Discussione:Francesco Rotundi

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

(Notizie estratte dalla rivista di cultura,scuola e società l'ALBATRO (n°1 -febbraio 2006) : istituto Tecnico Commerciale P.Giannone-Foggia)

silvestro.reino (AT) fastwebnet (PUNTO) it

ho spostato qui quanto sopra dalla voce, dove si trovava--Sesquipedale (non parlar male) 00:39, 29 set 2007 (CEST)[rispondi]

Nel ristrutturare completamente la voce, salvo qui questi dati per un possibile riutilizzo: Foggia non lo ha dimenticato quando il 6 marzo del 1949 promosse manifestazioni per onorarne la memoria: nella Chiesa di Gesù e Maria, officiato dal Provinciale dei Frati Minori, fu celebrato un solenne rito funebre, presenti i familiari del Generale, l'Ammiraglio di Squadra Carlo Balsamo, Comandante del Dipartimento Marittimo di Taranto in rappresentanza del Ministro della Difesa on. Pacciardi, il ten. gen. Blandamura, il magg. Gen. Cagnotti in rappresentanza del Genio Navale, gli on.li Vocino e De Caro. Pronunciò elevate parole Padre Agostino Castrillo dei Frati Minori (di cui è in corso il processo di beatificazione) e fu posta la prima pietra per la erigenda costruzione attigua alla Chiesa di Gesù e Maria, costruzione che fu vivamente e concretamente patrocinata dall'estinto. Successivamente nel Circolo Daunia, l'on. Michele Vocino ricordò con calde e commosse parole la nobile figura del Generale, che alle sue non comuni doti di intelligenza e di cultura, univa virtù nobilissima di animo e di cuore. Il 1º novembre 1955 nella villa comunale ebbe luogo lo scoprimento del busto eretto in onore del compianto concittadino. In quella circostanza il sindaco di Foggia, avv. Giuseppe Pepe, Presidente del Comitato pro-onoranze a Francesco Rotundi pronunciò un elevato discorso nel quale, dopo aver esaltato la vita e le tappe più significative dell'intenso cammino percorso dal Generale Rotundi concluse dicendo:

"Foggia non poteva non rendere gloria ad un figlio del quale avrà sempre l'onore di gloriarsi che tanto bene meritò dalla scienza e dalla patria, gloria a lui che ha lasciato un nome ed un esempio. Possa questo busto,che l'amore e l'orgoglio dei suoi concittadini hanno voluto erigere qui in mezzo a questa aiuola che verdeggia e chi si trasformerà feconda ai baci del nostro sole rovente eternare la memoria - così come già immortalata attraverso il Nuovissimo Melzi - e possa la sua vita ispirare altre vite e possa quello sguardo illuminare sempre gli animi degli italiani tutti e dei giovani in specie e ravvivare la fede nella patria e nella nostra gloriosa marina".

La cerimonia si concluse con le parole del Gen. del Genio Navale D'Esposito che terminò il suo dire citando le parole scultorie della figlia Marcella che "pingono le ultime ore di agonia della sua giornata terrena" suscitando intensa e irrefrenabile commozione fra i presenti.

Manfredonia sembrò non aver dimenticato questo illustre figlio della Daunia, tanto che il 4 agosto del 1955 la Giunta Comunale di quella città votò all'unanimità la proposta del Sindaco comm. Brigida che all'edificio della Scuola Professionale Marittima di Manfredonia venisse dato il nome del Generale del Genio Navale Francesco Rotundi. Alla cerimonia per la posa della prima pietra dell'erigenda scuola, presenti gli on. Raffaele Pio Petrilli e Gustavo De Meo, l'avv. Berardino Tizzani, il Sindaco Comm. Brigida ed altre autorità marittime, S. E. Mons. Andrea Cesarano, Arcivescovo di Manfredonia, murò la prima pietra. --Stefanferr (msg) 16:20, 26 gen 2018 (CET)[rispondi]