Cimitero urbano di Novara

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Cimitero urbano di Novara
Tipocivile
Confessione religiosamista
Stato attualein uso
ProprietarioComune di Novara
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
CittàNovara
Costruzione
Periodo costruzione1809-...
IngegnereLuigi Orelli
Tombe famoseGiacomo Fauser, Ugo Ferrandi, Carlo Negroni, Luigi Orelli
Mappa di localizzazione
Map
Coordinate: 45°26′18.4″N 8°37′53.47″E / 45.438444°N 8.63152°E45.438444; 8.63152

Il cimitero urbano di Novara è il principale camposanto della città piemontese, avente l'ingresso in via Cernaia.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Con l'emanazione dell'Editto di Saint Cloud, nel 1804, che proibiva le sepolture all'interno delle mura cittadine, anche Novara collocò il nuovo cimitero ai suoi margini, vicino all'Abbazia di San Nazzaro della Costa, dove si estende a tutt'oggi un'area boschiva divenuta proprietà comunale nel 1808.

Risale al 7 gennaio 1803 il primo progetto di un camposanto sulla Costa di San Nazzaro, firmato da Luigi Orelli, per una spesa prevista di 54,086 lire milanesi a cui si aggiunsero le 287,6 lire milanesi versate dal comune di Novara alle monache di Sant'Agnese per la cessione del terreno[1]. L'opera fu approvata definitivamente dal consiglio comunale novarese il 13 gennaio 1805 e lo stesso architetto Orelli produsse un nuovo progetto. La prima pietra fu posata il 18 giugno 1809 con la benedizione del vescovo Vittorio Filippo Melano[2].

Nel 1817 iniziarono i lavori di costruzione della cappella, alla presenza del sindaco Cattaneo e del podestà Gautieri[3].

Nel cimitero sono presenti diverse sculture realizzate da Giuseppe Argenti, come il monumento Melchioni, il monumento Tornielli, il monumento Lepez ed altri.

Dalla seconda metà dell'Ottocento il cimitero venne ampliato fino ad arrivare all'aspetto odierno[3].

Tra il 1931 e il 1933 l'architetto Giovanni Lazanio costruì la capella-ossario e l'ingresso e, tra gli anni 1946 e 1950, mentre era responsabile dei cimiteri cittadini, realizzò ulteriori opere di ampliamento[4].

Sepolture illustri[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Delzoppo, Ferrarotti
  2. ^ Delzoppo, Ferrarotti.
  3. ^ a b Cimitero comunale di Novara: l'ordinanza del 1806 e le successive espansioni, su @novara. URL consultato il 28 novembre 2021.
  4. ^ Dorino Tuniz, Una terra tra due fiumi, la provincia di Novara nella storia: l'Ottocento, con la collaborazione di Marina Airoldi, Volume 3, Novara, Provincia di Novara, Assessorato alla cultura, 2007, ISBN 978-88-89003-11-4. URL consultato il 18 ottobre 2021. Ospitato su Google Libri.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Massimo Delzoppo e Simone Ferrarotti, Il Foppone di Novara. Storia del Cimitero cittadino, Novara, Booksystem, 2019, ISBN 978-88-488-2405-7.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]