Dactylopsila tatei

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Opossum striato di Tate
Stato di conservazione
In pericolo[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
SuperphylumDeuterostomia
PhylumChordata
SubphylumVertebrata
InfraphylumGnathostomata
SuperclasseTetrapoda
ClasseMammalia
SottoclasseTheria
InfraclasseMetatheria
SuperordineAustralidelphia
OrdineDiprotodontia
SottordinePhalangeriformes
SuperfamigliaPetauroidea
FamigliaPetauridae
GenereDactylopsila
SpecieD. tatei
Nomenclatura binomiale
Dactylopsila tatei
Laurie, 1952
Areale

L'opossum striato di Tate (Dactylopsila tatei Laurie, 1952) è un marsupiale arboricolo della famiglia dei Petauridi[2]. Deve il nome al celebre zoologo statunitense George Henry Hamilton Tate.

L'opossum striato di Tate ricorda moltissimo nell'aspetto gli esemplari della sottospecie nominale di opossum striato grande (Dactylopsila trivirgata trivirgata). I disegni bianchi e neri su testa e dorso sono molto simili a quelli presenti in quest'ultimo, e la striscia mediana appare un po' più scura delle due laterali. I peli che ricoprono le zampe, sia anteriori che posteriori, sono biancastri. Si differenzia da D. trivirgata per l'assenza della grande macchia nera sul mento e per la coda più corta che, sul lato dorsale, presenta unicamente pochi o punti peli grigi vicino alla base. Sul lato ventrale la transizione tra peli grigi e neri avviene a circa 70-80 mm dalla base. L'estremità della coda è bianca. Il cranio è molto simile a quello di D. trivirgata, ma è più piccolo. La lunghezza testa-corpo è di 183-213 mm nelle femmine e di 173-210 mm nei maschi; quella della coda è, rispettivamente, di 262-274 e di 265-286 mm[3].

L'opossum striato di Tate conduce vita notturna e arboricola nelle foreste pluviali tropicali primarie. Durante il giorno rimane nascosto nel proprio riparo, un nido fatto di foglie secche situato nella cavità di un albero. La dieta è composta per lo più da insetti, frutta e foglie[1].

Distribuzione e habitat

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Questa specie poco conosciuta è endemica di Fergusson, una delle isole appartenenti all'arcipelago di D'Entrecasteaux (Papua Nuova Guinea). Tutte le testimonianze riguardo alla sua presenza provengono dalle montagne nell'ovest dell'isola, ad altitudini comprese tra i 600 e i 1000 m; è probabile che l'areale della specie sia ristretto a quest'unica zona[1].

Conservazione

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Sulla Lista Rossa della IUCN l'opossum striato di Tate viene classificato come specie «in pericolo» (Endangered), dal momento che è noto unicamente a partire da pochi esemplari (l'ultimo dei quali catturato nel 2003). I fattori che minacciano questa specie non sono noti, ma probabilmente tra essi figura la distruzione dell'habitat per far spazio a terreni coltivati[1].

  1. ^ a b c d (EN) Leary, T., Wright, D., Hamilton, S., Singadan, R., Menzies, J., Bonaccorso, F., Helgen, K., Seri, L. & Allison, A. 2008, Dactylopsila tatei, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Dactylopsila tatei, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
  3. ^ Mammals collected by Mr. Shaw Mayer in New Guinea, 1932-1949. Bulletin of the British Museum (Natural History).

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