato, per irresponsabilità criminale. Ma siccome controllava ferreamente tutto, ci vorrà la sua morte perché un Krusciov, facendola sotto dalla fifa (come racconta lui stesso) riesca ad arrestare Berja con un trabbocchetto mettendo fine alla dinastia. E l'artefice della vittoria non è stato neanche quell'imbecille di Voroscilov, il comandante della cavalleria. Il personaggio era così vanesio che finita la guerra si fece regalare da Stalin (che aveva tutto l'interesse ad incoronare un "artefice della vittoria", per farne dimenticare il prezzo) una villa con una stanza da letto dove si potesse arrivare a cavallo, dato che lui era generale di cavalleria. Neanche il più fesso degli ufficiali zaristi arrivò mai a tanto. Non è vero che il potere logora chi non ce l'ha. Quel tipo di potere, perlomeno quello, rende del tutto idioti, a furia di circondarsi di persone che ti adulano, e di sbarazzarsi di tutti quelli che possono farti anche solo un minimo di ombra.

PS. per il compagnuccio stalinista: leggi qua, è un ordine del Politburo! [1]

Vaglielo a dire a per esempio Stefano Cucchi ←(nota il redlink) che "La morte è meglio di tutto que[ll]o" –pjoef (talkcontribs) 13:23, 8 lug 2011 (CEST)[rispondi]
Se avessi testi di riferimento da cui hai tratto tali informazioni, sarebbe buona cosa integrarle (almeno le più significative) nella voce, citando le fonti bibliografiche; --piero tasso 18:39, 19 lug 2006 (CEST)[rispondi]

Vedrò di farlo, mi serve un po' di tempo. Alcuni riferimenti temo non si trovino in testi italiani ma ad esempio, georgiani o russi, il che sarebbe fuori delle mie possibilità (di reperimento e di traduzione) se non in tempi biblici.

Ecco i numeri: L'Unione Sovietica ha perso 27 milioni di persone durante la seconda guerra mondiale per liberare il mondo dal nazismo e dal fascismo, 8,7 milioni di militari e 19 milioni di civili.
Fonti:

  • Hosking, Geoffrey A. (2006) Rulers and victims: the Russians in the Soviet Union. Harvard University Press. p. 242.
  • Ellman, Michael; S. Maksudov (1994). Soviet Deaths in the Great Patriotic War: A Note. Europe-Asia Studies, Vol. 46, No. 4, Soviet and East European History, pp. 671-680.

pjoef (talkcontribs) 13:23, 8 lug 2011 (CEST)[rispondi]

STALIN E' STATO IL PIù GRANDE CRIMINALE DELLA STORIA PROPRIO PERCHE' COMUNISTA.E' L' IDEOLOGIA DISUMANA CHE LO HA RESO PEGGIORE DI TUTTI GLI ALTRI. IGNORANTE, ATEO, VIOLENTO, PRIVO DI QUALSIASI SCRUPOLO, NON HA MAI PENSATO "AL BENE DEL POPOLO" MA ESCLUSIVAMENTE A COME MANTENERE IL SUO POTERE. NESSUNO, DOPO E PRIMA DI LUI, E'STATO RESPONSABILE DI ECCIDI TANTO SPAVENTOSI (SOLO HITLER, MA NELLA MACABRA CONTABILITA' IL DITTATORE ROSSO E' INSUPERABILE). E' PAZZESCO CHE IN ITALIA, PAESE CHE HA SEMPRE COMBATTUTO LA CRIMINALE IDEOLOGIA ROSSA, COSTITUENDO UN VERO BALUARDO IN DIFESA DEL CATTOLICESIMO E DELLA LIBERTA', CI SIA ANCORA GENTE, ADDIRITTURA GOVERNANTI, CHE GIUDICANO POSITIVAMENTE L'OPERATO DEL PEGGIOR CRIMINALE DELLA STORIA E LA SUA DISUMANA IDEOLOGIA.


E incredibile! Ma non capisco cosa centra che Stalin fosse ateo... Ecco questi interventi posso far capire da quali "grandi menti" arrivano le accuse prive di una critica ragionata, prive di riferimenti storici attendibili e quindi privi di fondamento... Ma vi rendete conto!!! Il cattolicesimo e la libertà... Non posso far altro che ridere e consigliarvi delle buone letture che affrontano l'argomento "Stalin" basandosi su verità storiche e testimonianze del tempo... "L'era di Stalin" di Anna Louise Strong (Giornalista americana vissuta in URSS durante quel periodo) e "Stalin: Un altro punto di vista di vista" di Ludo Martens... Ateo e fiero...

Bé, la religione è soprattutto moralità, e potrebbe sempre darsi che costituisca un "freno" all'indole naturale, cosa che non avviene mai, ma non si può mai sapere. PS: e non urlare... - Lord A. Kee


Mi dispiace dissentire, ma le fonti storiche ci sono, e ci sono anche molti testimoni. Stalin era un assassino. Non capisco come si faccia ad idolatrare un uomo che ha fatto ammazzare milioni di persone. MILIONI. Leggi "Il libro nero del comunismo" scritto da Stephane Coutois, Nicolas Werth, Jean-Louis Panné, Andrzej Paczkowski, Karel Bartosek e Jean-Louis Margolin. Le fonti storiche ci sono. Negare l'evidenza è da stolti.

Il libro a cui si fa riferimento è una truffa e non una "fonte storica". Una truffa che da tempo è stata scoperta (più esattamente agli inizi del 2001 dal Maoist Internationalist Movement [MIM]). L'editore americano, Harvard University Press, ha chiesto scusa perché i dati contenuti nel libro sono aumentati di decine di volte. (Se vuoi ti mando tutta la corrispondenza tra il MIM e Mark Kramer, direttore del Harvard Project on Cold War Studies e socio anziano del Davis Center for Russian Studies della Harvard University. È un po' lunga, ma ogni dato viene smontato pezzo per pezzo ed il direttore non ha potuto fare altro che scusarsi adducendo una errata conversione virgola-punto tra il sistema francese e quello americano (ma i dati sono gli stessi in entrambe le edizioni). Gli stessi autori si sono messi a litigare tra di loro sulle cifre fornite (o sarebbe meglio dire sfornate). Si tratta di un libro di propaganda che non soltanto è inutile da leggere, ma che non è neanche adatto a pulirsi il cuBo in quanto totalmente infetto. Alcune parti sono pubblicate sul sito dell'Archivio Internet dei Marxisti nella sezione "Narrativa e fantasy" insieme a George Bernard Shaw. –pjoef (talkcontribs) 13:51, 8 lug 2011 (CEST)[rispondi]

Intervento[modifica wikitesto]

Scusate il ritardo (e l'ora), ma in qualità di "nuovo adepto" del sito vorrei pronunciarmi sull' argomento Stalin. Finora, devo considerare che gli interventi di "cultori" del comunismo quali Francesco Vin si siano dimostrati particolarmente deboli nel difendere la figura del dittatore russo; i fatti emersi sul comportamento del regime Stalinista al riguardo dei diritti umani hanno semplicemente destato meno clamore dei misfatti del nazismo, in quanto protetti fino a qualche decennio fa dall' imponente macchina propagandistica del regime, nonchè dalla polizia segreta. In generale, i deceduti per causa del comunismo "stalinista" superano di gran lunga quelli causati dal nazismo, sotto molteplici aspetti: i crimini del dittatore russo si estendo per un lasso temporale ben superiore al decennio di orrori nazista, con la differenza che i russi non avevano una gran considerazione per la PROPRIA popolazione, al contrario dei tedeschi, che come già fatto notare precedentemente da un altro utente, cercavano di "tenersi buoni" i propri, per così dire, effettivi. Non serve a nulla apostrofare il Libro nero del comunismo come un testo dettato dalla propaganda di destra: bene o male, i dati riportativi sono assolutamente realistici, e ciò che, in questo caso, è dettato dalla propaganda, e il pensiero dei "wikipediani" che in barba al regolamento continuano a difendere, contro la neutralità propria di quest' enciclopedia, personaggi ormai "etichettati" da parecchio tempo.

pssssssssss... ci sono voluto circa 500 anni per togliere l'etichetta di eretica dai vari Galileo Galilei e Giordano Bruno... questo non è un forum di discussione, ma... magri c'è qualcuno che, di fronte, a cifre così enormemente discordanti avrebbe voglia di fare un briciolo di chiarezza in più... che ne dici??? P.S. gli archivi della epubblica nazionalsocialista tedesca furono bruciati quando l'Armata Rossa si avvicinò alle porte di Berlino... sei sicuro che sappiamo tutti i numeri esatti e tutti i segreti del nazismo??? senza contare che, ancora oggi, larga parte degli Archivi del III Reich sono segretati dalla Germania Federale!!! Shhhhhhhhhhh... nun arzà polemiche inutili... P.S. chiedo SCUSA per questa mia risposta polemica, ma... quando vedo questi eccessi di saccenteria di quart'ordine non riesco proprio a tacere!!! Cesarinho83

Se vuoi i numeri te li do. 85 milioni di vittime del comunismo in tutto il mondo. Ti basta?