Discussione:Arunte (aruspice)

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Ho annullato la nuova stesura ad opera dell'utente Manu1960 perché conteneva diverse inesattezze... diceva che Lucano citasse Lunae intendendo Lucae, ma nel testo, ho controllato, c'è scritto Lucae, quindi era corretta la versione precedente. --SailKoFECIT 12:03, 21 ott 2007 (CEST)[rispondi]

La questione non è così semplice. Esistono codici che offrono la versione "Lunae" ed uno di questi fu certamente ad uso di Dante. Torno a cancellare la frase <<forse anche traviato dall'aggettivo che usa Lucano di deserta, che si adattava meglio alla cittadina sulle Alpi Apuane che nel medioevo era completamente abbandonata>>, perchè e assurda: la "Luni deserta" di Lucano è la Luni del I sec. a.C. (età di Aronte) o, al più, quella del I sec. d. C (età di Lucano). Per colpa di esegesi come questa (che a mio parere l'utente Sailko riprende con troppa facilità) sono stati compiuti danni enormi in ordine alla cultura dantesca, non solo lunigianese. Va da sé che Dante non può accettare l'idea che la Luni inperiale fosse deserta (ecco perchè è comunque preferibile la lezione Lucae, ma anche qui ci sarebbe da ridire sul verso in questione) e dunque preferisce andare contro la tradizione di Lucano ponendo Aronte tra i marmi delle Apuane. La materia come l'ho riveduta e corretta è stata oggetto di discussione al Congresso Internazionale "Dante e la Lunigiana" tenuto a Bocca di Magra il 30 settembre e il 1 ottobre 2006, in occasione del DCC anniversario della venuta di Dante in Lunigiana.

Lucae era abbandonata come probbilmente era Lunae ai tempi di Lucano? Dato che la voce non dovrebbe essere scritta dal solo punto di vista dell'esegesi dantesca, ma anche di quella del poema di Lucano e della sua eventuale importanza come fonte storica per lo stato di Lucca e di Luni nella prima età imperiale, forse sarebbe necessario specificare meglio le eventuali diverse letture del testo latino. MM (msg) 12:53, 16 mar 2008 (CET)[rispondi]