Come uccidere un usignolo

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Come uccidere un usignolo
album in studio
ArtistaErnia
Pubblicazione2 giugno 2017
Durata27:07
Dischi1
Tracce8
GenereConscious hip hop
EtichettaThaurus, Universal
ProduttoreLazza, Luke Giordano, Marz, Noise, Parix, Shablo, Tradez, Zef
Registrazione2017, Decibeat Studio, Milano (Italia)
FormatiCD, 2 CD, download digitale, streaming
Certificazioni
Dischi di platinoBandiera dell'Italia Italia[1]
(vendite: 50 000+)
Ernia - cronologia
Album precedente
Album successivo
(2018)
Singoli
  1. Ego
    Pubblicato: 27 ottobre 2017

Come uccidere un usignolo è il primo album in studio del rapper italiano Ernia, pubblicato il 2 giugno 2017 dalla Thaurus Music.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

In un'intervista concessa a TV Sorrisi e Canzoni, Ernia ha descritto l'album come la perfetta rappresentazione degli scorsi anni della sua vita.[2]

Riguardo al titolo, il rapper ha spiegato:[3]

«Il titolo è la traduzione letteraria di To Kill a Mockingbird di Harper Lee, anche se il mockingbird è un uccello tipicamente americano, non traducibile direttamente con l'usignolo. L'idea di base è comunque quella del far del male a qualcosa di indifeso, innocuo. Il libro tratta le vicende di un bracciante di colore che tenta di sfuggire alla sua prigionia e poi viene ingiustamente condannato. La sua uccisione è paragonata a quella degli uccellini a cui i cacciatori sparano per puro divertimento. Un gesto senza senso, di pura crudeltà, ma che in realtà compare frequentemente nella storia della letteratura. Penso ad esempio all'albatro ucciso dai marinai di Coleridge.»

In occasione della ripubblicazione dell'album, avvenuta il 3 novembre dello stesso anno, Ernia ha chiarito ulteriormente il significato del titolo in un'intervista per il webzine SoundsBlog:[4]

«[...] Riprendo il titolo originale perché viene da un passo importante del libro, durante il quale l'uccisione di un bracciante nero viene paragonata all'uccisione degli uccellini, per pura cattiveria. Io ho utilizzato questa metafora per sottolineare l'odio che abbiamo ricevuto in passato quando collaboravo con i Troupe D'Elite: un odio assolutamente gratuito. Avevamo anche una ragazza nella formazione e si scagliavano spesso contro di lei senza limiti.»

Tale riedizione contiene un secondo CD, denominato 67, allusione al successivo album dell'artista uscito l'anno seguente, 68.[5]

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

Testi di Matteo Professione, musiche di Alessandro Pulga, eccetto dove indicato.

  1. QT – 3:18
  2. Gotham – 2:58 (musica: Luca Giordano)
  3. Feeling – 2:57
  4. Madonna (feat. Rkomi) – 3:39 (testo: Matteo Professione, Mirko Martorana)
  5. Bella – 3:27 (musica: Tradez)
  6. Ehy Boy – 3:20
  7. Amici – 3:16 (musica: Noise)
  8. Come uccidere un usignolo – 4:12
67 – CD bonus nella riedizione
  1. Ego – 3:24 (musica: Marz, Zef)
  2. Pas ta fête – 3:09
  3. Lei no (il tradito) – 3:43
  4. Disgusting (feat. Gué Pequeno) – 2:39 (testo: Matteo Professione, Cosimo Fini – musica: Jacopo Lazzarini)
  5. Tradimento (il traditore) (feat. Mecna) – 3:36 (testo: Matteo Professione, Corrado Grilli – musica: Shablo, Parix)
  6. Spleen – 0:48 (musica: Parix)
  7. La ballata di Mario Rossi – 3:08 (musica: Marz, Luke Giordano)
  8. Noia – 3:32

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Come uccidere un usignolo (certificazione), su FIMI. URL consultato il 25 gennaio 2021.
  2. ^ Alessandro Alicandri, «Come uccidere un usignolo/67» di Ernia: i testi più belli, su sorrisi.com, TV Sorrisi e Canzoni, 2 novembre 2017. URL consultato il 27 gennaio 2019.
  3. ^ Marco Beltramelli, Ernia, il cavaliere oscuro del rap italiano, su rockit.it, 21 giugno 2017. URL consultato il 27 gennaio 2019.
  4. ^ Paolo Bianco, Ernia a Blogo: "Canto della malvagità umana gratuita", su soundsblog.it, SoundsBlog, 3 novembre 2017. URL consultato il 27 gennaio 2019.
  5. ^ Marta Blumi Tripodi, Ernia, tra Harper Lee e Stephen King, su rollingstone.it, Rolling Stone Italia, 12 novembre 2017. URL consultato l'8 febbraio 2019.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]