Cymodocea nodosa

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Cymodocea nodosa
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Monocotiledoni
Ordine Alismatales
Famiglia Cymodoceaceae
Genere Cymodocea
Specie C. nodosa
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Sottoregno Tracheobionta
Superdivisione Spermatophyta
Divisione Magnoliophyta
Classe Liliopsida
Ordine Alismatales
Famiglia Cymodoceaceae
Genere Cymodocea
Specie C. nodosa
Nomenclatura binomiale
Cymodocea nodosa
(Ucria) Asch.
Sinonimi

Cymodocea aequorea
K.D.Koenig
Cymodocea major
(Willd.) Grande
Cymodocea preauxiana
Webb & Berthel.
Cymodocea webbiana
A.Juss.
Kernera nodosa
(Ucria) Schult. & Schult.f.
Phucagrostis major
Theophr. ex Cavolini
Phucagrostis major
Willd.
Phucagrostis nodosa
(Ucria) Kuntze
Zostera mediterranea
DC.
Zostera nodosa
Ucria
Zostera serrulata
Targ.Tozz.

La cimodocea (Cymodocea nodosa (Ucria) Asch.) è una pianta acquatica della famiglia Cymodoceaceae.[2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Rizoma di C. nodosa

È una pianta acquatica marina dioica, con un fusto eretto di piccole dimensioni, che presenta da 2 a 5 foglie nastriformi di colore verde più scuro di quelle di Zostera, larghe 3–4 mm e lunghe sino a 40 cm, con margine seghettato soprattutto verso l'apice. Ha un robusto rizoma, che si sviluppa solo in senso parallelo al fondo del mare, con radici inserite ad ogni internodo, molto ramificate.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

La riproduzione avviene per il 90% in modo asessuale per stoloni e solo nel centro dei prati si hanno piante fiorite. La fioritura avviene in primavera, i frutti sono acheni disposti a coppie e molto compressi lateralmente.

È una tipica specie pioniera, che con il suo insediamento "prepara" il substrato ad altre piante più esigenti, come la posidonia. Può tollerare l'anossia e la presenza di Idrogeno solforato nel suolo. Le sue foglie ospitano una comunità epifita, ricca quasi quanto quella della Posidonia. Tra le sue foglie si riproducono molte specie di pesci.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

È diffusa nel mar Mediterraneo e nell'Oceano Atlantico nordorientale tra il golfo di Guascogna e il Senegal.[1]

Vive su fondali sabbiosi o fangosi ben illuminati e calmi, da 5 a 60 m di profondità; può colonizzare la matte morta di Posidonia oceanica. Forma prati estesi, anche se molto meno fitti delle praterie di Posidonia, e crea ambienti di notevole interesse biologico. Spesso rinvenibile nei fondali delle lagune, in associazione a Zostera spp., che la sostituisce quando la salinità scende troppo.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Short F.T. et al., 2010, Cymodocea nodosa, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020. URL consultato il 20 dicembre 2021.
  2. ^ (EN) Cymodocea nodosa, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 20 dicembre 2021.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Mojetta A., Ghisotti A., Flora e Fauna del Mediterraneo, Mondadori, 2003, ISBN 88-04-38574-X.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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