Corrado Pilat

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Corrado Pilat
Corrado Pilat (a sinistra nella foto, senza palla) in ItaliaScozia nel 1998 a Treviso
Dati biografici
Paese Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 180 cm
Peso 80 kg
Rugby a 15
Ruolo Utility back
Ritirato 2011
Carriera
Attività giovanile
1984-1993Belluno
Attività di club[1]
1993-1994Belluno
1994-1997Bologna
1997-2002Benetton70 (706)
2002-2004Parma28 (265)
2004-2005Bologna? (?)
2005-2006Barking23 (197)
2006-2008Viadana29 (249)
2008-2010Veneziamestre31 (203)
2010-2011Montebelluna
Attività da giocatore internazionale
1997-2001Bandiera dell'Italia Italia7 (13)
Attività da allenatore
2010-2011Montebelluna
2014-2017MiranoAll. 2ª
2019-ZebreSkill
2020-Bandiera dell'Italia ItaliaSkill

1. A partire dalla stagione 1995-96 le statistiche di club si riferiscono ai soli campionati maggiori professionistici di Lega
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito

Statistiche aggiornate al 9 aprile 2020

Corrado Pilat (Belluno, 24 settembre 1974) è un ex rugbista a 15 e allenatore di rugby a 15 italiano, già utility back di Benetton, Viadana e Veneziamestre e 7 volte internazionale per l'Italia. Al termine della stagione 2009-10, l'ultima da professionista, raggiunse la quota di 1764 punti marcati, che ne fanno, ancora al 2020, l'ottavo marcatore assoluto di tutti i tempi della massima divisione.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Cresciuto nel Belluno[1], in cui compì tutta la trafila fino a divenire capitano della squadra under-19[1], con tale club si mise in luce in chiave nazionale nonostante l'andamento altalenante tra serie A e B. Prima ancora di essere ingaggiato da professionista dal Benetton nel 1998[1], infatti, Pilat attirò l'attenzione dell'allora C.T. della Nazionale italiana Georges Coste, che lo fece esordire a fine 1997 a Bologna in un test match contro l'Irlanda nel quale, stante la presenza di Diego Domínguez all'apertura, fu schierato come estremo: la partita fu vinta dall'Italia 37-22 e Pilat bagnò il debutto con una meta[2]; fino a tutto il 2001 furono 7 gli incontri cui Pilat prese parte, compresi tre in due edizioni del Sei Nazioni (2000 e 2001), sotto la gestione Johnstone.

Nella sua prima finale scudetto a Treviso, quella del 1998-99, Pilat realizzò una meta, da lui stesso poi trasformata, e piazzò tre calci di punizione tra i pali, per un totale di 16 punti[3]; due anni più tardi contribuì a far vincere ai trevigiani il loro decimo scudetto con 18 punti in finale contro l'Amatori & Calvisano[4].

Il 2001, anno delle sue ultime apparizioni internazionali, fu anche l'anno del trasferimento a Parma, in cui Pilat rimase 3 stagioni prima di scendere in serie A con il Bologna nella stagione 2004-05; alla fine di tale campionato si trasferì in Inghilterra e militò per una stagione al Barking di Londra in National Division One (nome con cui era allora conosciuta la seconda divisione nazionale); in tale squadra marcò quasi 200 punti in campionato e vinse la Essex Cup[5].

Tornato in Italia al Viadana nel 2006, nel Mantovano arrivò al primo anno alla finale-scudetto contro Treviso, al termine della quale, pur avendo marcato tutti i 24 punti della sua squadra (7 piazzati e un drop), non poté evitare la sconfitta contro il suo ex club[6]. In quello stesso anno, tuttavia, contribuì alla vittoria di una Coppa e una Supercoppa d'Italia; nel 2008 si trasferì al Veneziamestre, in cui, alla fine del suo primo campionato in tale club, raggiunse la quota di 1695 punti, all'epoca nono marcatore della prima divisione e migliore in attività dopo il ritiro di Andrea Scanavacca alla fine del campionato precedente[7]; nel corso del campionato 2009-10 superò Naas Botha e si attestò definitivamente a quota 1764 punti, al 2020 insuperato ottavo posto assoluto tra i marcatori di prima divisione: alla fine di tale stagione, infatti, Pilat annunciò il suo ritiro dall'attività professionistica per dedicarsi alla carriera tecnica a Montebelluna, in cui per la stagione 2010-11 fu giocatore-allenatore[8].

Tra il 2014 e il 2017 fece parte dello staff tecnico del Mirano con vari incarichi, tra cui assistente allenatore e tecnico di preparazione ai calci[1]; responsabile anche del centro federale veneto di formazione Dolomiti Under-16, dal 2019 è assistente allenatore alla tecnica individuale presso la franchise federale delle Zebre in Pro14[9].

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Corrado Pilat: il fango sotto i piedi, su rugbybelluno.it, Rugby Belluno, 28 marzo 2017. URL consultato il 9 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 9 aprile 2020).
  2. ^ Rossano Emanuele, Italrugby batte l'Irlanda e prepara il Cinque Nazioni, in Corriere della Sera, 21 dicembre 1997, p. 42. URL consultato il 30 gennaio 2020 (archiviato dall'url originale il 7 dicembre 2012).
  3. ^ Carlo Gobbi, Treviso, tripletta record: un contropiede cancella Padova, in la Gazzetta dello Sport, 30 maggio 1999. URL consultato il 26 gennaio 2010.
  4. ^ Carlo Gobbi, Treviso intona il nono urrah, in la Gazzetta dello Sport, 3 giugno 2001. URL consultato il 30 gennaio 2010.
  5. ^ (EN) Martin Dutt, Essex Cup Final: Thurrock 15-59 Barking, in BBC, 18 aprile 2006. URL consultato il 30 gennaio 2010.
  6. ^ Simone Battaggia, Finale thrilling: Treviso si gode il 13º scudetto, in la Gazzetta dello Sport, 20 maggio 2007. URL consultato il 9 aprile 2020.
  7. ^ Marcatori, guida Pilat. Domani può raggiungere Botha, su federugby.it, Federazione Italiana Rugby, 18 settembre 2009. URL consultato il 30 gennaio 2010 (archiviato dall'url originale il 2 ottobre 2015).
  8. ^ Pilat condanna il Belluno al ko con il Montebelluna, in Corriere delle Alpi, 8 febbraio 2011. URL consultato il 9 aprile 2020.
  9. ^ Le Zebre presentano il nuovo Skills coach, su zebrerugbyclub.it, Zebre Rugby Club, 19 luglio 2019. URL consultato il 9 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 9 aprile 2020).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]