Crenaia, la ninfa del torrente Dargle

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Crenaia, la ninfa del torrente Dargle
AutoreFrederic Leighton
Data1880
Tecnicaolio su tela
Dimensioni75×25 cm
UbicazioneCollezione Juan Antonio Pérez Simón

Crenaia, la ninfa del torrente Dargle[1] (Crenaia, the Nymph of the Dargle) è un dipinto a olio dell'artista inglese Frederic Leighton, realizzato ed esposto per la prima volta nel 1880. Si trova attualmente nella collezione privata di Juan Antonio Pérez Simón, in Messico.[2]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Leighton aveva visitato l'Irlanda per dipingere un paesaggio nell'estate del 1874, e forse in altre occasioni negli anni 1870. Fu durante una visita alla magione del suo amico irlandese Mervyn Wingfield, visconte di Powerscourt, che questi gli commissionò un quadro per la sua casa situata a Powerscourt, in una valle vicino a Enniskerry circondata dai monti Djouce e attraversata dal fiume Dargle, un torrente che aumenta il proprio flusso tra War Hill e Tonduff; dopo aver formato una cascata di oltre 120 metri a Powerscourt scorre fino al mare d'Irlanda, a Bray.[3] Leighton, pensando al torrente che attraversava la temuta, lo immaginò abitato da una ninfa bellissima sempre accarezzata dalle acque del Dargle.[4]

Il dipinto, adesso noto come La ninfa del Dargle, venne esposto all'accademia reale d'arte nel 1880 con il titolo Crenaia.[5] Frederic George Stephens, che scriveva per The Athenæum, era entusiastico sul dipinto quando venne esposto:[6]

(EN)

«The next picture is a small one, named Crenaia (655), and comprises a single figure of a nymph standing in a cavern or rocky niche by the side of a spring of clear water, and huddling to her chin an abundance of diaphanous white drapery, which, falling in front, conceals half the bearer's form, and leaves half uncovered. This is a pretty action, and has been expressed with taste and much spontaneity. The carnations lack a little of that inner golden tint which, when omitted, leaves the purer red and white too rosy and too pale. The drapery is beautiful in design and painting.»

(IT)

«Il prossimo quadro è uno piccolo, chiamato Crenaia (655), e comprende un'unica figura di una ninfa in piedi in una caverna o una nicchia rocciosa accanto a una sorgente di acqua limpida, e che stringe al suo mento una gran quantità di panneggi diafani bianchi, che, ricadendo di fronte, nascondono per metà la figura della portatrice, e per metà la lasciano scoperta. Questo è un bell'effetto, ed è stato espresso con gusto e molta spontaneità. Gli incarnati mancano un po' di quella tinta aurea interiore che, quando viene omessa, lascia il rosso più puro e il bianco troppo roseo e troppo pallido. Il drappeggio è bello nel disegno e nella pittura.»

L'opera venne acquisita assieme ad altre opere di Leighton dal visconte di Powerscourt, e attualmente è posseduta dall'impresario multimilionario di origine spagnola, ma cresciuto in Messico, Juan Antonio Pérez Simón, un collezionista che possiede una delle migliori collezioni private di arte vittoriana al mondo.[4]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Nella mitologia greca, Cranae o Crenaia (in greco antico: Κρανάη?, letteralmente "pietrosa") era, assieme alle sorelle Attide e Cranecme, una delle tre dee delle rocce, dei promontori e delle scogliere.[7]

Il quadro raffigura una piccola figura intera che si rivolge verso lo spettatore; il fiume Dargle scorre lungo la tenuta di Powerscourt e forma le cascate che qui sono rappresentate nello sfondo, da cui il nome.[5] La figura in piedi è notevole per i suoi tratti irlandesi: Leighton prese come modella per quest'opera Dorothy Dene. Edgcumbe Staley la definisce la "meno eclettica di tutte le bellezze femminili di Leighton". Il suo incarnato è pallido; le sue braccia sono incrociate pudicamente sul petto, in un atteggiamento quasi mistico. Ella è quasi nuda, e il drappeggio che possiede ha un color crema.[3]

Per quest'opera Frederic Leighton prese come modella Dorothy Dene, che aveva incontrato pochi mesi prima e che era diventata la sua modella preferita.[8]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Alma-Tadema e i pittori dell’800 inglese. Collezione Pérez Simòn, su La Stampa, 5 febbraio 2014. URL consultato il 22 novembre 2022.
  2. ^ (EN) A Victorian Obsession: The Pérez Simón Collection at Leighton House in London., su Country Life, 30 gennaio 2015. URL consultato il 22 novembre 2022.
  3. ^ a b (EN) Edgcumbe Staley, Lord Leighton of Stretton, P.R.A., London : W. Scott Pub. Co. ; New York : Scribner, 1906. URL consultato il 22 novembre 2022.
  4. ^ a b (ES) Desde el otro lado del cuadro: The Nymph of the Dargle (Crenaia) - Frederic Leighton, su Desde el otro lado del cuadro, 10 maggio 2015. URL consultato il 22 novembre 2022.
  5. ^ a b (EN) Ernest Rhys, Frederic Lord Leighton, late President of the Royal Academy of Arts, an illustrated record of his life and work, London, Bell, 1900. URL consultato il 22 novembre 2022.
  6. ^ (EN) The Athenaeum., 1828, pp. 162 v.. URL consultato il 22 novembre 2022.
  7. ^ (EN) Frederic Leighton 1830-1896, London : Royal Academy of Arts with Harry N. Abrams, 1996, ISBN 978-0-8109-2655-4. URL consultato il 22 novembre 2022.
  8. ^ (EN) Jill Berk Jiminez, Dictionary of Artists' Models, Routledge, 15 ottobre 2013, ISBN 978-1-135-95921-0. URL consultato il 22 novembre 2022.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Stephen Jones et al., Frederic Leighton, 1830–1896. Royal Academy of Arts, Londra, Harry N. Abrams, Inc, 1996, pp. 192.
  • (EN) Ernest Rhys, Frederic Lord Leighton: An Illustrated Record of his Life and Work, Londra, George Bell & Sons, 1900, pp. 42, 127.
  • (EN) Edgcumbe Staley, Lord Leighton of Stretton, Londra, The Walter Scott Publishing Co., Ltd.; New York, Charles Scribner's Sons, 1906, pp. 116–118.

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