Dindondio

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Dindondio
singolo discografico
ArtistaZucchero Fornaciari
Pubblicazione25 gennaio 2002
Album di provenienzaShake
GenereBlues
Rock
Pop
EtichettaUniversal
FormatiCD singolo, CD Maxi
Zucchero Fornaciari - cronologia
Singolo precedente
(2001)
Singolo successivo
(2002)

Dindondio è un singolo del cantante italiano Zucchero Fornaciari pubblicato il 25 gennaio 2002 per il mercato radiofonico e il 15 febbraio 2002 come CD singolo dalla Universal.[1]

Il brano[modifica | modifica wikitesto]

È il terzo singolo estratto dall'album Shake. Di particolare interesse il fatto che il CD nel quale Dindondio è stato pubblicato, contiene la cover di Ho visto Nina volare, eseguita da Zucchero durante il concerto-tributo reso al cantautore genovese Fabrizio De André il 12 marzo 2000, poi incluso nel doppio album Faber, amico fragile del 2003.[2].

Video musicale[modifica | modifica wikitesto]

In occasione del lancio come singolo, è stato realizzato il videoclip del brano, che inscena l'organizzazione della registrazione del clip stesso da parte di Zucchero e della troupe.

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

CD singolo[modifica | modifica wikitesto]

  • COD: Universal 5002 718
  1. Dindondio (Radio Edit) – 4:04 (testo: Zucchero, Pasquale Panella)
  • COD: Universal 570 882-2
  1. Dindondio – 4:34 (testo: Zucchero, Pasquale Panella)
  2. Senza rimorso – 4:36 (testo: Zucchero, Alberto Salerno)

CD Maxi[modifica | modifica wikitesto]

  • COD: Universal 570 628-2
  1. Dindondio (Radio Edit) – 4:34 (testo: Zucchero, Pasquale Panella)
  2. Ho visto Nina volare (Live at Faber, amico fragile) – 4:34 (Fabrizio De André, Ivano Fossati)
  3. Senza rimorso – 4:36 (testo: Zucchero, Alberto Salerno)
  4. Un'orgia di anime perse – 3:45

Classifiche[modifica | modifica wikitesto]

Classifica (2002) Posizione
massima
Italia[3] 31
Belgio (Vallonia)[4] 16

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Zucchero – Dindondio, su discogs.com. URL consultato il 16 gennaio 2018.
  2. ^ Giuseppe Videtti, Dori Ghezzi: una canzone del mio Faber per Zucchero, in la Repubblica, 21 gennaio 2002. URL consultato l'11 aprile 2019.
  3. ^ Zucchero - Dindondio, su italiancharts.com, Italian charts. URL consultato il 15 agosto 2019.
  4. ^ Zucchero - Dindondio, su ultratop.be, Ultratop.be/fr. URL consultato il 15 agosto 2019.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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