Discussione:Evacuazione del Trentino e del Litorale austriaco

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--Bramfab Discorriamo 17:05, 21 nov 2014 (CET)[rispondi]

Necessaria ristrutturazione e ulteriori approfondimenti[modifica wikitesto]

La presente voce è parzialmente un doppione di Esodo dei trentini. Faccio anche notare che i dati presentati lì differiscono parzialmente da quelli presentati qui, così come certi fatti vengono raccontati in modo diverso. Mi pare quindi necessaria una ristrutturazione di queste due voci: propongo di tenere la storia del Trentino da una parte e quella del Litorale Austriaco dall'altra. E' poi necessario che sia dato un ordine alle parti presentate qui: la voce è di dififcile lettura. Ci trasciniamo poi da tempo un'altra questione: spiegare che significano i termini "profughi" e "internati", magari anche alla luce di quanto scrisse De Gasperi: «(i profughi sono) anch'essi internati, per quanto d'una categoria meno rigida; e n'è prova la circolare segreta del capitano distrettuale di Lilienfeld, pubblicato al Parlamento dei deputati italiani, nella quale si avvertivano i Sindaci del distretto che i profughi italiani erano tutti gente sospetta e che quindi conveniva tenerli d'occhio ed impedir loro di muoversi liberamente da un paese all'altro (...)». Grazie per l'attenzione.--Presbite (msg) 12:01, 2 dic 2014 (CET)[rispondi]

I conti non tornano[modifica wikitesto]

[@ TBPJMR] hai ragione sui conti: Avevo fatto i conti esatti, poi ho sbagliato a ricopiare i dati dalla tabella, ma con i datti esatti le conclusioni sono le medesime:

Si afferma che essendo la zona abitata prevalentemente da italiani (Secondo il censimento del 1911, nella città di Rovigno su 12.323 abitanti 10.859 erano italiani, e nel distretto di Pola, su 95.432 abitanti, di cui 16.945 militari, 40.861 erano italiani, di cui 1.828 militari per una percentuale totale del 48%, per cui erano relativamente prevalenti), anche tra i profughi gli italiani erano la maggioranza. Tuttavia a fine capitolo sono riportati i dati relativi ai 7 campi profughi per un totale di 40934 internati di cui 30605, ossia il 75% erano italiani, il 17% sloveni e 8% croati e non identificabili. per cui la frase che afferma rapporto proporzionale % censimento come % internati o e' errata o va meglio spiegata.

I dati ricavati dai registri dei profughi che ricevevano l'assistenza statale fotografano la seguente situazione al 1 gennaio 1918:[1]

  • Campo di Mitterndorf: 9.170 profughi, di cui 8.899 italiani.
  • Campo di Pottendorf: 4.382 profughi, di cui 4.382 italiani.
  • Campo di Bruck an der Leitha: 4834 profughi, di cui 4.827 sloveni.
  • Campo di Steinklamm: 4.377 profughi, di cui 1.108 sloveni e 3.238 croati.
  • Campo di Mistelbach: 900 profughi, di cui 900 italiani.
  • Campo di Braunau: 5.697 profughi, di cui 5.686 italiani.
  • Campo di Wagna: 11.574 profughi, di cui 10.700 italiani e 850 sloveni.

P.S. incidentalmente non faccio altro che leggere che gli italiani erano minoranza in Istria al tempo austrungarico, e ora viene suggerito che fossero la maggioranza?

  1. ^ F. Cecotti, “Un esilio che non ha pari. 1914-1918. Profughi, internati ed emigrati di Trieste, dell’Isontino, dell’Istria", scheda a pag. 104

--Bramfab Discorriamo 16:11, 4 mar 2015 (CET)[rispondi]

Scusa Bramfab, a parte che qua non stiamo parlando di tutta l'Istria ma solo dei distretti di Pola+Rovigno. A parte questo. Per Pola+Rovigno, escludendo i militari per ovvi motivi, abbiamo circa 50.000 italiani su un totale di 91.000 abitanti, cioè il 55%, non il 48%. Ma a parte anche questo: nei 7 campi elencati non c'erano solo istriani, ma anche trentini (ad esempio a Braunau e a Mitterndorff) e isontini (ad esempio a Wagna). Per cui stai confrontando dati non omogenei. Rimuovo quindi la frase del template che si riferisce a queste presunte incongruenze.--TBPJMR (msg) 17:17, 4 mar 2015 (CET)[rispondi]

Aggiungo inoltre che non tutti gli evacuati vennero sistemati nei campi. Anzi, la maggior parte venne sistemata diversamente, visto che il totale degli evacuati da Trentino e Litorale era di 230.000: 70.000 italiani del trentino, 80.000 italiani del Litorale e 80.000 tra sloveni e croati del Litorale.--TBPJMR (msg) 17:27, 4 mar 2015 (CET)[rispondi]


a) Rovigno + Pola = 107755 (12.323+95.432) abitanti di cui 51720 italiani = 48%. Gli altri distretti non vennero sfollati?
I militari vanno esclusi, Bramfab, perchè erano al fronte. E gli altri distretti non vennero sfollati.--TBPJMR (msg) 18:23, 4 mar 2015 (CET)[rispondi]
b) In tal caso rimuovo anche il commento sulla proporzionale etnica, dato che i numeri evidentemente non sono omogenei, e qualunque affermazione e' solo un punto di vista, ma dato che si tratta di affermazione quantitativa o e' dimostrabile o e' un conto raffazzonato, senza vere basi numeriche. e vorrei capire quanti trentini vennero mossi attraverso il Carso per finire li, invece che direttamente nelle retrovie tirolesi, come sarebbe stato logico!--Bramfab Discorriamo 17:34, 4 mar 2015 (CET)[rispondi]
Bramfab, se leggi quel che c'è scritto sul libro di Cecotti, vedrai che tra gli sfollati c'erano circa 12.000 croati (11.200 assistiti, censiti come croati, più una percentuale dei 5751, non assistiti, censiti genericamente come "sloveni e croati"), provenienti chiaramente dai distretti di Pola e Rovigno. Quindi sui 40.000 sfollati da tali distretti, il 70% erano italiani e il 30% croati. Lo scarto rispetto al rapporto 55% vs 45% nel totale della popolazione dipende in parte dal fatto che l'evacuazione riguardò soprattutto le zone urbane, e meno l'entroterra. Se vuoi togliere la frase sulla quantificazione toglila pure, del resto l'osservazione non era nemmeno mia, era già presente qua. Invece è importante che si dica esplicitamente che l'evacuazione di Pola riguardò tutte e due le componenti nazionali. La frase è fontata, del resto. E ci sono anche fonti croate che confermano la cosa. La domanda sui trentini evacuati via Carso non l'ho proprio capita: Braunau è vicino a Salisburgo e Mitterndorff è vicino a Vienna....--TBPJMR (msg) 18:23, 4 mar 2015 (CET)[rispondi]
Incidentalmente nessuno discute la liceità dell'allontanamento e internamento di popolazioni potenzialmente ostile, anzi il cercare di minimizzare la cosa sembra una excusatio non petita--Bramfab Discorriamo 17:37, 4 mar 2015 (CET)[rispondi]
Anche questa cosa non la capisco: in cosa consisterebbe la minimizzazione? Se dal Litorale furono sfollati 80.000 tra sloveni e croati, se l'ordine di evacuazione di Pola riguardò sia italiani che croati, perchè questa cosa dovrebbe essere occultata? Vedi Bramfab, fermo restando che le evacuazioni avvennero soprattutto per allontanare la popolazione civile dal fronte - e Pola essendo la base della marina *era* parte del fronte - nell'Impero *tutte* le nazionalità erano considerate ostili. Infatti i primi internamenti (quelli veri, per motivi politici) a Trieste e Gorizia nel 1914 riguardarono sloveni sospettati di essere filo-serbi. Più in generale, forse non sai che a Gmund c'era un enorme campo profughi per gli Ucraini sfollati dal fronte orientale, con tanto di chiesa ortodossa e di cartelli in cirillico, che "ospitò" circa 50.000 profughi (tra cui anche 5.000 sloveni) in condizioni pesantissime. Quindi ripeto che non capisco la tua osservazione.--TBPJMR (msg) 18:23, 4 mar 2015 (CET)[rispondi]
Il fatto che a Gmund ci fu un campo per Croati conferma quanto ho scritto, in caso di guerra tutte le nazioni internano chi può essere ostile, la mia osservazione e' relativa al cercare di insistere nell'affermare che vennero internati proporzionalmente al composizione della popolazione, quando i numeri sembrano indicare una certa accentuazione verso certe direzioni. che nel '14 abbaino fermato i i filo-serbi mi sembra ovvio: chi sparo' a Sarajevo? L'affermazione che le evacuazioni avvennero soprattutto per allontanare la popolazione civile dal fronte scusami lascia il tempo che trova, o meglio furono allontanate dalla possibile zona dei combattimenti, ma allo scopo di .... E tra gli scopi principali ci metto quello di non avere tra i piedi una massa umana potenzialmente ostile, in grado di creare disagio, favorire lo spionaggio e atti di sabotaggio.--Bramfab Discorriamo 18:38, 4 mar 2015 (CET)[rispondi]
Mah, e come si spiega l'evacuazione di 35.000 trentini "irredenti" verso l'Italia? Tra questi è vero che alcuni furono internati in quanto sospetti austriacanti, ma la massa fu evacuata da un lato per garantire spazio di manovra all'esercito, dall'altro perchè nella zona del fronte era impossibile vivere. Situazione simile nel Litorale, da cui 50.000 persone furono evacuate verso l'Italia. Molta gente fuggì spontaneamente, sia dal Trentino, sia dalla zona dell'Isonzo, in entrambe le direzioni: verso l'Italia o verso le zone centrali dell'Impero. Ricordo che stiamo parlando di 230.000 sfollati verso l'Austria e di più di 80.000 sfollati verso l'Italia. Sai qual è il problema Bramfab? Che qualcuno vorrebbe fare di Wagna quel che non è.--TBPJMR (msg) 18:54, 4 mar 2015 (CET)[rispondi]

"evacuazione di 35.000 trentini "irredenti" verso l'Italia?" Ad opera di chi? fino '19 non c'erano abitanti trentini entro i confini del regno d'Italia. Qui stiamo parlando di persone che furono obbligate a spostarsi/evacuare da aree austriache. Ogni voce ha i suoi temi, qui non si parla ne specificatamente di Wagna ne di crimini di guerra italiani. Rimaniamo sul binario. --Bramfab Discorriamo 19:23, 4 mar 2015 (CET)[rispondi]

Evacuati ad opera dell'esercito italiano. Si tratta di trentini che vivevano nelle zone occupate dall'Italia nei primi mesi di guerra. Non solo trentini, in realtà, ma anche friulani e sloveni dell'isontino (circa 50.000).--TBPJMR (msg) 19:52, 4 mar 2015 (CET) p.s. Vero, non si parla specificamente di Wagna, si parla giustamente di tutto, compresi Gmund, Bruck an der Leitha, Steinklamm, e di tutti gli sfollati di tutte le nazionalità, sia verso l'Austria, sia verso l'Italia.--TBPJMR (msg) 19:52, 4 mar 2015 (CET) p.s.2 Wagna in relazione ai crimini di guerra italiani nella seconda guerra mondiale l'aveva tirato fuori Nicola Romani. Te l'ho citato appunto come esempio da *non* seguire.--TBPJMR (msg) 19:57, 4 mar 2015 (CET)[rispondi]
Le aree occupate nel trentino furono minime, montuose, poco abitate (35000 anime forse contando anche mucche, pecore, galline e maiali) e praticamente spazzate dal fronte di guerra, nessuno avrebbe potuto abitarci dopo il passaggio della linea del fronte. Comunque per parlarne servono fonti e fonti serie. E stiamo parlando della prima guerra mondiale. Non mi risulta che ci siano stati piani italiani di internamento per gli abitanti del friuli, magari mi sbaglio, ci sono fonti autorevoli a riguardo?--Bramfab Discorriamo 23:29, 4 mar 2015 (CET)[rispondi]
Se l'argomento ti interessa, alcune fonti le trovi proprio qua in bibliografia: Procacci (sugli internamenti in Italia), Verginella (sui profughi, con focus sulle profughe, perchè in maggioranza si trattava di donne, sia in Italia sia in Austria). Sui profughi in generale ad esempio c'è questo. Per quanto riguarda i profughi trentini in Italia, c'è questo e questo.--TBPJMR (msg) 09:35, 5 mar 2015 (CET)[rispondi]
Documenti interessanti, da usare. Incidentalmente mi sembra che confermino quanto ho scritto: profughi trentini in Italia non ce furono o furono veramente pochi. Sulle condizioni dei profughi a seguito delle offensive vi e' un capitolo del libro di Cazzullo "La guerra dei nostri nonni".--Bramfab Discorriamo 10:28, 5 mar 2015 (CET)[rispondi]
I profughi trentini in Italia furono 35.000. Lo scrive Malni nel volume curato da Cecotti, e lo conferma Maria Garbari in questa scheda.--TBPJMR (msg) 10:40, 5 mar 2015 (CET)[rispondi]
Se il testo del Malni che citi e' lo stesso che hai lincato, non parla di 35000 trentini, ma forse ho capito il busillis: alcuni testi chiamano trentini quegli abitanti che vivevano nelle aree meridionale del trentino e passate all'Italia nel 1866, e che quindi altri rubricano come veneti, e che oggi sono ritornati ad essere trentini (vedi per esempio Valsugana) o certamente in quelle aree vi furono evacuazioni principalmente pre-dichiarazione di guerra e poi dopo a seguito della Strafexpedition. In questo modo si potrebbe arrivare a 35000 (forse). Le aree trentine "irredenti" conquistate in gran parte erano boschi, cime montuose, più che villaggi erano gruppi di malghe, considera che tra i maggiori centri conquistati vi fu Cortina (che incidentalmente più o meno viene considerata trentina, ma e' veneta) con una popolazione a quel tempo di circa 3000 anime in condizioni di pace, togliamo gli uomini arruolati nell'esercito, e fingiamo che nessuno fu sfollato dagli austriaci prima che il paese fosse preso dagli italiani, vediamo che al più c'erano 2500 persone. Per arrivare a 35000 sfollati "irredenti" (indistintamente chiamati trentini) in Italia a causa dell'avanzata italiana verso Trento, gli italiani avrebbero dovuto conquistare almeno 14 paesi come Cortina. Comunque provo a scrivere all'istituto di Studi trentini di scienze storiche per provare ad avere chiarimenti, alcune volte gli accademici rispondono.--Bramfab Discorriamo 12:11, 5 mar 2015 (CET)[rispondi]
Buon giorno. Già mesi fa feci notare che i numeri presentati qui non quagliano con quelli di Esodo dei trentini. Oltre a ciò, continuano ad esserci queste due "voci gemelle" delle quali una (non questa: l'altra) parla correttamente della materia rappresentata dal suo titolo, mentre l'altra (questa qui) si presenta come onnicomprensiva, ma poi del Trentino non parla mai. Oltre a ciò, è scritta mediamente male (a cominciare dall'incipit), e presenta pure delle frasi sconnesse in lingua italiana. Fra i "profughi trentini" ovviamente vengono conteggiati anche gli abitanti dell'Ampezzano e di Livinallongo: all'epoca queste terre appartenevano al Trentino. Va da sé che invece se si prende una mappa del fronte ci si accorge che le parti del Trentino meridionale occupate dall'esercito italiano nel 1915 a malapena contavano 5000 abitanti (Ampezzano, Livinallongo, Fiera di Primiero, piccoli pezzi della Valsugana e della Vallagarina). Diciamo 10000 ipotizzzando anche altri che si trasferirono in Italia passando le linee. D'altro canto, nelle fonti si legge che gran parte dei profughi trentini (fra i 30 e i 35.000 in tutto) arrivarono in Italia nel 1916, e cioè in corrispondenza con la grande offensiva austroungarica. La quale si sviluppò quasi esclusivamente sull'altopiano di Asiago (ora e allora in Veneto). Zona già da tempo sgomberata dagli italiani. E allora la mia domanda è: da dove verrebbero questi trentini profughi in Italia nel 1916? Da che zone? Vedo che ci sarebbero delle fonti specifiche in merito: per esempio M.Broz, Profughi trentini in Italia durante la Prima Guerra Mondiale 1915-1918, in Archivio Trentino di Storia Cntemporanea, XLII, 1993. Chi con tanta passione sta scrivendo in questa voce - purtroppo ancora malandata - potrebbe fare un gran bel gesto e procurarselo in una qualche biblioteca, io credo. Così come sarebbe bene si sciogliesse l'antico dilemma: chi sono i "profughi"? E chi gli "internati"?--Presbite (msg) 13:58, 5 mar 2015 (CET)[rispondi]

Intanto che vi mettete d'accordo sul titolo di questa voce, vi do ancora qualche dato. Malni cita il "Censimento dei profughi di guerra. Ottobre 1918", a cura del Ministero per le terre liberate. Questo censimento (che riguarda i "profughi irredenti in Italia" (sic) riporta i seguenti numeri: 35.842 profughi provenienti dal Trentino e 50.658 provenienti da Venezia Giulia e Dalmazia (di questi, sappiamo da Verginella che 13.000 erano sloveni). Questi dati si trovano nel volume curato da Cecotti, a pag. 105. Alcuni dati sulla provenienza dei Trentini li ho trovati qua: si parla di 30.000 profughi trentini in Italia, provenienti per la maggiorparte (20.000) dalla Valsugana e dalla Vallagarina.--TBPJMR (msg) 18:18, 5 mar 2015 (CET)[rispondi]

Perfetto: come si spiega l'evacuazione di 35.000 trentini "irredenti" verso l'Italia?. Si spiega con due fatti 1) che questi erano già "redenti" dal 1866 2) uso elastico del termine trentino per indicare anche bresciani (val del Chiese) e veneti (Valsugana e val Lagarina). Se noi wikipediani con queste discussioni riusciamo a spaccare il capello in 16, altrove evidentemente sono più elastici.
Fatico a capire un "Ministero per le terre liberate" nell'ottobre 1918, mese in cui l'Italia continuava ad avere terre perse (altro che liberate) causa Caporetto, o forse irredenti nel senso che erano abitanti di terre tornate sotto l'aquila bicipite causa il volgersi della guerra e il ministero avrebbe dovuto chiamarsi "Ministero per le terre liberate da liberare ". Comunque l'istituto di Studi trentini di scienze storiche ha quantomeno accusato ricevuta della mia email (velocissimi), vediamo se forniscono lumi.--Bramfab Discorriamo 18:45, 5 mar 2015 (CET)[rispondi]
Mi risulta che nel 1866 in Valsugana il confine passava qualche km a valle di Grigno, più o meno dove si trova oggi il confine tra Veneto e Trentino. La zona occupata dagli italiani nel '15 arrivava fino oltre Borgo Valsugana. Aspettiamo comunque la risposta da Trento.--TBPJMR (msg) 19:08, 5 mar 2015 (CET)[rispondi]
Credo ci sia da puntualizzare una cosa: il confine fra Regno d'Italia e Trentino nel 1915 correva praticamente nello stesso identico modo in cui corre oggi il confine fra Veneto e Trentino, tranne l'Ampezzano, Pieve di Livinallongo ed altre poche località minori che poi sono passate al Veneto negli anni '20. Il dato del censimento italiano dei profughi mi era noto. Meno nota invece è la questione relativa a chi-fa-che-cosa. Cioè: i trentini sono stati sfollati da chi e perché? Giacché se è vero - come è vero - che la parte maggioritaria degli sfollati fu causata dalla Strafexpedition del 1916, allora si potrebbe pensare a 20/25.000 trentini sfollati dalle zone del Trentino occupate dagli italiani nel 1915. Il fatto è - e mi ripeto - che quelle zone per quel che so io non contavano 20/25.000 abitanti, ma all'incirca un quinto: 5.000. L'altro scenario allora quale potrebbe essere? Trentini che fuggirono in Italia? Cos'altro? Se uno non sa rispondere a queste domande, basta che lo dica: "Non lo so". Ci mettiamo tutti quanti i cuori in pace. Può anche dire: "Non lo so ma m'informo acquisendo altre fonti". E ci mettiamo il cuore in pace ancor di più. La terza ipotesi è: "Non lo so e non ho intenzione di approfondire la cosa". Nel qual caso, il lavoro spetterà ad un altro. Anche perché stiamo lavorando ad un'enciclopedia collaborativa, dico bene? E quindi se uno non fa un lavoro perché non sa o non vuole farlo, sarebbe per lo meno il caso di avvisare. Riguardo al titolo della voce, è anche qui lo stesso discorso: se non si ha materiale per scrivere la parte del Trentino o non la si vuole scrivere, allora si alza la manina e - assieme - si deciderà il da farsi. Tutti assieme, da buoni amici.--Presbite (msg) 20:54, 5 mar 2015 (CET)[rispondi]
Ma infatti, anch'io credo che Bramfab, che ha creato questa voce con questo titolo, non abbia niente in contrario se altri utenti contribuiranno alla compilazione.--TBPJMR (msg) 23:53, 5 mar 2015 (CET)[rispondi]
Mi dispiace sentirti implicitamente affermare che il tuo contributo alla voce s'è esaurito qui. Capisco però che la mancanza di fonti adeguate t'abbia di fatto inchiodato al punto attuale. Allora rimodelleremo tutto quanto. Grazie per il contributo.--Presbite (msg) 09:55, 6 mar 2015 (CET)[rispondi]
Hai capito male. Io faccio parte degli altri utenti. Altri rispetto a Bramfab che ha creato la voce e le ha dato il titolo. A proposito: qualcuno ha pensato di contattare Patavium, che ha scritto la voce sull' Esodo dei trentini?--TBPJMR (msg) 11:06, 6 mar 2015 (CET)[rispondi]
Ho capito. Quindi non sai approfondire il punto per mancanza di fonti. Poco male: quel che potevi dare l'hai dato. Grazie per lo sforzo. Per quanto riguarda Patavium, ci hai pensato proprio tu. Ergo...--Presbite (msg) 11:57, 6 mar 2015 (CET)[rispondi]
No, non hai capito. Se tu ritieni che i 30/35.000 di cui stiamo parlando provenissero da zone che erano già italiane dal 1866, non hai altro da fare che scriverlo in NS0, ovviamente indicando delle fonti adeguate. Le fonti che dicono che provenissero dalle zone occupate dall'Italia nel 1915 ci sono: Malni, Broz, Garbari, Antonelli... Quelle che dicono il contrario invece non le abbiamo ancora viste.--TBPJMR (msg) 12:33, 6 mar 2015 (CET)[rispondi]
Ok. Ho un'ulteriore conferma. Avevo capito.--Presbite (msg) 13:36, 6 mar 2015 (CET)[rispondi]

Sorpresona![modifica wikitesto]

Non ho ancora messo mano a questa voce (come a quella sul campo di Wagna), perché aspetto la seconda edizione dello studio di Malni, datami per quasi pronta dalla casa editrice. Altri libri li ho già, ma non li ho ancora letti. O - per lo meno - non li ho ancora letti bene. Immaginatevi la mia sorpresa quando ieri sera sfoglio il testo di Cecotti e scopro che nel saggio di Malni, proprio nella pagina squadernataci qua sopra, proprio a commento della tabella sugli sfollati in Italia, proprio quel censimento che qua è stato presentato quasi come fosse "la Sacra Bibbia", la nostra fonte afferma che i dati sono da prendersi alla grandissima con le molle, dato che pare proprio che il censimento non distinguesse fra regnicoli rimpatriati e sfollati veri e propri! Una sorpresona non da poco, visto che questa incredibile "dimenticanza" sfalsa tutto il quadro di numeri di cui abbiamo parlato finora, e fa capire benissimo la correttezza dei dubbi di chi qui si domandava: "Chi ha sfollato chi? E da dove?". Veramente in-cre-di-bi-le che questo dato fondamentale non sia stato rilevato... Chi era quello che pontificava sulle omissioni? E' una parte della Santa Messa, giusto? "Ho molto peccato in pensieri, parole, opere e omissioni, per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa ecc. ecc."--Presbite (msg) 18:57, 16 mar 2015 (CET)[rispondi]

Ve'amente inc'edibile. Solo che in NS0 c'è scritto: Non meno importante fu il flusso di sfollati verso l'Italia, che interessò soprattutto le zone di operazioni militari del Collio, di Gradisca e di Monfalcone. Circa 50.000 profughi del Litorale e 30.000 profughi del Trentino furono sistemati in varie località della penisola. Tra questi anche circa 13.000 sloveni,[24] residenti soprattutto nella zona di Caporetto e del Collio.[25] Le autorità italiane effettuarono numerosi arresti tra gli sfollati, soprattutto tra il clero e gli insegnanti, considerati come possibili nemici dell'Italia[26][27] e avviarono all'internamento o al confino circa 4.000 persone, in gran parte in Sardegna.[28]. Quindi in NS0 si parla di sfollati, senza precisare quale fosse la loro cittadinanza. Forse che uno sfollato regnicolo vale meno di uno sfollato austriaco? Per quanto riguarda la discussione qua in talk, si parlava di trentini "irredenti". E se leggi bene Malni, vedrai che i regnicoli, cito testualmente, erano "gran parte delle persone provenienti da Trieste, Istria e Dalmazia e quote minori per le altre regioni". Quindi non c'è nessuna sorpresona. Quello che mi sorprende piuttosto è che tu non conosca la nota di Salandra del dicembre 1915, in cui quest'ultimo comunicava a Cadorna che gli sfollati dalle zone occupate e di operazione avevano già raggiunto i 47.000.--TBPJMR (msg) 21:35, 16 mar 2015 (CET)[rispondi]
Un consiglio: devi fare in modo che l'altro TBPJMR sia bannato da itWiki. E' incredibile che questo tuo alter ego scriva qui sopra: "vi do ancora qualche dato. Malni cita il "Censimento dei profughi di guerra. Ottobre 1918", a cura del Ministero per le terre liberate. Questo censimento (che riguarda i "profughi irredenti in Italia" (sic) riporta i seguenti numeri: 35.842 profughi provenienti dal Trentino e 50.658 provenienti da Venezia Giulia e Dalmazia", senza nemmeno ricordare questo piccolisssssssimo particolare per cui in questo numero ci stavano sia i Trentini autoctoni che i Regnicoli, sfollati dall'Austria. Non posso nemmeno pensare che tu - così preciso e puntuale - e questo "distratto" siate la stessa persona.--Presbite (msg) 21:49, 16 mar 2015 (CET)[rispondi]

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