Conferenza di Dartmouth

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Nell'ambito dell'intelligenza artificiale, la conferenza di Dartmouth si riferisce al Dartmouth Summer Research Project on Artificial Intelligence, svoltosi nel 1956, e considerato come l'evento ufficiale che segna la nascita del campo di ricerca.[1]

La proposta di Dartmouth[modifica | modifica wikitesto]

L'evento viene proposto nel 1955 da John McCarthy, Marvin Minsky, Nathaniel Rochester e Claude Shannon, in un documento informale di 17 pagine noto come 'proposta di Dartmouth'.[2] Il documento introduce per la prima volta il termine di intelligenza artificiale, e motiva la necessità della conferenza con la seguente asserzione:[3]

«Lo studio procederà sulla base della congettura per cui, in linea di principio, ogni aspetto dell’apprendimento o una qualsiasi altra caratteristica dell’intelligenza possano essere descritte così precisamente da poter costruire una macchina che le simuli.»

Il documento discute poi quelli che gli organizzatori considerano i temi principali del campo di ricerca, tra cui le reti neurali, la teoria della computabilità, la creatività e l'elaborazione del linguaggio naturale.

La conferenza[modifica | modifica wikitesto]

Oltre ai quattro autori della proposta di Dartmouth, la conferenza ebbe altri sei partecipanti: Ray Solomonoff, Oliver Selfridge, Trenchard More, Arthur Samuel, Allen Newell e Herbert Simon. Durante la conferenza, Newell e Simon presentarono il Logic Theorist, il primo programma esplicitamente progettato per imitare le capacità di problem solving degli esseri umani.[4]

AI@50[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2005, per celebrare il cinquantenario della conferenza di Dartmouth, il Dartmouth College ha organizzato una nuova conferenza, la Dartmouth Artificial Intelligence Conference: The Next Fifty Years.[5] La conferenza ha avuto 175 partecipanti, fra cui 5 partecipanti della conferenza originale: Marvin Minsky, Ray Solomonoff, Oliver Selfridge, Trenchard More, e John McCarthy.[6] Una relazione riassuntiva della conferenza è stata pubblicata sulla rivista AI Magazine dall'organizzatore, James Moor.[5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Crevier (1993), p. 49.
  2. ^ McCarthy (1955).
  3. ^ Proposta di Dartmouth, tradotta in Italiano da Gianluca Paronitti (PDF), su dif.unige.it (archiviato dall'url originale il 12 gennaio 2015).
  4. ^ Crevier (1993), p. 44.
  5. ^ a b Moor (2006).
  6. ^ The Dartmouth Artificial Intelligence Conference: The next 50 years, su dartmouth.edu. URL consultato il 30 aprile 2019 (archiviato dall'url originale il 10 gennaio 2016).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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