Discussione:Cima (nautica)

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Ho sempre ritenuto che la cima fosse un tratto di cavo sottile attaccato alla estremità della gomena e terminante con un gomitolo dello stesso materiale (per far peso) in modo da poter essere lanciato ad un ormeggiatore sul molo (non si può lanciare direttamente una gomena), e di qui per traslato il termine indicherebbe qualunque cavo (corda) di sezione modesta.

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Nel dizionario Treccani tra le altre accezioni di cima c'è appunto quello usato nel vocabolario marinaresco italiano, regolarmente adoperato sia nella nautica da diporto che nella marina mercantile e militare. L'uso di questo termine pertanto non è assolutamente errato ed è del tutto equivalente a quello generico di corda. Il termine cavo invece è usato per corde, di diametro pittosto consistente, rispetto a un determinato uso (cavo dell'ancora, cavo da ormeggio ecc.). L'uso di "cima" per corda è di fatto una sineddoche, dovuta alla specifica necessità di chiedere che venga porta all'uso l'estremità (cima) di una corda e non un tratto qualsiasi o l'intera matassa, ovviamente affinché potesse essere immediatamente data volta (annodarla) da uno dei suoi capi. --Andrea Bonucci (msg) 11:15, 16 feb 2022 (CET)[rispondi]