Discussione:Daniele Barbaro
Vai alla navigazione
Vai alla ricerca
Il libro "La pratica della perspettiva" di Barbaro si puo scaricare legalmente e gratuitamente da qui: [1]
- Grazie, nella voce (in nota) c'è già un link ad una edizione elettronica analoga. --MarcoK (msg) 20:37, 25 ott 2009 (CET)
Cardinale?[modifica wikitesto]
Dal momento che, come dice il testo "Fu forse nominato cardinale in pectore da papa Pio IV nel concistoro del 26 febbraio 1561 e mai pubblicato", non è forse meglio ritenerlo un semplice patriarca e non cardinale? Propongo di modificare l'incipit e il template, senza il presunto cardinalato, e lasciarlo solo come ipotesi nel corpo della voce. --Jerus82 (msg) 22:24, 5 nov 2015 (CET)
- Il Dizionario di erudizione storico ecclesiastica del 1858 lo cita come cardinale e anche la Storia documentata di Venezia di S. Romanin dello stesso anno, più alcuni altri testi. --MarcoK (msg) 11:06, 6 nov 2015 (CET)
- Il Dizionario Biografico degli Italiani riferisce che ci furono trattive per il suo cardinalato, che non gli venne però mai concesso per l'opposizione della Serenissima: Qualche anno dopo la chiusura del concilio, nel 1566, a Roma si insistette molto perché il B. assumesse personalmente il governo del patriarcato, ricevendo nel contempo il cardinalato; ma la resistenza della Serenissima, che esigeva in primo luogo la piena riabilitazione del Grimani, impedì che il progetto avesse seguito. Nuove trattative per l'elevazione del B. al cardinalato si ebbero ancora nel 1569, ma sempre senza esito. Nel patriarcato egli non risiedette maí, né ebbe possibilità di interessarsene; non risulta neppure che abbia mai ricevuto né gli ordini sacri né la consacrazione episcopale, secondo il costume abusivo del tempo.
Se non viene "pubblicato", ma rimane cardinale "in pectore", de facto non ricevette e non fu mai cardinale.--Croberto68 (msg) 12:36, 6 nov 2015 (CET)- Eubel (nota 4 della voce, p. 39 [2]) dice che nec unquam publicatus esse videtur e rimase in pectore.--Croberto68 (msg) 12:42, 6 nov 2015 (CET)
- Credo che la cosa migliore sia non ritenerlo cardinale nell'incipit e nel template e scrivere la controversia nel testo della voce. La quale dovrebbe essere rivista e approfondita in toto, ad es. dove dice: "Venne promosso in concistoro a patriarca "eletto" di Aquileia (coadiutore), con diritto di futura successione, ma non assunse mai la guida del patriarcato perché morì prima dello zio": secondo l'elenco dei patriarchi di Aquileia riuscì a guidare il patriarcato anche se morì prima dello zio, perché quest'ultimo nel 1550 si dimise e ritornò poi patriarca di Aquileia nel 1585. --Jerus82 (msg) 15:50, 6 nov 2015 (CET)
- Eubel (nota 4 della voce, p. 39 [2]) dice che nec unquam publicatus esse videtur e rimase in pectore.--Croberto68 (msg) 12:42, 6 nov 2015 (CET)
- Il Dizionario Biografico degli Italiani riferisce che ci furono trattive per il suo cardinalato, che non gli venne però mai concesso per l'opposizione della Serenissima: Qualche anno dopo la chiusura del concilio, nel 1566, a Roma si insistette molto perché il B. assumesse personalmente il governo del patriarcato, ricevendo nel contempo il cardinalato; ma la resistenza della Serenissima, che esigeva in primo luogo la piena riabilitazione del Grimani, impedì che il progetto avesse seguito. Nuove trattative per l'elevazione del B. al cardinalato si ebbero ancora nel 1569, ma sempre senza esito. Nel patriarcato egli non risiedette maí, né ebbe possibilità di interessarsene; non risulta neppure che abbia mai ricevuto né gli ordini sacri né la consacrazione episcopale, secondo il costume abusivo del tempo.