Discussione:Fucino

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Uso retorico delle critiche[modifica wikitesto]

Le critiche saranno anche non neutrali... ma purtroppo quel che è scritto è del tutto vero. Al di là del tono un po' aspro con cui il paragrafo è scritto, ti assicuro che è andata proprio così; io abito proprio in questa zona, pur non essendone originario e non avendo vissuto né direttamente né tramite i miei "avi" il prosciugamento e i vari soprusi che ne seguirono.

Non ho motivo alcuno per parlar male del principe Torlonia o quant'altro, quel che è è vero stando alla mia conoscenza è che:

  • Il lago aveva un livello molto irregolare. Non è vero però che non avesse emissari (cfr. fiume Salto, che ironia della sorte venne poi sbarrato per creare l'omonimo lago...).
  • Il livello irregolare del lago provocava gravi problemi alla popolazione del circondario (allagamenti) nonché l'insorgere di questioni di carattere sanitario (l'ambiente paludoso era malsano e favoriva la malaria)
  • Torlonia colse la palla al balzo e prosciugò il lago promettendo di rendere poi, dopo un congruo periodo di tempo, le terre prosciugate alla popolazione
  • Non avendo reso un bel niente, con il passaggio alla repubblica nel giro di pochi anni ci fu una sollevazione popolare (primi anni 50), che assunse i contorni di vera e propria rivolta e costrinse i latifondisti a cedere le terre alla gente della Marsica
  • E' totalmente vero che il clima è cambiato radicalmente: in precedenza, nei paesi circostanti il lago fiorivano uliveti e vigneti (e.g. il comune di Celano ne era pieno), mentre adesso il clima è decisamente più rigido, di tipo continentale, non dissimile da quello della vicina L'Aquila


A proposito della pronuncia: l'uso fa la regola; però... come catino, bacino, la pronuncia esatta sarebbe Fucìno.

Come Focène, sul mare, tra Fregene e Fiunicino.

Che schifo, ma vi rendete conto di cosa campeggia in fondo a questa voce? Per molto meno gente è stata BANNATA e qui invece si viene addirittura invitati a non cancellare. Be' io lo cancello, se questa è un'enciclopedia bene, se non lo è diventa una sorta di libro su cui ognuno puà dare il proprio commento sui fatti storici e non.

Grazie ma la pronuncia esatta è Fùcino--Marica Massaro (msg) 13:22, 10 mar 2016 (CET)[rispondi]

Il guardiano del lago:

Io ho sempre saputo che il lago del Fucino non avesse un emissario; proprio per questo motivo il lago aveva un livello irregolare. Finora non sono riuscito a trovare delle informazioni valide che sostengano la tesi secondo cui il lago avesse un emissario. Il fiume Salto inizia dal versante di Tagliacozzo, e tra Tagliacozzo e il fucino c'è una montagna, quindi non capisco come il lago del fucino potesse riversare le proprie acque nel fiume Salto. Comunque, ammesso che l'emissario ci fosse, sicuramente era un emissario piccolo, visto che non permetteva alle acque di fluire quando c'era una piena. E se per ipotesi l'emissario fosse stato "grande", ciò inguaierebbe ancora di piu Torlonia perchè significherebbe che le alluvioni non c'erano, e quindi a che scopo prosciugarlo?

Il problema dell'ambiente paludoso (cioè sulle rive del lago c'erano delle diffuse paludi che si creavano con lo straripamento del lago) fu risolto dai romani, quando reggimentarono il livello del lago costruendo il canale di scolo.

Torlonia (nel 1800) colse la palla al balso nel senso che, invece di proporre la regimentazione delle acque, passò direttamente al prosciugamento dell'intero lago. Oggettivamente il suo interesse per il Fucino era giustificato proprio dal fatto di impossessarsi dell'intera pianura ricavata. Che poteva mai importare a Torlonia delle popolazioni marsicane che vedevano messa a repentaglio la propria salute a causa delle suddette paludi?

Inoltre molti romani costruirono le ville proprio attorno al lago del Fucino (ce ne sono i resti ancora oggi), ciò dimostra che se ben reggimentato, il lago offriva salute, bellezza e ricca pescagione (come trote, anguille, carpe, lucci, tinche). Tito Livio veniva al lago a curare i propri malanni!

Il prosciugamento del lago venne portato a termine nel 1876, ma le terre ai contadini venenro date solo a partire dagli anni '50 (con la costituzione dell'Ente Fucino), dopo varie rivolte represse nel sangue. Il "congruo periodo di tempo" mi sembra poco "congruo": quasi 80 anni!


Sull'emissario: ho preso una cantonata. Certo che non può essere un emissario, in mezzo c'è il monte Salviano.

Sul reggimentamento: penso che i romani tentarono di regolarizzarne il livello, ma ci riuscirono solo fintanto che il canale di scolo venne manutenuto.

Sono perfettamente d'accordo con te quando affermi che a Torlonia molto probabilmente (certamente) non importava proprio nulla della popolazioni marsicane... a lui interessava la terra e aveva bisogno di una giustificazione per fare una modifica idrografica così pesante. Giustificazione subito trovata con l'ambiente malsano :-)

Sul periodo congruo: diciamo la stessa cosa... 80 anni non sono affatto un periodo congruo e aggiungo che se non ci fosse stata la repubblica... col cavolo che avrebbero tolto a Torlonia la terra! Il Torlonia era anche (mi pare) senatore del regno di riferimento per l'intera zona. In pratica, intoccabile.


Il guardiano del lago:

Il ragazzo (o ragazza) che sta partecipando a questa discussione è d'accordo con me per quanto riguarda l'assenza dell'emissario, l'incuria medievale del canale di scolo romano, sul fatto che Torlonia c'abbia voluto solo speculare, etc.


E allora il punto è questo: se il lago fosse stato davvero una zona malsana, perchè mai si sarebbe sviluppata attorno una così folta popolazione? Se si fosse trattato realmente di una zona malsana sarebbero morti in molti e i restanti abitanti avrebbero cambiato zona, sarebbero andati a vivere in un'altro luogo. Ma restarono sul lago appunto perchè non si trattava di una zona malsana. Addirittura i romani vi costruirono delle ville sontuose, i cui resti sono venuti alla luce durante la costruzione dell'attuale centro commerciale (e subito dopo coperti da un "mafiosissimo" strato di cemento e asfalto). Io quei resti li ho visti con i miei occhi ed inoltre la presenza di ville romane sotto il parcheggio della Coop mi è stata confermata da un valevole archeologo.

Ormai quei resti sono visibili solo alle talpe!


In conclusione cosa affermo? E' da parecchi mesi che è stata aperta questa discussione. Visto che le uniche due persone che vi hanno partecipato sono d'accordo, mi chiedo perchè siamo ancora qui a discutere.

Prego lo staff di wikipedia di chiudere la discussione e di confermare ciò che ho scritto, considerando che corrisponde alla verità.


Attente riflessioni di un Marsicano Vero:

Ho letto con particolare attenzione quanto è stato detto sul "prosciugamento del Lago Fucino" e i commenti "stracolmi di odio" che sono stati scritti su Alessandro Torlonia, nonché le "inesattezze" asserite e ripetute fino alla nausea di questi strani personaggi, riguardanti i catastrofici cambiamenti climatici che si sarebbero verificati dopo lo svuotamento dell'acqua dall'alveo del Lago Fucino con i conseguenti notevoli abbassamenti delle temperature invernali. No! su queste affermazioni non sono d'accordo; come non sono d'accordo sull'affermazione - falsa - che dice che: nel tentativo di ripetere il prosciugamento del Lago Trasimeno i contadini si opposero con forte resistenza, mentre nel Fucino il prosciugamento venne loro imposto, ripeto: questa affermazione è falsa, perché non so e non mi riguarda cosa sia successo nel Trasimeno, però è giusto, e doveroso sapere che sin dai tempi più remoti, (antica Roma) gli abitanti intorno al Lago Fucino" - abbiano sempre e con insistenza supplicato ogni Governo che si è nei secoli succeduto, affinché provvedessero a prosciugare queste acque, sogno che, solo Alessandro Torlonia, a differenza di re e imperatori, riuscì a trasformare in realtà.

Per quanto concerne il clima che si sarebbe modificato, vorrei ricordare (si apprende dalle cronache di allora) che negli anni che vanno dal 1112 al 1226 e successivamente nei secoli XVI°, XVII°, XVIII°, si verificarono orripilanti gelate invernali, non si dimentichi il detto: <<una volta sola passò Carlo per Fucino>> (si trattava della triste esperienza di Carlo D'Angiò che, con il suo esercito attraversò il Lago Fucino completamente ghiacciato; e allora!: quale clima circostante mitigavano le acque ghiacciate di questo lago?) e straripamenti catastrofici che, oltre alle centinaia di persone morte per malaria, ridussero tutti gli abitanti del luogo alla miseria ed alla fame più nera. Si deve serenamente prendere atto che, la Pianura del Fucino, oggi è la Terra più fertile d'Italia, produce prodotti alimentari di elevata ed indiscussa qualità alimentare (sfama) milioni di persone. Questo avvenimento, come già detto, è stato reso possibile, grazie ad Alessandro Torlonia che fu presago e fautore del benessere e della ricchezza nella Marsica, infatti la Fertile Pianura del Fucino è una delle zone agricole più ricche e progredite D'Italia.

Concludo dicendo che: oggi non c'è nulla di nuovo per quanto riguarda gli invidiosi e i "profeti di sventura", sempre pronti per diffondere l'odio e l'avversità per qualsiasi progresso umano.

Con il prosciugamento dell'acqua del Lago Fucino e la comparsa della Pianura del Fucino, sotto il Sole di Dio: oggi, ripeto, grazie ad Alessandro Torlonia, c'è il benessere e la ricchezza della Popolazione Marsicana e dell'Italia intera. (N.B.): ... non finisce qui, perché presto mi farò risentire!


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Ulteriori interventi dello stesso tenore saranno cancellati. --Utonto 21:04, 11 giu 2009 (CEST)[rispondi]

Il Velino visto dal Fucino

il testo fa uso retorico delle critiche[modifica wikitesto]

Nei documenti ufficiali non si fa altro che lodare il Principe Alessandro Torlonia per aver “sedato” l’animo dei Marsi che “da millenni” aspettavano il prosciugamento del “malsano” lago del Fucino.

Ciò che sembra indiscutibile è che il lago del Fucino non avesse emissari e quindi durante le abbondanti piogge straripava. Per questo motivo i Romani, una volta inglobata la Marsica nel loro impero, costruirono un canale di scolo che limitava gli aumenti di livello del lago. Ma non provarono mai a prosciugarlo visto che per loro il lago del Fucino rappresentava una lauta fonte di cibo; non dimentichiamo che il Fucino era il terzo lago più grande d’Italia, ricchissimo di pesci.

Il canale di scolo realizzato dagli antichi romani si ostruì, a causa dell’incuria, dopo la caduta dell’Impero Romano d'Occidente. Questa situazione si protrasse fino al 1800, quando il malcontento della gente, che vedeva invasi i propri terreni ogniqualvolta il lago straripava, venne sfruttato per lanciare l’idea del prosciugamento del lago. Ovviamente a seguito di tale opera i benefici furono tutti per gli investitori e nessuno per le popolazioni limitrofe; non a caso Torlonia era un latifondista e di sicuro non un amico delle popolazioni marsicane. Ricordiamo che all’epoca gli analfabeti non avevano il diritto al voto, figuriamoci se vennero mai consultati quando si decise per il prosciugamento del loro lago.

Da notare inoltre che il lago del Fucino temperava molto il clima e ciò aveva permesso la crescita rigogliosa di ulivi e vigneti sulle colline circostanti. Quando il lago venne prosciugato il clima mutò notevolmente e divenne più rigido. Gli ulivi e i vigneti si seccarono o comunque ridussero di molto la propria produzione. Dunque i Marsicani vennero privati improvvisamente sia dei frutti del loro lago, sia dei frutti della loro terra. Tutto ciò provocò un aumento esponenziale della povertà nella zona e il Principe Torlonia poté arricchirsi facilmente sfruttando la manodopera a basso costo dei residenti (ridotti alla fame a causa sua). Il malcontento tra la popolazione era talmente elevato che ci furono tantissime rivolte contadine, spesso represse nel sangue, per difendere gli interessi di pochi sulle pelle di molti.

Non a caso Ignazio Silone (nato a Pescina, un comune della Marsica) scrisse all’inizio degli anni trenta un romanzo intitolato Fontamara in cui narra di un paesino Marsicano dove i borghesi, con furberie d’ogni genere, rubano l’acqua del fiume locale, con il risultato che i contadini vengono ridotti alla fame. Insomma una storia molto simile a quella accaduta realmente nella sua terra natale.

Finalmente negli anni sessanta lo Stato Italiano intervenne e, dopo aver sottratto le terre al Principe Torlonia, le restituì ai legittimi proprietari: i marsicani.

Tralasciamo il seguito della storia (e cioè la divisione delle terre), anche questa volta segnato da soprusi d’ogni genere.

Da notare che nel dopoguerra si cercò di ripetere la stessa operazione con il Lago Trasimeno. Ma in questo caso non eravamo più nel 1800 e i contadini umbri seppero ribellarsi con forza a tale manovra. E’ loro che dobbiamo ringraziare se possiamo ancora oggi ammirare lo splendore del lago Trasimeno. Radegast

Ingrandisci
La piana del Fucino dal monte Sirente

rimozione sezione POV[modifica wikitesto]

Perché non si rimuove la sezione POV? E' veramente di bassissimo livello, è scritta pure male. Io propongo la rimozione dalla voce.--151.50.151.218 (msg) 07:06, 6 set 2009 (CEST)[rispondi]

UN VERO PECCATO LA PERDITA DEL LAGO[modifica wikitesto]

Comunque sia, in ogni caso, la perdita del terzo lago d'Italia rappresenta un enorme disgrazia per il nostro pianeta, il nostro paese, noi tutti. E non si sta parlando di un laghetto alpino, la cui perdita sarebbe comunque un gravissimo evento, ma del terzo lago d'Italia, in grado di modificare sostanzialmente il territorio con la sua presenza o meno, sotto tutti gli aspetti, da quelli geografici, a quelli paesaggistici, climatici, psicologici, artistici, emotivi, e via con una interminabile sfilza di definizioni. Avendolo saputo ben regolamentare, tenendo come priorità l'ambiente naturale e paesaggistico e la salvaguardia di quanto di prezioso per nostra fortuna abbiamo: l'ambiente naturale, si sarebbe potuto seguitare a godere di uno spettacolo ed una realtà meravigliosa e benefica sotto tutti i punti di vista: sociali e naturalistici. Purtroppo abbiamo subìto l'ennesimo scempio nei confronti della natura e l'ennesima perdita del nostro comune e bellissimo patrimonio naturale. Un enorme peccato! Purtroppo!

"emissario" Salto[modifica wikitesto]

L'idea di utilizzare il fiume Salto o Imele per il deflusso delle acque del Fucino non è assurda perché di mezzo c'è il monte Salviano, ma fu presa in considerazione e poi scartata a favore del traforo. Il tracciato dell'emissario a cielo aperto avrebbe utilizzato la direttrice Cesolino - Cappelle - Valle Cicolana. Il dislivello (attuale) tra il bacinetto -m 650 slm - e il punto più alto di Cesolino - m 725 slm - è quindi pari a 75 metri. Un bel pò. C'è da considerare, poi, che Torlonia ha adoperato il salto d'acqua per produrre corrente elettrica, prima a Capistrello e poi a Morino.--95.235.181.93 (msg) 10:37, 8 feb 2013 (CET)Enzo Colucci--95.235.181.93 (msg) 10:37, 8 feb 2013 (CET)[rispondi]

Etimologia fantasiosa[modifica wikitesto]

Sposto qui un paio di paragrafi sull'etimologia, completamente fantasiosi e privi di fonti:

Con probabilità il nome Fucino era dovuto alla presenza di un'alga di colore rosso che in determinati periodi dell'anno faceva assumere al lago una colorazione simile a una fucina. Ma si dice comunemente che il nome derivi dalla bellezza delle acque limpide, o dalla bellezza della conca che lo racchiude: la regione era infatti località di villeggiatura per gli antichi romani.

Tuttavia, considerato il fatto che il bacino è cinto di rilievi montuosi e che, ben prima del satellite, gli Antichi, con la loro visione poetica e linguaggio magico e rituale, lo avranno guardato come un'immensa voragine, il nome Fucino trova chiarezza in accadico , bocca, apertura (f<p) e in accadico inu, sorgente, fiume, lago. L'altro nome Forco, greco Forkòs, lucente, per via delle sue acque vitree (Virgilio, Eneide VII, 759) si chiarisce, anch'esso, con accadico baraqu, splendente (f<b).

--Carnby (msg) 23:52, 28 giu 2013 (CEST)[rispondi]

L'etimologia di cui all'ultimo capoverso è stata dedotta dall'opera di Giovanni Semerano " Le Origini della Cultura Europea", pur se non trattata appositamente dall'esimio filologo.

Nella classica traduzione dell'Eneide, di Annibal Caro, il Fucino è cristallino. [1]

  1. ^ Eneide VII,1142; Edizione SEI-Torino,1955

Altopiano?[modifica wikitesto]

Il Fucino è definito qui come un altopiano, ma accedendo alla voce altopiano si scopre che esso è "circondato da zone ad altitudine inferiore", il che non si riscontra nel caso del Fucino. Non sarebbe più corretto parlare di conca (geologia), nella cui sezione "Descrizione" si considera l'eventuale esistenza di un lago? 3knolls (msg) 06:37, 27 feb 2018 (CET)[rispondi]

Ho sistemato, grazie per la segnalazione--Marica Massaro (msg) 11:44, 27 feb 2018 (CET)[rispondi]

Collegamenti esterni modificati[modifica wikitesto]

Gentili utenti,

ho appena modificato 1 collegamento/i esterno/i sulla pagina Fucino. Per cortesia controllate la mia modifica. Se avete qualche domanda o se fosse necessario far sì che il bot ignori i link o l'intera pagina, date un'occhiata a queste FAQ. Ho effettuato le seguenti modifiche:

Fate riferimento alle FAQ per informazioni su come correggere gli errori del bot

Saluti.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 01:09, 5 set 2018 (CEST)[rispondi]

[@ Marica Massaro]

Il flusso del Torlonia e` dichiarato in m^3, immagino siano m^3/s.

La frase

  prodotti dai parametri orbitali della Terra (precessione degli equinozi e obliquità dell'eclittica). 

fa pensare ad effetti con periodi di 25_000 anni; io la toglierei del tutto.

151.29.83.146 (msg) 00:52, 7 set 2021 (CEST)[rispondi]

Collegamenti esterni interrotti[modifica wikitesto]

Una procedura automatica ha modificato uno o più collegamenti esterni ritenuti interrotti:

In caso di problemi vedere le FAQ.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 11:15, 3 nov 2022 (CET)[rispondi]