Discussione:Henrietta Swan Leavitt

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Collegamenti esterni interrotti

[modifica wikitesto]

Una procedura automatica ha modificato uno o più collegamenti esterni ritenuti interrotti:

In caso di problemi vedere le FAQ.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 16:43, 17 gen 2022 (CET)[rispondi]

Calcolo della distanza delle variabili cefeidi

[modifica wikitesto]

Scrivo da appassionato e non da studioso, per cui indico quello che mi sembra potrebbe rendere più chiaro l'articolo, lasciando un'eventuale modifica a chi è più addentro di me nella materia:

Perché la scoperta della correlazione periodo-luminosità nelle stelle variabili potesse essere applicata al calcolo della loro distanza da noi, era innanzitutto necessario che per alcune di queste stelle fosse già nota la distanza, e quindi la luminosità assoluta, o comunque la si calcolasse direttamente, usando la parallasse.

Da quello che ho letto e che viene anche detto, mi sembra molto bene, per esempio qui,

https://m.youtube.com/watch?v=OlBVFvuDLVs

dopo la scoperta, fu necessario intanto misurare direttamente, tramite la parallasse, la distanza di molte di queste variabili per potere, poi, applicare la grande scoperta della Leavitt.

Quindi solo classificando la luminosità assoluta del più ampio numero possibile di variabili a noi vicine e con diverso periodo di pulsazione, si poteva poi applicare la correlazione tra luminosità e periodo di pulsazione, per calcolare così la distanza di molte altre cefeidi più lontane, di cui ci era nota solo la luminosità apparente e il periodo.

Come si fece per misurare la distanza di queste variabili relativamente vicine, che ci sarebbero servite per poter conoscere la distanza di quelle più lontane?

Si usò appunto la parallasse, ma visto che all'epoca non c'erano strumenti che potessero percepire angoli strettissimi, data comunque la notevole distanza di queste stelle, invece di utilizzare come base del triangolo il diametro dell'orbita terrestre, si ebbe l'idea di utilizzare una porzione della distanza che il sole copre nella sua orbita attorno al centro galattico. Aspettando quindi qualche anno tra la prima e la seconda misurazione, anziché sei mesi come per il diametro orbitale.

Non sono sicuro di chi ebbe questa idea e fece le misure, forse lo stesso Ejnar Hertzsprung, ma mi sembra che questo passaggio sia molto importante per capire meglio l'applicazione della scoperta della Leavitt.

Cioè senza queste misurazioni dirette preliminari, fatte utilizzando l'idea dell'orbita solare galattica, non si sarebbe potuta applicare la scoperta.

Scrivo questo anche per avere un parere di qualcuno più esperto di me, che possa giudicare la correttezza di quello che ho scritto, e che voglia eventualmente arricchire l'articolo con questo pezzo in più della storia.


Andrea Chiaramida

--93.33.100.62 (msg) 01:58, 22 dic 2022 (CET)[rispondi]