Classe Espresso Livorno

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Classe Espresso Livorno
L'Espresso Livorno in livrea Adriatica
Descrizione generale
Tipotraghetti ro-ro passeggeri
CostruttoriCantiere navale Luigi Orlando S.p.A.
CantiereLivorno, Bandiera dell'Italia Italia
Varo15 giugno 1972 (la capoclasse)
Completamento1973 (la capoclasse)
Entrata in servizio30 luglio 1973 (la capoclasse)
Ammodernamento1991 (Espresso Egitto, ex Espresso Cagliari)
Caratteristiche generali
Stazza lorda4 689 (alla costruzione) tsl
Portata lorda2 283 tpl
Lunghezza125,5 m
Larghezza18,5 m
Pescaggio5,2 m
Propulsione2 motori 14 cilindri GMT Diesel, 14 400 cavalli (Espresso Livorno, Espresso Cagliari)
2 motori 12 cilindri GMT Diesel, 14 000 cavalli (Espresso Ravenna, Espresso Venezia)
Velocità21 nodi (38,89 km/h)
Capacità di carico370 metri lineari di carico (34 semirimorchi), 184 automobili
Numero di cabine181
Passeggeri835
Betti Carboncini, p. 207
Trizio, p. 113
Balsamo, pp. 548-551
(SV) M/S ESPRESSO LIVORNO (1973), su faktaomfartyg.se. URL consultato il 29 agosto 2013.
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La classe Espresso Livorno è una serie di quattro navi traghetto costruite negli anni '70 presso il Cantiere navale Luigi Orlando di Livorno.

Delle quattro unità della classe che facevano parte della classe (Espresso Livorno, Espresso Cagliari, Espresso Ravenna ed Espresso Venezia), al 2024 solo la Espresso Cagliari è ancora esistente, tuttora in servizio per Caronte & Tourist Isole Minori con il nome di Lampedusa, mentre le altre tre sono state demolite.

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

Originariamente le navi erano pensate per privilegiare la capacità di trasporto merci rispetto a quella passeggeri. L'unica unità della classe ad aver subito modifiche evidenti è l'Espresso Cagliari, che nel 1991 fu sottoposta a degli importanti lavori di ristrutturazione presso i cantieri I.N.M.A. di La Spezia[1], durante i quali furono aggiunte delle sovrastrutture a poppa e ne fu alterata la linea a prua. Anche la Express Pegasus (già Espresso Venezia) fu sottoposta a lievi modifiche durante il periodo in Grecia, pur mantenendo pressoché inalterata la linea originale.

I traghetti della classe sono lunghi 125,5 metri e larghi 18,5, avevano originariamente una stazza lorda di circa 4 700 tonnellate e potevano trasportare 830 passeggeri, che avevano a disposizione 181 cabine per un totale di 407 posti letto[2]. Dopo le modifiche l'Espresso Cagliari ha una stazza lorda di 8 975 tonnellate e 600 posti letto; l'Express Pegasus (già Espresso Venezia) può invece trasportare circa 1500 passeggeri[3]. Le prime due unità della classe (Espresso Cagliari ed Espresso Livorno) si differenziano dalle altre due per la motorizzazione: montano, infatti, due motori GMT 14 cilindri, mentre le Espresso Venezia ed Espresso Ravenna erano dotate di due 12 cilindri.

Unità della classe[modifica | modifica wikitesto]

Nome Immagine Varo Consegna Rotta Proprietario Bandiera Numero IMO Note
Espresso Livorno
15 giugno 1972 30 luglio 1973[4] - - - 7224514 Demolita nel 2010 con il nome di Grecia
Espresso Cagliari
6 agosto 1973 30 aprile 1974[4] Porto Empedocle - Linosa - Lampedusa Traghetti delle Isole 7325095 Rinominata Lampedusa nel 2015
Espresso Venezia
22 gennaio 1977[2] 20 luglio 1977[2] - 7521651 Demolita nel 2021 come Express Pegasus
Espresso Ravenna
16 dicembre 1977[2] 30 maggio 1978[2] - - - 7521663 Demolita nel 2010 con il nome di Venezia

Servizio[modifica | modifica wikitesto]

Espresso Livorno[modifica | modifica wikitesto]

Varata il 15 giugno 1972 e consegnata il 30 luglio 1973 alla Trans Tirreno Express, l'Espresso Livorno fu impiegata già dal 1º agosto dello stesso anno per collegare Livorno e Olbia[5][6]. Fermata da un'avaria da aprile a giugno 1974, fu poi brevemente spostata sulla linea Livorno - Cagliari per sostituire la gemella Espresso Cagliari, noleggiata all'Adriatica di Navigazione[5]. A partire dal maggio 1976 la nave fu noleggiata all'Adriatica di Navigazione, che la inserì dal 15 giugno sulle linee Venezia - Il Pireo - Istanbul - Smirne e Venezia - Pireo - Limassol - Haifa[7][8]. Nel luglio dello stesso anno la nave fu ceduta definitivamente all'Adriatica, prendendo il nome di Espresso Grecia[8][9].

Il traghetto fu quindi inserito nei collegamenti tra Brindisi, Corfù e Igoumenitsa fino al 1989, quando sostituì l'Appia allungando la rotta fino a Patrasso. Nel 1992, con l'ingresso sulle linee per la Grecia delle nuove Palladio, Sansovino e Laurana, fu spostata sulle linee da e per l'Albania, facendo scalo a Trieste o Ancona e Durazzo. Nel novembre 1999 la Espresso Grecia fu venduta alla greca Halkydon Shipping, cambiando nome in Grecia e continuando a collegare Italia e Albania, alternando come porti italiani Trieste e Bari. Nel 2010 la nave fu venduta per demolizione, arrivando ad Aliağa a ottobre.

Espresso Cagliari[modifica | modifica wikitesto]

La Espresso Cagliari fu varata il 6 agosto 1973, entrando in servizio l'anno seguente per Trans Tirreno Express tra Livorno e Olbia. Nel 1976 fu definitivamente venduta all'Adriatica, che la ribattezzò Espresso Egitto e la immise su una lunga rotta con scali a Venezia, Il Pireo e Alessandria d'Egitto. Nel 1991 la nave fu sottoposta a un'importante trasformazione presso i cantieri I.N.M.A. di La Spezia, tornando in servizio in giugno con il nome mutato in Egitto Express. Nel 1993 fu spostata ai collegamenti tra Italia e Grecia, compiendo le rotte da Brindisi, Ancona o Venezia per Igoumenitsa e Patrasso. Nelle estati 2001 e 2002 fu noleggiata alla Hellenic Mediterranean Lines, che la utilizzò sulla Brindisi - Igoumenitsa. Inserita temporaneamente sui collegamenti con l'Albania, a ottobre fu noleggiata per un breve periodo a Tirrenia, sostituendo le unità della classe Strade Romane sulla Genova - Olbia.

Terminato il noleggio per Tirrenia, la nave tornò stabilmente sui collegamenti tra Italia e Albania, facendo scalo nei porti di Bari e Durazzo, fino al marzo 2004, quando fu posta in disarmo a Trieste. In estate fu venduta alla neonata compagnia di navigazione Adria Ferries, che la ribattezzò Riviera del Conero e la mise in servizio tra Ancona e Durazzo. Nel 2005 la nave ebbe dei problemi meccanici, tornando in servizio solo nella primavera successiva.

Nel 2011 la nave prese bandiera cipriota. Un anno più tardi tornò a battere bandiera italiana, venendo ribattezzata AF Michela.

Dal 2016 opera con il nome Lampedusa per Traghetti delle Isole.

Espresso Venezia[modifica | modifica wikitesto]

La Espresso Venezia fu consegnata all'Adriatica di Navigazione il 20 luglio 1977 e poco dopo noleggiata alla Tirrenia, dalla quale venne impiegata inizialmente sulla linea Genova - Porto Torres e in seguito su altre rotte, tra le quali Genova - Cagliari, Genova - Olbia - Arbatax e Napoli - Cagliari[10][2][11]. Nel 1986 la nave fu acquistata dalla Tirrenia, per la quale rimase in servizio fino al 1989, quando fu noleggiata all'Adriatica e inserita su una linea diretta Brindisi - Patrasso[12]. Nel 1990 la nave tornò a Tirrenia, mutando nome l'anno seguente in Espresso Malta. Nel 1992 fu posta in disarmo a Palermo, venendo comprata due anni più tardi dalla Ventouris Ferries[2]. Rinominata Pegasus, nel 1995 la nave fu impiegata sulla rotta Bari - Corfù - Igoumenitsa, passando poi ai collegamenti tra Il Pireo e le Cicladi. Il 26 ottobre 1996 la Pegasus si incagliò sull'isoletta di Patroklos: l'incidente causò 34 feriti[13]. Una volta liberata la nave fu riparata ai cantieri Vasiliades del Pireo.

Nel 1999 la nave fu venduta alla Minoan Flying Dolphins, prendendo il nome di Express Dionysos e continuando a essere impiegata nei collegamenti con le Cicladi. Nel 2002 la nave fu rinominata Express Pegasus, passando nel 2005 alla Hellenic Seaways. Nel luglio 2005 la Express Pegasus fu colpita da un'avaria ai motori, rimanendo ferma fino alla primavera successiva. Nell'estate 2008 fu noleggiata alla Anen Lines, mentre in anni più recenti è stata spostata sui collegamenti per le Sporadi Settentrionali, in particolare effettuando la linea Agios Konstantinos - Sciato - Scopelo - Alonneso[14]. Nel 2021 fu venduta per la demolizione, arrivando ad Aliağa a novembre.

Espresso Ravenna[modifica | modifica wikitesto]

La Espresso Ravenna fu varata il 16 dicembre 1977 e consegnata all'Adriatica il 30 maggio 1978[2]. L'unità fu immediatamente noleggiata a scafo nudo alla Tirrenia, che la mise in servizio tra Genova e Porto Torres e, in seguito, Genova - Olbia - Arbatax, Genova - Cagliari e Livorno - Porto Torres[10] e i collegamenti per Malta. Nel 1986 la Tirrenia la acquistò definitivamente, ma nel 1990 la nave tornò all'Adriatica, che la ribattezzò Espresso Venezia e la mise in servizio nelle linee da Brindisi verso la Grecia.

Nel 1992 fu sostituita dalle più recenti Palladio, Laurana e Sansovino e venne spostata sui collegamenti verso Albania, Croazia e Montenegro, alternando scali ad Ancona, Bari, Antivari, Spalato, Ragusa e Durazzo. Nel 2003 la nave fu venduta alla greca Halkydon Shipping, prendendo il nome di Venezia e collegando principalmente Trieste e Bari con Durazzo. Nel 2010 fu venduta per la demolizione, arrivando ad Aliağa ad ottobre.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Trizio, p. 85.
  2. ^ a b c d e f g h Balsamo, pp. 548-552
  3. ^ (EN) The Fleet - Express Pegasus, su hellenicseaways.gr. URL consultato il 29 agosto 2013 (archiviato dall'url originale il 30 ottobre 2013).
  4. ^ a b Betti Carboncini, p. 207
  5. ^ a b Ogliari Vol. VII, p. 2337
  6. ^ Un nuovo traghetto per Olbia da mercoledì, in Corriere della Sera, 30 luglio 1973.
  7. ^ Trizio, p. 68.
  8. ^ a b Ogliari Vol. VI, p. 2112
  9. ^ Trizio, p. 113.
  10. ^ a b Ogliari Vol. VI, p. 2114
  11. ^ Balsamo, p. 62.
  12. ^ 1989, su adriaticandaegeanferries.com. URL consultato il 29 agosto 2013.
  13. ^ M/N Express Dionysos - Pireo, su members.xoom.it, adriaticandaegeanferries.com. URL consultato il 29 agosto 2013 (archiviato dall'url originale il 29 novembre 2014).
  14. ^ (EN) EXPRESS PEGASUS (PDF), su hellenicseaways.gr. URL consultato il 29 agosto 2013 (archiviato dall'url originale il 18 aprile 2013).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Bruno Balsamo, Le navi della Tirrenia, Sorrento, Con-fine Edizioni di arte & cultura, 2018, ISBN 978-88-96427-73-6.
  • Pasquale Trizio, Adriatica Venezia (1932-2004), Bari, Gelsorosso, 2008, ISBN 978-88-89735-28-2.
  • Adriano Betti Carboncini, Linee di navigazione marittima per la Sardegna, Sassari, Carlo Delfino editore, 2011, ISBN 978-88-7138-551-8.
  • Francesco Ogliari, Trasporti marittimi di linea, volume settimo - Nuove presenze sul mare, linee marittime private e delle Ferrovie dello Stato dal 1945 al 1986, Milano, Cavallotti Editori, 1987.
  • Francesco Ogliari, Trasporti marittimi di linea, volume sesto - Gli anni della Fenice, il Gruppo Finmare, le compagnie sovvenzionate dal 1945 al 1985, Milano, Cavallotti Editori, 1985.

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