Discussione:Adeguamento liturgico delle chiese

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Il Concilio e l'adeguamento liturgico delle chiese[modifica wikitesto]

L'impianto della voce è da rivedere, perché il Concilio Vaticano II non ha dato disposizioni di adeguare le chiese, ma ha previsto la facoltà della celebrare eucaristica con il sacerdote rivolto verso il popolo, che era una modalità presente anche prima della riforma liturgica, sebbene poco diffusa.

La voce dovrebbe spiegare che la facoltà ha fatto sì che l'orientamento verso il popolo si diffondesse largamente, tanto che moltissime chiese in cui l'attuazione era impossibile sono state trasformate.

Sarebbe anche interessante, ma occorrono fonti qualificate, tracciare una storia degli adeguamenti liturgici, partendo dai primi tentativi che riguardavano solo il presbiterio e arrivando fino alle innovazioni più recenti, come l'"altare della Parola", la distribuzione delle sedute dei fedeli a cerchio o a riscontro, lo spostamento del tabernacolo in una saletta attigua all'aula per la celebrazione, eccetera. Queste trasformazioni, di grande portata, traggono indicazione da documenti varî, che in voce non sono mai citati.--AVEMVNDI 13:24, 21 set 2021 (CEST)[rispondi]

Una storia dettagliata e autorevole di come l'orientamento versus populum abbia preso piede si trova nel Commento al Responsum della Congregazione per il Culto Divino Prot.N.604/09/L. In particolare, Sacrosanctum Concilium, 128 a tale proposito disse soltanto «Liceat sacrificium Missae celebrare versus populum in altari apto» ("Sia lecito celebrare il sacrificio della Messa verso popolo su un altare adatto" = "se esiste un altare adatto", vedi pp. 9-10 del Commento).--AVEMVNDI 14:44, 21 set 2021 (CEST)[rispondi]
Ogni modifica in voce è la benvenuta, se migliora nel senso suggerito da Avemundi, non ho alcun motivo per dissentire (ne sottoscriverei quasi ogni parola, ma non ho la sua preparazione specifica sul tema). Il solo motivo che mi ha spinto a inserire la voce è che da diversi anni ormai, leggendo fonti che riguardano le chiese intese come edifici di culto e non come Chiesa, ho trovato scritto ripetutamente l'espressione adeguamento liturgico, e mi sembra il caso di chiarire finalmente cosa tratta e in cosa consiste. La voce è in fieri, non è certamente completa, ci lavorerò ancora e chiunque può farlo, inoltre mi riprometto di inserire immagini esplicative che avvalorino e confermino quanto scritto da Avemundi. Non ho mai messo il template WIP anche per lasciare a tutti la libertà in ogni momento di intervenire. Buon lavoro e grazie a chi farà modifiche migliorative.:-)-- Lungo il Leno 19:17, 21 set 2021 (CEST)[rispondi]
Ho inserito la parte sull'orientamento del celebrante dalla voce riforma liturgica del rito romano, adattandola. Come si nota, il Concilio non ha disposto una mutazione dell'orientamento, che nemmeno il Messale riformato ha imposto. Ho comunque inserito gli avvisi S e C, perché fino a quando in voce non si scrive molto chiaramente che l'adeguamento deriva da norme di Conferenze episcopali, la voce fa più disinformazione che informazione. La frase dell'arcidiocesi di Vercelli è una vera chicca (grazie di averla inserita), proprio perché tira in ballo il Concilio (l'ho citato sopra quello che scrive il Concilio...) per giustificare trasformazioni di edifici che al Concilio in pochi si sarebbero mai sognati neanche dopo una peperonata.--AVEMVNDI 04:05, 2 ott 2021 (CEST)[rispondi]

Altri riti[modifica wikitesto]

Tutta la sezione «Adeguamento liturgico delle chiese di altri riti» è fuffa da spazzare via. Si tratta in questo caso di un cambio di destinazione d'uso, manca un orizzonte storico e anche un dibattito liturgico.--AVEMVNDI 03:16, 2 ott 2021 (CEST)[rispondi]

✔ Fatto Spazzata. --AVEMVNDI 04:06, 2 ott 2021 (CEST)[rispondi]
Ringrazio della evidente cortesia usata nella discussione, e sicuramente ho esagerato nei ringraziamenti per le modifiche in voce apportate da Avemundi (il sistema non ne ha accettati altri, dopo un certo numero). Per quanto serve ritengo che la voce sia migliorabile molto, e se a farlo è chi sa distinguere cosa è fuffa e cosa è enciclopedico, oltre che attinente al tema, e sapendo esattamente quali fonti sono quelle corrette, a me va benissimo. L'enciclopedia non potrà che guadagnarci. Grazie di nuovo. Mi piace il riferimento alla peperonata poco sopra, aggiunge una nota di colore... Buon lavoro.-- Lungo il Leno 08:07, 2 ott 2021 (CEST)[rispondi]
Sono io che ringrazio te per avere dato inizio a questa voce. Forse si potrebbe anche scrivere un'altra voce sulla concessione di chiese ad altri culti, una prassi divenuta molto comune in Italia (ma forse anche altrove) soprattutto per dare "ospitalità liturgica" agli immigrati. Il fenomeno è diffuso e meriterebbe una trattazione, se si trovano le fonti ben venga. --AVEMVNDI 19:01, 2 ott 2021 (CEST)[rispondi]

Vedere discussione. Attendo pareri prima proseguire e togliere avviso, oppure attendo le modifiche in voce ritenute necessarie. Grazie. -- Lungo il Leno 15:33, 20 ott 2021 (CEST)[rispondi]

Ho rimosso la richiesta di controllo in quanto le fonti sono ben indicate nell'incipit, inoltre se è vero che anche prima fosse prevista la possibilità della celebrazione verso il popolo (e vorrei avere una fonte ben precisi che espliciti ciò), è certamente vero che fu questo ultimo Concilio (e/o le sue conseguenze e l'aria che tirava a quel tempo e la loro messa in pratica) a promuovere attivamente tale possibilità che implicò diversi cambiamenti architettonici.
Tra i cambiamenti, oltre alla diversa posizione dell'altare, ricordo ( e sono anche ricordi oculi) che in molte chiese fu rimossa la barriera o balaustra (sovente di marmo o altre pietre) che separava la zona altare dall'area fedeli, lungo la quale in precedenza si disponevano i fedeli (spesso inginocchiati in attesa) per ricevere l'Eucarestia dal celebrante che si muoveva lungo di essa, ciò almeno nel rito ambrosiano, (oggi invece solitamente si dispongono in file doppia al centro e celebrante fermo che li aspetta).
Sarebbe interessante trovare almeno un'immagine esemplificativa dell'interno di una chiesa prima e dopo tale trasformazione, in quanto queste trasformazioni hanno certamente modificato alcuni aspetti architettonici di chiese, tra l'altro con modifiche curiose: ho visto tagliare e ridurre notevolmente una balaustra in marmetto, eliminarne anche il gradino inginocchiatoio e la stessa chiesa si è munita di in pietra stilisticamente a se stante , viceversa la parte in pietra della balaustra rimossa è stata utilizzata per costruire il nuovo altare in un'altra chiesa! --Bramfab (msg) 18:03, 20 ott 2021 (CEST)[rispondi]
Secondo me la rimozione è stata prematura, ma probabilmente la "colpa" è mia, perché non ho ancora trovato il tempo per intervenire in voce e spiegare ben bene che l'adeguamento liturgico delle chiese non è previsto dal Concilio Vaticano II. Avevo lasciato una fonte utile per ricostruire tutta la storia, ma evidentemente non basta, devo rimboccarmi le maniche e scrivere in voce. --AVEMVNDI 14:11, 4 nov 2021 (CET)[rispondi]

Qualche spiegazione e qualche spunto per andare avanti[modifica wikitesto]

Ho inserito due corpose aggiunte alla voce. La prima è una parte analitica che spiega bene l'ampio perimetro dell'adeguamento liturgico elemento per elemento. Ha un grande difetto: la fonte è una nota pastorale della Conferenza episcopale italiana, quindi se possibile bisognerebbe estendere la trattazione ad altri paesi. Ma non si troverebbero sostanziali differenze, perché l'applicazione della riforma liturgica agli edifici è stata più o meno simile ovunque.

La seconda è una parte storica in cui si fa luce su come si affacci il concetto di adeguamento liturgico, quale sia la sua origine nei testi liturgici.

Mancherebbe anche una parte di collegamento con l'architettura sacra dopo la riforma liturgica. Con una fonte opportuna, si potrebbero rintracciare le origini teologiche di alcune norme dell'adeguamento liturgico. Ad esempio l'ambone deve richiamare stilisticamente l'altare perché è l'"altare della Parola" e qui si potrebbe aprire una parentesi sull'enfasi della liturgia della Parola nel rito romano riformato. Andrebbero poi citate le sperimentazioni (ad esempio vedere una descrizione della chiesa del Santissimo Redentore di Modena, chiesa che non ha ancora una voce) o per rimanere più rigidamente nel tema esaminare esempi paradigmatici di adeguamento come quello della cattedrale di Reggio Emilia. --AVEMVNDI 00:04, 5 nov 2021 (CET)[rispondi]