Coordinate: 32°08′24″N 38°19′48″E

Cratere G. Bond

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Cratere G. Bond
TipoCrater
Satellite naturaleLuna
I crateri G. Bond.
Dati topografici
Coordinate32°23′24″N 36°19′12″E
MagliaLQ-05 (in scala 1:2.500.000)

LAC-27 Geminus (in scala 1:1.000.000)

Diametro19,1 km
Profondità2,8 km
Localizzazione
Cratere G. Bond
Mappa topografica della Luna. Proiezione equirettangolare. Area rappresentata: 90°N-90°S; 180°W-180°E.

G. Bond è un cratere lunare di 19,05 km situato nella parte nord-orientale della faccia visibile della Luna, ad est del maggiore cratere Posidonius e a sud del Lacus Somniorum e dei resti del cratere Hall.

Il cratere è situato in una regione dove è presente del terreno accidentato a nordovest della montagna Montes Taurus.

Ha una forma pressappoco circolare che non ha subito impatti significativi, con una forma a ciotola con un fondo interno che si estende circa per metà del diametro. Le pareti interne non presentano strutture significative.

A ovest del cratere G. Bond è presente la Rima G. Bond: una crepa con orientamento nord-sud che si estende per una lunghezza di circa 150 km.

Il cratere è dedicato all'astronomo statunitense George Phillips Bond.

Crateri correlati[modifica | modifica wikitesto]

Alcuni crateri minori situati in prossimità di G. Bond sono convenzionalmente identificati, sulle mappe lunari, attraverso una lettera associata al nome.

G. Bond Coordinate Diametro (in km)
A[1] 31°34′48″N 36°52′12″E 9,19
B[2] 29°57′00″N 34°40′12″E 32,38
C[3] 28°17′24″N 34°45′00″E 46,65
G[4] 32°44′24″N 37°15′00″E 27,32
K[5] 32°08′24″N 38°19′48″E 12,47

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) G. Bond A, su Gazetteer of Planetary Nomenclature, United States Geological Survey. URL consultato il 13 aprile 2021.
  2. ^ (EN) G. Bond B, su Gazetteer of Planetary Nomenclature, United States Geological Survey. URL consultato il 13 aprile 2021.
  3. ^ (EN) G. Bond C, su Gazetteer of Planetary Nomenclature, United States Geological Survey. URL consultato il 13 aprile 2021.
  4. ^ (EN) G. Bond G, su Gazetteer of Planetary Nomenclature, United States Geological Survey. URL consultato il 13 aprile 2021.
  5. ^ (EN) G. Bond K, su Gazetteer of Planetary Nomenclature, United States Geological Survey. URL consultato il 13 aprile 2021.

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