Discussione:Cambiamento climatico

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Cambiamento climatico
Argomento di scuola secondaria di II grado
Materiabiologia
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Progetto Wikipedia e scuola italiana

Rif. Effetti antropogenici. Capisco che la gente si sia rotta le palle di sentir parlare di effetto serra e ruolo della Co2 antropica, ma se le cose stanno effettivamente così perchè lo dice la spettroscopia e tutti gli altri 'studi di attribution' climatici perchè voler andare a tutti i costi controcorrente: per noia, perchè ormai troppo banalotta come cosa? Saluti LF

Rif. "Appare la vita sulla terra". )) Caro amico, non mi sembra proprio felice l'espressione "i boschi sono i polmoni della Terra". In primo luogo perché i boschi producono O (di giorno), mentre i polmoni assorbono O sempre. Questa espressione ha l'aria di una parafrasi di quella diffusissima e penosa metafora (credo dovuta ad A.Cederna) che paragona i Parchi naturali a "polmoni verdi". Cosa che mi ha fatto sempre ridere (mi fa pensare a un polmone di marziano o a una muffa verde che cresce nei cadaveri). In secondo luogo la grande produzione di O nell'atmosfera non proviene affatto dai boschi (specie da quelli di gymnospermae) ma in assoluta prevalenza dalle alghe e dal fitoplancton oceanico, quindi dalle coltivazioni agricole erbaceo-arbustivo intensive, poi dalle grandi praterie erbose e dalle aggregazioni di latifoglie. Le grandi foreste tropicali umide, infine, ne producono pochissimo. Alla voce "Metafora" si cita infatti una maldestra frase tipica degli ambientalisti: "l'Amazzonia è il polmone del mondo". Ma quando mai!.--Diesis 16:32, 24 feb 2007 (CET)[rispondi]

Diesis, secondo me sarebbe molto interessante se tu sviluppassi questa spiegazione all'interno della voce, soprattutto il confronto tra le quantità di ossigeno prodotte dai vari sistemi. --Andrea DFC (msg) 11:56, 13 apr 2008 (CEST)[rispondi]


Rif. a tutta la voce.)) Sono sempre io, e vorrei aggiungere qualcosa di più su questo argomento così pesantemente attuale. Faccio parte della maggioranza silenziosa (e inascoltata) che non condivide gran parte delle teorie del riscaldamento globale (che pure esiste) così come espresso nei grandi convegni internazionali e soprattutto dai mezzi d'informazione che, senza capirne un tubo, amplificano solo gli aspetti catastrofici, confondono teorie con verità scientifiche, ignorano le voci dissidenti, etc. pur di "fare copie". Ma non può essere solo un interesse dei media a esaltare certe teorizzazioni e a zittire quelle del dissenso. Ho l'impressione, come accadde per il "buco dell'Ozono", che vi siano coinvolti alcuni "grandi poteri" di cui però non riesco a decifrare le strategie (la fine dl petrolio? l'equilibrio economico occidente-oriente? Mah!) Non sono un dietrologo, del resto.

In via di principio non accetto che si passino per verità certe deduzioni pseudoscientifiche indimostrate e certe simulazioni delle curve di tendenza basate su espressioni matematiche assai discutibili. Del resto la Climatologia non è una scienza esatta. Anzi. Di conseguenza seguo più favorevolmente la voce di chi dissente e che appare assai più razionale e rigorosa. Ne consegue che non ritengo che la maggiore responsabilità del riscaldamento sia dovuta all'uomo, che l'aumento di CO2 sia così imponente ed esiziale (salvo quello locale, troposferico) e che l'incremento di temperatura (ammesso e non concesso che quello dichiarato sia reale) provochi un'esasperazione dei fenomeni atmosferici sino a dimensioni da film americano. Per giungere poi alle palesi idiozie sulle fonti energetiche alternative (eolico, fotovoltaico, etc.). Credo molto di più all'analisi accurata dei microcicli glaciali degli ultimi 2000 anni e alle prudenti previsioni fondate sull'attività solare e quella geologico-magnetica. Queste, e altre simili, almeno non pretendono di basarsi su immaginarie certezze sulla dinamica dei fluidi, la cui conoscenza è lungi dall'essere autenticamente esaustiva e scientifica. Ma non voglio farla lunga. Non è questa la sede.

Propongo invece che si apra una vasta discussione su quest'argomento, così come su quello dell'inquinamento atmosferico (anch'esso facile preda e strumento commerciale dei media) poichè ci riguarda tutti, e tutti quotidianamente ci investe dai giornali (tele e stampa) condizionando la nostra vita con colossali balle fisico-matematiche a cui pochissimi riescono a replicare. E non mi si venga a raccontare che il Convegno di Tokio o quello recente di Parigi fanno testo. E i non invitati sono stati sentiti? Un solo esempio: il 25 giugno 2005 si svolse un primo convegno promosso dal Ministero dell'Ambiente, dall'Enea e dal CNR. Vi parlarono esponenti di quella maggioranza silenziosa (ma scientifica) che non lancia allarmi di apocalisse: Richard Lindzen (MIT) Roberto Buonanno (Osservat. solare di Roma), Franco Ortolani (Univ. di Napoli), Paolo Togni e Corrado Clini (Min. dell'Amb.), Claudia Cieri (Univ. di Roma), Frederick Seitz (Accad. Naz. d. Scienze, USA), Fabio Pistella (Presidente del CNR), etc. Chi ha saputo qualcosa di questa assise controcorrente? E' solo un esempio.

Ho scritto troppo e in modo disordinato. E' solo uno sfogo. Fondato, però. Sul clima si sente una sola voce. E il clima, a differenza della Matematica, a tutt'oggi é ancora un'opinione. Sentiamone delle altre, tutto qui. Per amor di verità e di scienza. Per simpatia verso Wikipedia, che ha un grande pregio: non è condizionata da nessuno. Scusami la rozzezza dell'intrusione. Ciao, --Diesis 17:33, 25 feb 2007 (CET)[rispondi]

Le tue parole introducono un punto di vista veramente molto, molto interessante, però dovresti sviluppare meglio l'argomento all'interno della voce (o forse meglio nella voce "Riscaldamento globale"), affinchè le informazioni siano poste all'attenzione di tutti. Sarebbe molto utile! --Andrea DFC (msg) 11:56, 13 apr 2008 (CEST)[rispondi]


Rif. effetti antropogenici))Daniele Pasquali: Osservo che l’incremento dell'effetto serra costituisce solo una parte del problema della mutazione climatica antropogenica, perché l'uomo riscalda direttamente la superficie del pianeta immettendo grandi quantità di calore. Nel 2005 il consumo energetico dell'umanità è ammontato a 400 Esajoule, dello stesso ordine di grandezza di tutta l'energia solare assorbita dalla fotosintesi clorofilliana. E tutta l'energia si trasforma in calore per il secondo principio della termodinamica (pensiamo solo al motore dell'automobile!), alterando l'equilibrio termico della superficie planetaria e aumentando progressivamente le temperature. L'uomo sta scaldando direttamente la superficie planetaria immettendo 400 Esajuole/anno in eccesso rispetto all'equilibrio naturale! Combustibili fossili, energia nucleare e anche l'energia da geotermia profonda forzata aggiungono calore all'atmosfera. Mentre alterano poco l'equilibrio naturale le energie idrica, eolica, geotermica da sfruttamento di affioramenti energetici naturali, geotermica superficiale a sonde, da correnti marine e da maree, e soprattutto non altera l'equilibrio naturale l'energia solare, disponibile in quantità infinita, che è prodotta intercettando la radiazione solare prima che riscaldi la superficie planetaria, e quindi senza modificare l'equilibrio termico naturale. Per combattere il riscaldamento climatico, oltre alla primaria ottimizzazione dei consumi energetici con l'eliminazione degli sprechi e l'efficientizzazione degli utilizzi, occorre attuare rapidamente la conversione delle fonti di energia alle forme sopra indicate che non alterano l'equilibrio termico naturale. Per fortuna, i provvedimenti per contenere l'effetto serra coincidono in gran parte con quelli per mantenere l'equilibrio termico della superficie del pianeta, a parte i casi dell'energia nucleare e di quella geotermica forzata, che non producono gas serra ma aggiungono calore alla superficie terrestre.

Campo magnetico[modifica wikitesto]

Scusa ma questa cosa non è affatto vera!:

"Il campo magnetico terrestre. Analogamente all'influenza diretta da parte del vento solare sul clima terrestre, le variazioni del campo magnetico terrestre possono influenzarlo in modo indiretto poiché, in funzione del suo stato, possono essere trattenute o meno le particelle emesse dal Sole. Si è dimostrato che nelle epoche passate vi furono inversioni di polarità e ampie variazioni nella sua intensità, per cui il campo magnetico fu prossimo allo zero in alcuni periodi. Analogamente, i poli magnetici, sebbene tendano a essere prossimi ai poli geografici, in alcune occasioni si sono trovati in prossimità dell'Equatore. Questi accadimenti influenzarono il modo per cui il vento solare raggiunse l'atmosfera terrestre."


Io lo provo a togliere, poi se vuoi ti posto le references degli studi che confermano il contrario (ovvero che le inversioni e le variazioni del C.M.T. non sono correlabili nè a cambiamenti climatici-vedi curva isotopi dell'ossigeno- nè a cambiamenti biologici.. etc. del resto basta pensare come estinzioni di massa/cicli glaciale-interglaciale/marker litologici etc non c'azzeccano mai con le variazioni di paleointensità del campo.. --Alja3 23:06, 25 gen 2008 (CET)Alja3[rispondi]

Ok, ma per piacere scrivi in fondo e cita gli studi, ne basta anche uno su una rivista nota. Hellis 23:14, 25 gen 2008 (CET)[rispondi]

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Ok, ma non so bene come si inseriscono nella pagina i link (sono iscritta da due giorni e sto imparando ora come si edita su wiki!). Casomai ti posto qui qualcosa (ex. vedi Y. Gallet, A. Genevey, F. Fluteau, Does Earth's magnetic field secular variation control centennial climate change ? Earth Planet. Sci. Lett. 236 (2005) 339-347)fatto sta che questo tipo di legame non è ancora stato provato, al contrario le evidenze (e il buo senso) vanno tutte nella direzione opposta. Comunque se la cosa vi intriga comunque potete leggervi anche questo (ancora in press): (scusate l'ho tolto perchè c'era il copyright... :) --Alja3 21:43, 26 gen 2008 (CET)[rispondi]

Va benissimo così, le fonti sono importanti, la formattazione di meno. Quella per esempio se serve la posso mettere a posto io, ma non sono un esperto del settore e quindi io non so trovare gli studi. Hellis 21:46, 26 gen 2008 (CET)[rispondi]

.........

Facciamo così tra qualche settimana incontro una persona che insegna queste cose e gli chiedo un parere sulla questione, poi vedo di trovare un link a qualche pubblicazione "di sintesi" che in un modo o nell'altro spieghi le implicazioni possibili.. (io però la sezione così com'è la toglierei comunque...) :P Intanto Ciao! --Alja3 22:50, 26 gen 2008 (CET)[rispondi]

In tutte le altre lingue di wikipedia, nei report scientifici nazionali ed internazionali, ovunque si parla di cambiamenti climatici, perché questa voce si chiama mutamenti climatici? C'è un motivo valido? Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 193.205.5.2 (discussioni · contributi).

Boh. Sinonimi. Anche se metti Cambiamento climatico trovi lostesso questa pagina, quindi non vedo gravi problemi: la trovi comunque. Ciao :-) -- Scriban (msg) 15:21, 20 ott 2008 (CEST)[rispondi]

Le correnti Oceaniche La NOA o Oscillazione Nord Atlantica non è una corrente marina vedi ad esempio http://www.ldeo.columbia.edu/res/pi/NAO/main.html ma basta anche consultare la pagina dedicata su wikipedia. La co2 come regolatrice del clima Gli oceani non trattengono piu CO2 all'aumentare della temperatura, anzi ne trattengono di meno ad esempio http://olmo.elet.polimi.it/ecologia/dispensa/node59.html ma basta anche in questo caso cercare solubilita in wikipedia. Gli errori capitano ma sostenere addirittura il contrario della realtà è eccessivo, credo. Sono capitato su questa pagina facendo ricerche per la mia tesi di laurea in scienze ambientali dal titolo previsioni di variabilità climatica, che segue una tesina sulla NOA..per questo mi sono permesso di aggiungere il mio contributo.. Verifica e modifica. Grazie

forse vi fa piacere leggere questo[modifica wikitesto]

Sto mettendo on line i numeri del Bollettino dell'associazione normalisti, se volete una fonte in italiano credo abbastanza buona sull'effetto (o non effetto) antropico del clima da inserire nella biblio vi segnalerei il numero dell'Anno XIII – n.2 dicembre 2010 con la disfida "La disfida: chi sta cambiando il clima? (a cura di Gianni Fochi)". Il link è questo: http://www.sns.it/scuola/associazioni/normalisti/bollettino/archivio/1006XIIIn1/. Mi guardo bene dall'inserirlo io per ovvie ragioni promozionali (anche se non figuro nel comitato di redazione, me ne occupo in parte).--Alexmar983 (msg) 22:30, 4 set 2012 (CEST)[rispondi]

Inversione di redirect[modifica wikitesto]

Segnalo questo, postato allo sportello e su cui sono totalmente d'accordo. Cambiamento è usato circa 30 volte in più e se non ci sono fonti che parlino di distinzioni dei due termini, l'inversione ci sta tutta. P.S. A parte che a fonti siam messi male in questa voce vedo.. --Kirk39 (msg) 20:11, 12 lug 2013 (CEST)[rispondi]

Cambiamento voce in "Cambiamenti climatici"[modifica wikitesto]

Vorrei segnalare che l'espressione utilizzata, sia in ambito scientifico che colloquiale, è "cambiamento climatico" o "cambiamenti climatici", come per esempio qua nel sito dell'IPCC. Come si può cambiare? Grazie.

v. Aiuto:Sposta --ignis scrivimi qui 10:18, 8 mar 2014 (CET)[rispondi]

Gravi lacune note e bibliografia[modifica wikitesto]

Spero che chiunque si renda conto che la dotazione di note e la lista di riferimenti in bibliografia di questa importante voce sono letteralmente RIDICOLI. Non ho molto tempo per contribuire, ma personalmente ci proverò. --Cmnit (msg) 12:26, 23 set 2014 (CEST)[rispondi]

Concordo. Comunque nel 5° report dell'IPCC si trovano praticamente tutte le informazioni di cui abbiamo bisogno, per cui potrebbe essere usata come fonte per tantissime delle affermazioni della voce o per correggerne altre se inesatte o incomplete. Se possibile, per mantenere una certa neutralità, si potrebbero cercare altre fonti attendibili e autorevoli, ma finora questa è la pubblicazione più completa e autorevole sull'argomento che mi sembra esista. Fatemi sapere se ne trovate altre. --Daniele Pugliesi (msg) 23:46, 15 feb 2019 (CET)[rispondi]

Cause antropiche[modifica wikitesto]

Ho cambiato un paio di frasi per riflettere la realtà del consenso scientifico attuale rispetto a quanto veniva descritto precedentemente. Il dibattito scientifico in corso si concentra su dettagli marginali rispetto al quadro delle evidenze schiaccianti. Le posizioni di una sparuta minoranza di scienziati (scremando naturalmente la pletora di non esperti) insistono perlopiù su alcuni argomenti già ripetutamente smentiti. Mancano solo un paio di riferimenti buoni per descrivere anche quantitativamente tale consenso. Ci sarebbero gli studi di qualche anno fa della sociologa della scienza Naomi Oreskes, quando ho tempo li rintraccio.--Cmnit (msg) 19:28, 2 gen 2015 (CET)[rispondi]

Conseguenze del cambiamento climatico[modifica wikitesto]

Ciao,

ci sono poche informazioni sulle conseguenze del cambiamento climatico. Mancano dei informazioni concrete sulla sua influenza prevista su mare, foreste e agricoltura. Inoltre, dovrebbe essere inserito il punto temporale atteso, quando la popolazione globale sta si restringerà. I migliori saluti,--Sarcelles (msg) 11:25, 3 mag 2018 (CEST)[rispondi]

Collegamenti esterni modificati[modifica wikitesto]

Gentili utenti,

ho appena modificato 1 collegamento esterno sulla pagina Cambiamento climatico. Per cortesia controllate la mia modifica. Se avete qualche domanda o se fosse necessario far sì che il bot ignori i link o l'intera pagina, date un'occhiata a queste FAQ. Ho effettuato le seguenti modifiche:

Fate riferimento alle FAQ per informazioni su come correggere gli errori del bot.

Saluti.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 21:44, 19 feb 2019 (CET)[rispondi]

RIF Gas serra come regolatori del clima[modifica wikitesto]

Buongiorno, nel leggere il paragrafo in oggetto ho notato che si dice che un aumento della temperatura degli oceani ne favorisce l'assorbimento di CO2. Pur non essendo un esperto sul tema, documentandomi con la letteratura scientifica e nei rapporti dell'IPCC trovo invece indicato che un aumento della temperatura dei mari favorisce un minore assorbimento della CO2.

Oltre a ciò, sempre dagli stessi riferimenti mi pare di capire che anche la progressiva acidificazione degli oceani dovuta all'attuale cattura della CO2 da parte degli stessi comporti nel lungo periodo una loro minore capacità di assorbire ulteriormente CO2.

Se queste cose fossero corrette, forse nel paragrafo in oggetto sarebbe meglio indicare che un aumento della temperatura degli oceani ha un effetto negativo perché fa si che meno CO2 venga assorbita dagli stessi. Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 84.223.140.113 (discussioni · contributi) 10:56, 19 mag 2019 (CEST).[rispondi]

Grazie per la segnalazione. Nella sezione in questione ho inserito un avviso "senza fonte", togliendo la parte relativa all'assorbimento di CO2 da parte degli oceani, che è più complessa di quanto era descritto. Infatti da una parte bisogna considerare la quantità di CO2 gassosa disciolta, che all'aumentare della temperatura diminuisce (ne sono prova le bibite gasate, che se tenute al caldo "si sgasano" prima se il tappo è aperto). Dall'altra parte, la CO2 disciolta contribuisce a formare carbonati, che si formano per temperature più alte, quindi all'aumentare della temperatura, più CO2 viene rilasciata nell'atmosfera e quella che rimane forma più carbonati, ma siccome ne rimane di meno i carbonati che si formano sono di meno. Infatti con l'aumentare della temperatura si è assistito alla decalcificazione (cioè diminuzione del carbonato di calcio) dei coralli.
Dunque, personalmente, non mi pare ci sia alcun effetto compensatore associato alla CO2, mentre quanto indicato sul vapore acqueo che aumenta l'albedo ha un senso, sebbene anche in questo caso si semplificano pericolosamente le cose: infatti bisognerebbe verificare in termini quantitativi i due effetti e compararli (albedo e aumento di vapore acqueo con effetto di gas serra); a ciò si aggiunge che il vapore acqueo, rispetto ad altri gas serra, filtra delle frequenze dello spettro luminoso tali che il suo effetto sul riscaldamento, se mi ricordo bene, non è comparabile con quello della CO2 e altri gas serra.
Insomma... o si citano le fonti a dovere e si fa un'analisi completa e dettagliata dei fenomeni, oppure meglio cancellare, altrimenti si rischia di fornire informazioni erronee (e purtroppo quando si parla di ambiente ne circolano fin troppe, altrimenti non saremmo arrivati a questo punto...). --Daniele Pugliesi (msg) 02:12, 20 mag 2019 (CEST)[rispondi]

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