Comunità Popolare Democratica

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Comunità Popolare Democratica
Demokratska Narodna Zajednica
LeaderRifet Dolić
StatoBandiera della Bosnia ed Erzegovina Bosnia ed Erzegovina
FondazioneAprile 1996
IdeologiaDestra
Seggi Camera dei rappresentanti
1 / 42
Seggi Camera dei popoli
0 / 15
Seggi Camera dei rappresentanti della Federazione di Bosnia ed Erzegovina
2 / 98
Seggi Camera dei popoli della Bosnia ed Erzegovina
1 / 58
ColoriBlu
Sito webweb.archive.org/web/20140615040620/http://dnzbih.ba/

La Comunità Popolare Democratica (in bosniaco: Demokratska Narodna Zajednica - DNZ) è un partito politico attivo in Bosnia ed Erzegovina, fondato nell'aprile 1996 da Fikret Abdić.

Nelle elezioni presidenziali del 1998, Abdić corse per la presidenza della Bosnia-Erzegovina, ottenendo il 6,2% dei voti. Nelle stesse elezioni il partito elesse un seggio alla Camera dei rappresentanti della Bosnia ed Erzegovina e tre alla Camera dei rappresentanti della Federazione di Bosnia ed Erzegovina, confermandoli tutti e quattro alle elezioni parlamentari del 2000. Nel luglio 2001 Abdić fu processato in Croazia (dove risiedeva) per crimini di guerra risalenti agli anni tra il 1992 e il 1995; per essere successivamente condannato a 20 anni di prigione del luglio 2002. Nell'ottobre dello stesso anno il leader del partito scelse di correre dal carcere alla presidenza dello stato bosniaco-erzegovese, ottenendo il 4% dei voti. Nelle stesse elezioni, il partito elesse un deputato alla Camera dei rappresentanti federale e due deputati alla Camera dei rappresentanti della Federazione di Bosnia ed Erzegovina, riconfermandoli nel 2006. Intanto, nel marzo 2005, la Corte Suprema croata ridusse la pena di Abdić a 15 anni di prigione, rendendola definitiva. Dopo due mesi dalla condanna definitiva, Abdić si dimise dalla presidenza del partito. Alle elezioni generali del 2010 il candidato alla presidenza federale fu Ibrahim Đedović, che raggiunse il 2,9% dei voti. L'attuale presidente è Rifet Dolić, mentre Hafeza Sabljaković e Muhamed Škrgić sono i vicepresidenti[1].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Tom Lansford, Political Handbook of the World 2013, CQ Press, 2013, p. 170, ISBN 978-1-4522-5824-9.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]