Clan Capriati

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Il clan Capriati è un'organizzazione criminale, originaria della città di Bari, operante soprattutto nella Bari Vecchia.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Attiva almeno dai primi anni '90, l'organizzazione criminale è stata storicamente guidata da Antonio Capriati, detto Tonino, attualmente in carcere dove sta scontando l'ergastolo.[2]

Il clan si dedica principalmente alle attività di estorsioni ai commercianti e allo spaccio di droga, e per un certo periodo sotto la guida dei nipoti di Tonino, Filippo e Pietro, il gruppo cercò di espandersi in altre zone oltre la sua roccaforte a Bari Vecchia, avendo commesso furti anche in Basilicata. Inoltre il clan sarebbe riuscito ad infiltrarsi anche una società che gestisce la viabilità interna al porto di Bari, e secondo le indagini i Capriati puntavano a infiltrarsi nel tessuto economico della città.[3]

A differenza di altre organizzazioni criminali pugliesi, nel clan Capriati diverse donne ricoprivano ruoli importanti, loro erano ritenute le colonnelle del clan dopo gli arresti e le condanne dei capi. Le donne del clan hanno diretto il giro di usura ed estorsioni che, insieme allo spaccio di droga, ha consentito al clan di prendere il controllo incontrastato su Bari Vecchia. Tra loro ci sono Maria Faraone, moglie di Tonino Capriati, che teneva la cassa comune della cosca dopo la carcerazione del marito, ma anche le cosiddette «sorelle dell’usura» Antonia, Domenica, Lucia e Nicoletta De Benedictis, Domenica Monti, figlia di Domenico Monti, luogotenente di Tonino, e Grazia Spagnuolo, compagna di Giorgio Martiradonna, tra i più fedeli sodali del boss. Tutte loro, nel 2011, sono state condannate per associazione mafiosa con sentenza passata in giudicato.[4]

Nel 2018 venne arrestato l’allora capo dell’organizzazione, Filippo Capriati, condannato a 16 anni di carcere.[5] Nel settembre 2023 è stato smantellato dai carabinieri una struttura "verticistica e gerarchizzata", basata sulla presenza di diverse articolazioni territoriali operanti sotto l'egida del clan Capriati, che avrebbe assicurato e gestito "a monte" il traffico di sostanze stupefacenti nel Sud del Barese, nei territori di Putignano, Castellana Grotte, Noci, Alberobello, Locorotondo, Acquaviva delle Fonti. Nell'operazione sono state arrestate 60 persone.[6] Nell'ottobre 2023 sono stati sequestrati 600 mila euro ad un esponente del clan, l'uomo era il «rappresentante» del clan Capriati nel controllo del mercato delle slot machine e avrebbe poi utilizzato le somme di denaro del clan per investimenti immobiliari e finanziari, intestando beni a propri fiduciari.[7][8] Nel novembre 2018 Domenico Capriati, detto Mimmo pomodoro, 49enne, nipote del capoclan Tonino Capriati, è stato ucciso con 12 colpi di mitraglietta mentre rientrava a casa sotto gli occhi di moglie e figlio.[9][10]

Nel marzo del 2024 apparve sui social una foto dell'allora sindaco di Bari Antonio Decaro, con la sorella e la nipote del boss Antonino Capriati. La foto ha suscitato scalpore tra la popolazione e i partiti politici, che hanno chiesto spiegazioni al sindaco. Dopo che la foto è diventata virale ed è apparsa sui giornali a livello nazionale, il sindaco si è difeso dicendo che non sapeva chi fossero e dopo aver indagato scoprì che pur appartenendo alla famiglia Capriati le donne sono estranee alle attività dei clan, mentre la nipote del boss Capriati, Annalisa Milzi, ha negato qualsiasi relazione tra lei e sua madre e il sindaco, sostenendo che questa foto è della Festa del Patrono San Nicola del 2023, e che è stata scattata dopo aver chiesto al sindaco se poteva farsi un selfie con lui.[11] Il 25 marzo 2024 è stato il giorno dell’arrivo della commissione d’accesso del Viminale, per valutare ipotesi di infiltrazioni mafiose nel Comune.[12]

Il 1 aprile 2024 è stato ucciso Raffaele 'Lello' Capriati, figlio di Sabino e nipote di Tonino Capriati. Il delitto è stato compiuto nel rione Torre a Mare e Capriati è stato condotto al Policlinico di Bari dove è deceduto. Lello Capriati era stato scarcerato nel agosto 2022 dopo aver scontato 17 anni per concorso nell'uccisione di Michele Fazio, il 15enne ucciso per errore a Bari vecchia nel 2001.[13] Lello segue lo stesso destino del fratello Domenico, ucciso anche lui nel 2018.[14]

Nel maggio 2024 gli agenti della Questura di Bari hanno arrestato quattro persone, con precedenti di polizia, ritenuti esponenti di spicco del clan, tra loro Giuseppe Capriati, figlio di Mimmo Capriati.[15]

Il 11 maggio 2024, Sabino Capriati, detto Bino, figlio di Lello Capriati, ucciso nel aprile 2024, è stato arrestato dalle forze dell’ordine con l’accusa di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini dello spaccio. Ancora secondo gli investigatori, Bino è la vera testa calda della storica famiglia Capriati.[16] Sabino e il suo fratello Christian, infatti, sono ritenuti i nuovi referenti del clan.[17]

Membri di spicco[modifica | modifica wikitesto]

  • Antonio Capriati, detto Tonino – Arrestato.
  • Filippo Capriati – Arrestato.
  • Domenico Capriati, detto Mimmo pomodoro – Ucciso.
  • Raffaele Capriati, detto Lello – Ucciso.
  • Giuseppe Capriati – Arrestato.
  • Sabino Capriati, detto Bino – Arrestato.[16]
  • Christian Capriati – Libero.[17]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Blitz nel feudo dei Capriati: a Bari Vecchia, sequestro di droga e di un’arma pronta all’uso, su BariLive.it, 5 ottobre 2023. URL consultato il 26 gennaio 2024.
  2. ^ Processo “Dolmen”, ergastolo per Capriati, su BariLive.it, 7 dicembre 2008. URL consultato il 26 gennaio 2024.
  3. ^ Dalle estorsioni alle attività nel porto, così il clan Capriati si era riorganizzato: "Puntava a infiltrarsi nel tessuto economico della città", su BariToday. URL consultato il 26 gennaio 2024.
  4. ^ Le donne del clan Capriati: la moglie di Tonino, Maria Faraone, le «sorelle dell'usura», le commercianti (estranee alla mafia), su Corriere della Sera, 26 marzo 2024. URL consultato il 12 maggio 2024.
  5. ^ Mafia, sconto di pena per il boss di Bari vecchia Filippo Capriati: sconterà 16 anni invece di 20, su la Repubblica, 5 dicembre 2023. URL consultato il 26 gennaio 2024.
  6. ^ Traffico di droga nel Sud Barese, la 'rete' sul territorio e il controllo del clan Capriati: 60 arresti nel blitz dei carabinieri, su BariToday. URL consultato il 26 gennaio 2024.
  7. ^ Redazione online, Bari, le mani del clan Capriati sul mercato delle slot: sequestrati beni per 600mila euro a pregiudicato, su www.lagazzettadelmezzogiorno.it. URL consultato il 26 gennaio 2024.
  8. ^ Bari, sequestrati 600 mila euro ad un esponente del clan Capriati, su borderline24.com, 2 ottobre 2023. URL consultato il 26 gennaio 2024.
  9. ^ Il nipote del boss pronto a tornare ai vertici e i contrasti interni al clan: tre arresti per l'omicidio di Domenico Capriati, su BariToday. URL consultato il 2 aprile 2024.
  10. ^ La Redazione, Bari, omicidio Domenico Capriati a Japigia: in due a processo. "Fu ucciso con 12 colpi di mitraglietta", su News in tempo reale di Bari | Telebari - Notizie attualità, cronaca, sport, 25 gennaio 2022. URL consultato il 2 aprile 2024.
  11. ^ Decaro, spunta foto con una sorella del boss. Il sindaco: “Quelle donne estranee alle attività dei clan”, su Quotidiano Nazionale, 25 marzo 2024. URL consultato il 26 marzo 2024.
  12. ^ Redazione Roma, Bari, spunta foto di Decaro con sorella boss: centrodestra all’attacco. Il sindaco: «Estranea al clan», su Il Sole 24 ORE, 25 marzo 2024. URL consultato il 26 marzo 2024.
  13. ^ Agguato a Torre a Mare, ucciso il nipote del boss Capriati, su BariToday. URL consultato il 2 aprile 2024.
  14. ^ Linda Cappello, Chi era Lello Capriati, massima allerta per guerra tra clan: i retroscena. Verifiche su telecamere e testimoni - VIDEO, su News in tempo reale di Bari | Telebari - Notizie attualità, cronaca, sport, 2 aprile 2024. URL consultato il 2 aprile 2024.
  15. ^ Redazione Cronaca Bari, Blitz a Bari Vecchia alla vigilia della festa: in 4 in manette, tra loro il figlio di Mimmo Capriati, su www.lagazzettadelmezzogiorno.it. URL consultato l'8 maggio 2024.
  16. ^ a b Altro colpo ai Capriati: arrestato il nipote del boss. Il padre ucciso a Pasqua, su www.quotidianodipuglia.it, 12 maggio 2024. URL consultato il 12 maggio 2024.
  17. ^ a b Bari vecchia, i giovanissimi prendono il controllo del clan Capriati. “I figli di Lello nuovi referenti”, su la Repubblica, 8 maggio 2024. URL consultato il 12 maggio 2024.
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