Circuito aperto

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Un circuito aperto è un componente la cui resistenza elettrica tende all'infinito, pertanto è attraversato da una corrente nulla indipendentemente dalla tensione applicata ai suoi terminali.

Definizione[modifica | modifica wikitesto]

Simbolo circuitale del circuito aperto

Il circuito aperto ideale è definito da un resistore la cui resistenza elettrica tende all'infinito, di conseguenza determinata la tensione ai terminali del circuito aperto detta anche tensione a vuoto è possibile ricavare l'intensità corrente dalla legge di Ohm[1]

Definita la conduttanza come la grandezza inversa della resistenza allora in un circuito aperto siccome la resistenza tende a infinito si ha che:

Dalla legge di Ohm è allora possibile ricavare la relazione costitutiva del circuito aperto con e , essendo nulla la corrente allora è nulla anche la potenza elettrica assorbita.[2]

Circuiti equivalenti[modifica | modifica wikitesto]

Il circuito aperto è un componente ideale, in quanto non corrisponde a nessun elemento reale. Esso può essere pensato come equivalente di vari elementi:

Componenti reali[modifica | modifica wikitesto]

Questo bipolo approssima il comportamento di un qualunque circuito aperto, come ad esempio quello costituito dallo strato isolante tra i due bipoli di un interruttore, entro un determinato limite di tensione superato il quale la tenuta dell'isolante viene meno e tra i due bipoli si manifesta la scarica (arco elettrico).

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]