Discussione:Franco Nebbia

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Primo cabaret italiano[modifica wikitesto]

A proposito delle fonti rispetto alla frase: "Il Nebbia Club fu il primo vero teatro cabaret italiano", ho provveduto ad aggiungere una nota che linka direttamente ad una rassegna stampa in cui questa stessa osservazione della realtà veniva condivisa, all'epoca della morte di Franco Nebbia, da circa 180 testate giornalistiche (praticamente la totalità). Una decina di testate sono presenti in detta rassegna stampa a titolo esemplificativo.

Inoltre la circostanza è testimoniata da enciclopedie dello spettacolo (ad esempio l'enciclopedia Garzanti dello spettacolo) e in ormai decine di libri di testo (ad esempio nel Dizionario dello spettacolo del ´900" edito da Baldini & Castoldi).

Detta affermazione è avvalorata ormai anche da centinaia di pagine web (vedi ad esempio https://spettacolo.mam-e.it/cabaret/ oppure http://www.cantafestivalgiro.it/umberto-napolitano/ e centinaia di altre).

A Franco Nebbia pioniere del teatro Cabaret sono state dedicate anche alcune puntate di RAI educational.

A lui, in quanto fondatore del teatro Cabaret, è intitolato il principale festival italiano di Cabaret, il "Premio Nebbia" di Milano.

La dicitura "Teatro Cabaret" in italia non era riconosciuta a livello legale fino all'apertura del "Nebbia Club" di Milano. Mio padre fece registrare per primo la licenza ottenuta per aprire il suo teatro sotto la dicitura specifica di "Teatro Cabaret".

Si tratta quindi di una verità storica inoppugnabile e ben documentata.

Si prega di astenersi da eventuali future osservazioni che mettano in dubbio detta verità storica.

Molte grazie.

Il figlio Antonello Nebbia Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 93.44.109.30 (discussioni · contributi) 22 apr 2019 alle 19:10.

Grazie Antonello. Felice di saperti attento a questa voce, che sono dell'idea andrebbe ulteriormente ampliata, dato che un nome come quello di Franco Nebbia, uno dei più importanti legati al cabaret, merita di maggiore approfondimento. Per quanto riguarda l'avviso {{cn}}, esso non indica affatto che si metta in dubbio la veridicità dell'affermazione, ma solamente che questa affermazione, soprattutto perché non è neutrale, necessita di una fonte a supporto: Wikipedia non è una fonte primaria e ogni notizia riportata deve essere supportata da una fonte terza. Inoltre la fonte deve essere riportata alla fine del periodo, dopo il punto. I due link che riporti in questa discussione non comprovano assolutamente questa affermazione, infatti la fonte deve affermare esattamente il senso di quanto riportato nella voce, altrimenti si tratta di manipolazione di fonti. Linko comunque la fonte a tua firma a comprovare l'affermazione, anche se necessiterebbe di una fonte terza a comprovare l'affermazione: i diretti interessati normalmente su Wikipedia non costituiscono una fonte neutrale. -- L'Ospite Inatteso - amo sentirvi 22:46, 22 apr 2019 (CEST)[rispondi]

Grazie a lei, davvero molto gentile. Cercherò di ampliare la voce, anche se non è facilissimo basarsi ad ogni passaggio su fonti certe. Una cosa certa che si potrebbe senz'altro aggiungere è che il principale festival di Cabaret italiano - quello di Milano - è intitolato a mio padre. Sto parlando del "Premio Nebbia" che si tiene ogni anno al Teatro Manzoni di Milano (https://newsletter.rotaryitalia.it/archivio-newsletter/il-premio-nebbia-festival-di-cabaret-e-solidarieta/).

Per quanto riguarda il suo cortese ribadire che la nota che ho aggiunto non costituisca una fonte terza e certa, mi permetto di dissentire. Forse nella pagina web che ho linkato avrei dovuto inserire per prima la rassegna stampa e soltanto dopo i cenni biografici scritti da me; tuttavia è sufficiente scorrere la pagina per trovare, appunto, detta rassegna stampa. Credo che ben dieci articoli di giornale, tutti tratti da giornali diversi e tutti pubblicati il giorno dopo la scomparsa di mio padre Franco, possano senz'altro considerarsi una fonte terza, attendibile e neutrale. In tutti quegli articoli (e in molti altri - di quel giorno conservo un centinaio di ritagli stampa) papà veniva testualmente definito "Creatore del Cabaret" oppure "Inventore del Cabaret nostrano" o quantomeno "Maestro del Cabaret" e così via. Ripeto: basta scorrere la pagina che ho linkato per constatarlo con i propri occhi.

Altra cosa certa che si potrebbe senz'altro aggiungere è che fu Ennio Morricone ad arrangiare un disco 45 giri di papà (lato A e lato B). Il disco si intitolava "L' agente dell' FBI". Attualmente ne circola una copia su Youtube: https://www.youtube.com/watch?v=SM1sbPIlXZ0

Cordialmente,

Antonello Nebbia Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 93.44.109.30 (discussioni · contributi) 23 apr 2019 alle 16:32.

Antonello, diamoci pure del tu: su Wikipedia è prassi farlo. Per quanto alla fonte contestata, OK, allora si può senz'altro linkare quella fonte. Per quanto agli approfondimenti, amplia pure la voce, poi eventualmente sistemerò lo stile e il codice, se sarà necessario. Mi raccomando solo di supportare possibilmente ogni affermazione con una fonte. Una curiosità discografica personale: i dischi di Franco Nebbia sono piuttosto rari e difficili da reperire (nella mia personale collezione, purtroppo, non ne ho ancora nessuno): sono previste ristampe? In particolare sarebbe interessante venisse ristampato il suo album del 1966 Una sera al "Nebbia Club": soprattutto in questo momento, che il vinile sta godendo di un'ampio revival e che le major stanno stampando letteralmente valanghe di vecchi dischi, alcuni fino ad oggi praticamente introvabili, dischi come questi meriterebbero davvero finalmente di una ristampa. -- L'Ospite Inatteso - amo sentirvi 17:02, 23 apr 2019 (CEST)[rispondi]

Va bene Ospite Inatteso, non mi resta quindi che ringraziarti per il prezioso supporto, anche tecnico, che mi offri. La fonte è quella che ho già provveduto a linkare (non so se nel modo più corretto o efficace).

Nei ritagli di tempo provvederò senz'altro a degli approfondimenti ancorati a fonti il più possibile circostanziate.

"Una sera al Nebbia club" è l'unico disco di papà di cui noi eredi deteniamo con certezza i diritti. Purtroppo la gestione dello smisurato archivio di mio padre è un compito assai più complesso di quanto non possa sembrare e sto provando a farmene carico. Nel caso del materiale discografico dovrei innanzitutto risalire a tutti gli editori e le case discografiche che ancora dicono di vantare dei diritti sulle tante opere di papà. Poi dovrei scrivere a tutti una richiesta, a termini di legge, di esibire a noi eredi i relativi contratti, se davvero esistono, e in caso affermativo chiedere la ristampa delle opere discografiche entro un certo termine, pena la decadenza dei diritti stessi da costoro detenuti, a nostro favore. (Questo in base alle più recenti disposizioni in tema di Diritto d'Autore e diritti connessi).

Il discorso sarebbe anche molto più articolato di così. Papà non ha lasciato solo centinaia di canzoni o colonne sonore teatrali ma anche testi teatrali e perfino diversi inediti. Inoltre una ricerca negli archivi della Rai mi ha permesso di scoprire che esitono tutt'ora le registrazioni di almeno un centinio di sue apparizioni televisive a vario titolo. Anche per la ridivulgazione di queste ultime dovrei imbarcarmi in un lungo lavoro di collaborazione (ma potrebbe essere anche assumere parzialmente i tratti di un confronto - se non di uno scontro) con i vari uffici competenti della Rai, con esiti al momento incerti.

In sintesi: ci vorranno ancora molti mesi se non molti anni prima che io riesca a rimettere in commercio alcune ristampe discografiche, oppure di testi teatrali, oppure per far si che tante apparizioni televisive vengano di nuovo trasmessse o almeno che mi sia consentito di divulgarne delle copie. Stranamente il servizio pubblico televisivo non sempre ritiene che la prima missione del proprio archivio storico debba essere quella di divulgare un patrimonio culturale che invece, a mio modesto parere, dovrebbe ormai appartenere alla memoria storica collettiva.

Comunque anche la sola rimasterizzazione in digitale del solo 33 giri "Una sera al Nebbia club", da te ricordato (e di questo ti ringrazio) non è un'impresa facilissima, così come sarebbe poi assai difficile assicurarsi un'adeguata distribuzione dell'opera ristampata. Ma cercherò di farlo, magari anche soltanto basandomi sulle mie personali competenze discografiche e contando su alcuni piccoli ma efficaci canali che mi sono costruito sul web.

Parimenti il modo più efficace di ricordare i suoi numerosi testi teatrali sarebbe quello di rieseguirli. Essendo assai difficile progettare di rimetterli in scena in un teatro, mi sono dotato di attrezzature televisive che, forse, mi consentiranno almeno una riproposizione in video - a cui anche in questo caso far seguire una divulgazione via web.

Come vedi la faccenda è più complicata di quanto potrebbe sembrare. Scusa per la lunga spiegazione. Non sono riuscito a sintetizzarla meglio di come ho fatto.

Torno a ringraziarti cordialmente.

Antonello Nebbia Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 93.44.109.30 (discussioni · contributi) 03:03, 26 apr 2019 (CEST).[rispondi]