Discussione:Giuseppe Donatiello

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Attribuzione della scoperta della galassia nana Pegasus V/Andromeda XXXIV

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-- Confronto tra due utenti riportato a fini conoscitivi --



.. a Donatiello come scopritore unico o co-scopritore, come era scritto in precedenza nella voce.

Ciao ! Premesso che per me sarebbe motivo di orgoglio in quanto italiano, che l'abbia scoperta in esclusiva, ho rettificato la tua modifica con questa mia . Tu hai motivato ''Sia il paper che i comunicati stampa indicano Donatiello come unico scopritore '' ma sia in articolo media.inaf sia nel paper non è indicato come scopritore esclusivo. Tutto quì. Unitamente al fatto che gli utenti che hanno creato ed integrato la voce, conoscendoli, credo che gli avrebbero dato il giusto merito se fosse stata palese l'esclusiva scoperta. Per cui detto ciò pingo un utente che per me è riferimento unico, in queste situazioni, e gli lascio il tutto. @Ysogo ciao: la questione è se Donatiello sia scopritore unico della galassia in oggetto. L'IP dice tra l'altro che In ogni caso, la scoperta coincide con l'identificazione. (E questo di buon senso mi trova concorde ma presumo vi siano dei formalismi sull'attribuzione delle scoperte). --82.84.92.88 (msg) 13:42, 12 gen 2023 (CET)[rispondi]

Add; quello che mi ha fatto dubitare è che in un paper si dice che ''Peg V was identified as a partially resolved over-density in the DESI Legacy Imaging Survey (see left panel of Fig. 1) by amateur astronomer Giuseppe Donatiello'' ergo lui non ha da subito detto ''questa è una galassia nana'', cosa che allora si: identificazione=scoperta. Lui avrebbe scoperto un addensamento di oggetti rilevatosi poi la galassia in oggetto. Saluti. --82.84.92.88 (msg) 13:49, 12 gen 2023 (CET)[rispondi]
Ciao a te! Media.inaf è una testata giornalistica, tuttavia mi pare che nell'articolo ci sia scritto: "...ma la scoperta si deve all’astrofilo Giuseppe Donatiello". E poi ancora: "A individuare la debole sorgente, non catalogata nelle immagini del cielo, è stato l’astrofilo pugliese Giuseppe Donatiello, tra i firmatari dell’articolo che riporta i dettagli della sorgente" (https://www.media.inaf.it/2022/07/01/pegasus-v-un-fossile-nelluniverso/).
"Sorgente" è un termine generico con cui si indica qualsiasi oggetto celeste, sia stelle, nebulose e galassie, quindi la sorgente può anche essere una "over-density" (stellare), vale a dire un gruppo di stelle deboli molto ravvicinate e ben distinte nel campo. Tale raggruppamento può essere casuale, un ammasso oppure una debole galassia nana. Cercando galassie nane, identificata la sorgente, essa diventa "candidata galassia nana" e la sua natura andrà verificata con studi fotometrici e strutturali per stabilirne distanza, metallicità, raggio, magnitudine assoluta, ecc. Se la natura di galassia nana è accertata oltre ogni dubbio, la scoperta è da considerare confermata e si passa alla pubblicazione. Ovviamente, per prassi, tutti gli autori dello studio sono considerati collaboratori, ma se nel paper è indicato chi per primo abbia identificato l'oggetto, sono gli autori stessi che gli riconoscono la priorità della scoperta. In caso contrario si usano locuzioni del tipo: "il nostro gruppo ha trovato" oppure "nel corso di tale ricerca abbiamo trovato N candidati, ecc.", benché il "noi" è di uso standard perché riferito al gruppo (We report the discovery of...).
Nelle pubblicazioni professionali c'è comunque la regola di non enfatizzare la scoperta in sé ma di valorizzare soprattutto l'interesse scientifico del ritrovamento. Spesso la parola "discovery" compare giusto un paio di volte nel testo per lasciare posto a sinonimi (identificazione, ritrovamento, la sorgente rivelata, ecc.). Donatiello, come ha dichiarato più volte, cerca esclusivamente galassie ormai in modo sinergico con professionisti, perciò quando ha identificato la sorgente, ha capito subito che poteva essere una galassia nana ultradebole da segnalare al gruppo di cui fa parte e non qualcosa di imprecisato. Questo lo spiega anche il comunicato del NoirLab, ripreso da Media.Inaf, che riporta: "The galaxy, called Pegasus V, was first detected as part of a systematic search for Andromeda dwarfs coordinated by David Martinez-Delgado from the Instituto de Astrofísica de Andalucía, Spain, when amateur astronomer Giuseppe Donatiello found an interesting ‘smudge’ in data in a DESI Legacy Imaging Surveys image" (https://noirlab.edu/public/news/noirlab2214/?nocache=true). Se non fosse stato "unico" che motivo c'era di specificare? Sarebbe stata usata la classica formula: "Un gruppo di astronomi, guidati da Tizio, ha scoperto...". Da notare che qui è usato il temine "detected" che indica un rilevamento ed è sinonimo di scoperta.
Della scoperta ne parla senza mezzi termini il noto divulgatore Phil Plait in questo articolo: https://www.syfy.com/syfy-wire/bad-astronomy-ultra-faint-galaxy-pegasus-v-found-near-andromeda-galaxy. In definitiva, che la scoperta sia chiaramente attribuita a Donatiello non ci sono dubbi. Poi se vogliamo giocare con le parole è un altro discorso. Piuttosto, non è il caso di scrivere una voce sulla nuova galassia? Saluti! --37.77.122.211 (msg) 22:59, 12 gen 2023 (CET)[rispondi]
Ciao. INAF dice anche Gli autori della scoperta l’hanno chiamata.. contraddicendosi, ed usualmente tende a marcare la paternità, quando vi sono italiani. Uff poteva scrivere è stata chiamata.. Ad ogni modo sebbene abbia lievi perplessità seguenti alle tue argomentazioni (perplessità sulla coerenza di come autori-co autori.collaboratori vengono elencati-attribuiti nei paper che usualmente leggo) mi è evidente che l'argomento ti è più chiaro che a me e non vedo una <<difesa senza argomentazioni>>, cosa che inizialmente poteva avermi sfiorato. Al contrario mi pare sei stato esaustivo. Faccio così: riporto la voce a come l'avevi modificata e riporto nella discussione voce questo confronto, sia per le info utili che hai dato sia perché in quanto confrontandoci con IP questa talk prima o poi si perderò :) Saluti. --82.84.92.88 (msg) 01:25, 13 gen 2023 (CET)[rispondi]
Grazie, il confronto è sempre costruttivo e arricchisce!
In merito ai paper, secondo le linee guida internazionali, c'è un autore che guida la ricerca (il primo) e un gruppo di collaboratori coinvolti in base a specifiche competenze e contributi. Si è co-autori quando si contribuisce con almeno due lavori allo studio, in caso contrario si ottiene un ringraziamento nella specifica sezione del documento. Secondo questa regola, l'ordine nella lista dovrebbe esprimere l'entità del contributo fornito allo studio. Dovrebbe perché, nella realtà, spesso l'ordine ha funzione di convenienza. Si invitano talvolta a comparire nomi importanti per conferire autorevolezza allo studio senza che abbiano mosso un dito; altre volte sono fatti passare avanti nella lista giovani e talentuosi ricercatori per fargli guadagnare punteggio. Insomma, non sempre la lista corrisponde all'entità del contributo. Quando sono in gioco scoperte, gli autori contribuiscono con la loro competenza professionale alla caratterizzazione dell'oggetto: c'è l'esperto di fotometria, chi è bravo con i CMD, chi nell'analisi strutturale, chi con i grafici e l'elaborazione delle immagini (alcuni anche con la grammatica). Se è specificato lo scopritore, formalmente sono tutti collaboratori alla scoperta ma non co-scopritori. Lo scopritore ha facoltà di proporre la denominazione dell'oggetto, favorendo un'eventuale nomenclatura consolidata (nel caso delle galassie non c'è una regola specifica come per esempio comete o asteroidi). L'Unione Astronomica Internazionale, raccomanda di non creare nuovi cataloghi per classi di oggetti dove già ce ne sia uno in uso corrente ma, quando la scoperta è indicativa di una specifica ricerca, è ammessa la creazione di una nuova lista. Un saluto! --37.77.121.45 (msg) 12:55, 13 gen 2023 (CET)[rispondi]