Coordinate: 43°11′10.62″N 13°28′51.27″E

Chiesa di Santa Maria in Piazza (Mogliano)

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Santa Maria in Piazza
Complesso della Chiesa Santa Maria in Piazza con oratorio, visto da Piazza Garibaldi
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneMarche
LocalitàMogliano
IndirizzoPiazza Garibaldi
Coordinate43°11′10.62″N 13°28′51.27″E
ReligioneChiesa cattolica di rito romano
TitolareSanta Maria Assunta
Arcidiocesi Fermo
Consacrazione1774
ArchitettoGiovan Battista Rusca
Inizio costruzione1759
Interno della Chiesa

Il complesso Santa Maria in Piazza, e l'adiacente Oratorio della Madonna della Misericordia è un luogo di culto cattolico di rito romano situato in Via Roma 62, nel centro della città di Mogliano.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La prima costruzione fu l’oratorio, eretto come ex voto al termine di un'epidemia di peste nel 1420. Poi, dal 1532 al 1542 la comunità eresse una chiesa più grande a navata unica e soffitto con cassettoni lignei. Mentre l’attuale chiesa a tre navate con decorazione interna in stucco fu completata nel 1774 su progetto di Giovanni Battista Rusca.

Infatti, nel XVIII secolo il paese si contraddistinse per un vero e proprio fermento di ricostruzione, strettamente correlato anche agli eventi sismici che si susseguirono nel 1703, nel 1729 e nel 1760. La ricostruzione fu ampiamente sovvenzionata dai lasciti dei cittadini. C’è anche da annoverare il fatto che nel 1760 il venerabile Pietro Da Mogliano venne elevato al rango di Beato, portando a una produzione cospicua di dipinti a lui collegati

Al 1742 risalgono le prime notizie riguardo la volontà di costruire l’odierna struttura, quando venne proposto di acquistare i locali appartenenti alla famiglia Lauri adiacenti alla chiesa, costruita come detto nel XVI secolo. Il 20 Marzo 1743, quindi un anno dopo, i parroci di Mogliano attraverso il loro portavoce nella congregazione dei vescovi, Mons. Borgia, testimoniano che la chiesa era ormai sufficiente solo per la metà della popolazione moglianese, calcolata in quel tempo a 3 000 abitanti.

Il 5 marzo 1750 a seguito del consiglio comunale, venne approvato il progetto della chiesa per mano del milanese Giambattista Ruschi.

Il giorno 8 settembre 1759 (ricorrenza della natività della Beata Vergine) venne posta la prima pietra. La chiesa venne consacrata nel 1774, dall’allora arcivescovo di Fermo Urbano Paracciani.

Dal 5 febbraio 1929 un contratto approvato dall’allora re Vittorio Emanuele III, la chiesa di S. M. di Piazza è stata ceduta e consegnata ad esclusivo uso parrocchiale ed il Comune, invece che amministrarla, doveva soltanto pagare al parroco una somma annua aggiornabile con la svalutazione. Nel 1951 fu trovata l'epigrafe da cui risulta che la costruzione fu diretta da A. Rusca da Lugano che coprì le volte del tetto 1769[1]

Dopo esser stata chiusa per sette anni per la condizione di inagibilità strutturale dovuta dal sisma del 2016, la chiesa è stata riaperta al pubblico nell'ottobre del 2023[2].

Architettura ed interni[modifica | modifica wikitesto]

Architettura[modifica | modifica wikitesto]

In confronto con le altre costruzioni moglianesi il Ferretti definisce "Potente e Superba" la struttura di Santa Maria che infatti si estende su un'area di m. 29x35.

La facciata originaria dell'oratorio, abbozzo dell'intero complesso, presenta un elegante portale romanico con arco a tutto sesto scolpito, ora sigillato in mattoni, con soprastante lunetta dipinta. L'interno è a volta con incrocio. Questa porzione di edificio, è oggi adibita a sagrestia e cappella, al disopra è possibile invece trovare il museo d’arte sacra di Mogliano (MASM) ; mentre a destra oggi si trova la chiesa più grande completata nel XVIII secolo con facciata incompiuta.

Interni[modifica | modifica wikitesto]

L'edificio religioso presenta 3 navate, sobriamente barocche, caratterizzate da linee classicheggianti, paragonabile per slanciata arditezza e robusta solidità a poche altre chiese dell'arcidiocesi fermana. All'interno gli altari laterali della chiesa riportano dipinti una Pietà (1789) di Alessandro Ricci da Fermo; un Beato Pietro di Mogliano si occupa dei concittadini appestati (1786) di Giovanni Battista Fabiani da Mogliano. Sono presenti anche una Madonna del Rosario di un seguace del Lotto, raffigurante la B. Vergine in Trono fra i santi Sebastiano; Stefano e Pietro martire, contornati da 15 dipinti raffiguranti i misteri cristiani[1] ed una Madonna di Loreto (1711) di Francesco Mariani .

La chiesa è nota soprattutto per ospitare una pala d'altare della Madonna Assunta di Lorenzo Lotto .[3] L'opera venne commissionata ne 1547 dall'allora sindaco della chiesa Jacomo Boninfanti.

Il dipinto del Lotto della Madonna (1548) raffigura Maria Assunta in gloria (cielo), nel registro superiore, mentre dal basso guardano in alto i Santi Giuseppe, Giovanni Battista, Maria Maddalena e Antonio da Padova. Si ritiene che i santi rappresentino rispettivamente quattro dei sacramenti della chiesa: matrimonio, battesimo, estrema unzione e confermazione .ad esaltare il progetto della controriforma,che vedeva la necessità di esprime il proposito della Chiesa di stimolare la funzione salvifica dei sacramenti[4]. Il dipinto si trova inserito all'interno di una monumentale cornice. La cappella dell'assunta, dove si trova il quadro, si sviluppa in modo simmetrico con due coppie di colonne scanalate appartenenti all'ordine romano e corinzio ed un architrave con raggiera attorno al monogramma mariano. Ai lati della raggiera due angeli sorreggono la maestosa corona nei confronti della quale è attribuito uno specifico valore come quello di voler onorare la vergine Santa[1].

L'oratorio, come detto in precedenza, è stato ora trasformato in un museo civico, che espone manufatti conservati dalla confraternita associata all'oratorio, tra cui una predella del XVIII secolo, un baldacchino processionale del 1785 e altre croci processionali e manufatti. Tra i dipinti una Sacra Famiglia attribuita a Innocenzo Francucci e una Madonna della Misericordia (1420 circa) in stile bizantino. Sono presenti varie statue e decorazioni religiose. C'è una statua del XIX secolo di San Giovanni Battista di Giambattista Latini.[5]

È inoltre presente una cappella denominata del "Sacro Cuore" la quale venne rinnovata nel 1923, dal cardinale moglianese Tacci Porcelli, allora segretario della congregazione per le chiese orientali, per opera dell'artista di Montegiorgio Nicola Achilli.[1]

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Parrocchia S.Maria, su chiesainrete.it. URL consultato il 4 maggio 2021.
  2. ^ Mogliano (Macerata), dopo il sisma riapre la chiesa che ospita capolavoro di Lotto, su www.finestresullarte.info. URL consultato il 1º novembre 2023.
  3. ^ Tourism site for Comune of Mogliano Archiviato il 28 agosto 2017 in Internet Archive..
  4. ^ Lorenzo Lotto in the Marche Archiviato il 31 marzo 2016 in Internet Archive., website for an itinerary of works in the Marche.
  5. ^ Musei Cultura Marche on Oratorio Madonna della Misericordia.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Tommasini Carlo, La chiesa di Santa Maria di Mogliano nel XVIII secolo, Fermo, 2008

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]