Diocesi di Gordoserba

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Gordoserba
Sede vescovile titolare
Dioecesis Gordoserbana
Patriarcato di Costantinopoli
Sede titolare di Gordoserba
Mappa della diocesi civile del Ponto (V secolo)
Vescovo titolaresede vacante
Istituita1933
StatoTurchia
Diocesi soppressa di Gordoserba
Suffraganea diNicea
Eretta?
Soppressa?
Dati dall'annuario pontificio
Sedi titolari cattoliche

La diocesi di Gordoserba (in latino Dioecesis Gordoserbana) è una sede soppressa del patriarcato di Costantinopoli e una sede titolare della Chiesa cattolica.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Gordoserba, identificabile con Kyzdervent nell'odierna Turchia, è un'antica sede vescovile della provincia romana di Bitinia nella diocesi civile del Ponto. Faceva parte del patriarcato di Costantinopoli ed era suffraganea dell'arcidiocesi di Nicea.

Sono tre i vescovi documentati di questa diocesi. Isidoro prese parte al concilio di Costantinopoli del 680 e sottoscrisse gli atti del concilio in Trullo del 691/92[1]; Neofito fu tra i padri del secondo concilio di Nicea del 787; Stefano intervenne ai Concili di Costantinopoli dell'869-870 e dell'879-880.

Dal 1933 Gordoserba è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica; la sede finora non è mai stata assegnata.

Cronotassi dei vescovi greci[modifica | modifica wikitesto]

  • Isidoro † (prima del 680 - dopo il 692)
  • Neofito † (menzionato nel 787)
  • Stefano † (prima dell'869 - dopo l'879)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Concilium Constantinopolitanum a. 691/92 in Trullo habitum (Concilium Quinisextum), edidit Heinz Ohme, adiuvantibus Reinhard Flogaus et Christof Rudolf Kraus, «Acta conciliorum oecumenicorum», series secunda, volumen secundum, pars quarta, Berlin/Boston, 2013, p. 73, nº 100.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Diocesi: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di diocesi