Chiesa di Santa Maria del Tempio (Parma)

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Ex chiesa di Santa Maria del Tempio
Facciata e lato nord
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneEmilia-Romagna
LocalitàParma
Indirizzoborgo Santa Caterina 1
Coordinate44°47′56.83″N 10°19′16.07″E / 44.799119°N 10.321131°E44.799119; 10.321131
Religionecattolica di rito romano
TitolareMaria, madre di Gesù
Ordinecavalieri templari, cavalieri ospitalieri, cappuccini
Diocesi Parma
Sconsacrazione1877
Stile architettonicorinascimentale
Inizio costruzioneXIII secolo
Completamento1575

La chiesa di Santa Maria del Tempio, detta anche Santa Maria della Pace o Santa Maria Maddalena, è un luogo di culto cattolico sconsacrato dalle forme rinascimentali, situato in borgo Santa Caterina 1, ad angolo con strada Nino Bixio, a Parma, nell'omonima provincia.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Facciata posteriore e campanile

La chiesa, con l'annesso convento, fu fondata dai templari ed è ricordata per la prima volta nel 1230; dopo la soppressione dell'ordine (1312), la chiesa passò prima ai giovanniti e, nel 1527, agli amadeiti, che mutarono il titolo della chiesa da Santa Maria del Tempio a Santa Maria della Pace.

Nel 1575 la chiesa passò ai frati cappuccini che la rinominarono Santa Maria Maddalena. I Farnese beneficarono molto il tempio: il duca Alessandro e i suoi successori si fecero seppellire, vestiti del saio cappuccino, nell'edificio.

L'interno era a navata unica, con quattro cappelle laterali per parte.

Sull'altare maggiore era collocata la Pietà e santi di Annibale Carracci, portata dai francesi a Parigi nel 1799 e restituita a Parma nel 1816, ora in Galleria nazionale; sulla sommità dell'ancona era una figura di Dio Padre, ritenuta di uno dei Carracci o del Guercino, poi trasferita in Santa Caterina.

Altri dipinti oggi in Galleria nazionale provengono dalla chiesa: la tela con la Maria Maddalena in adorazione del Crocifisso di Giambattista Pittoni era nella seconda cappella a destra[1]; il quadro con i Santi Fedele da Sigmaringen e Giuseppe da Leonessa che calpestano l'eresia di Giambattista Tiepolo era collocato nella quarta cappella a destra[2]; l'Immacolata Concezione e angeli di Giambattista Piazzetta si trovava nella seconda cappella a sinistra[3].

La chiesa conservava anche alcuni dipinti di Semplice da Verona.

La chiesa iniziò a decadere in epoca napoleonica, con la soppressione dei cappuccini (1810). I frati riottennero la chiesa nel 1816 grazie a Filippo Magawly Cerati, ma ne vennero nuovamente cacciati a causa delle leggi eversive del governo sabaudo: tornati a Parma, nel 1877 il comune negò loro il permesso di reinsediarsi nel loro antico convento e i cappuccini si stabilirono nell'ex monastero delle agostiniane di Santa Caterina.

Dopo aver ospitato la sede dell'Assistenza Pubblica di Parma, oggi la chiesa sconsacrata è sede di un circolo ARCI.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Giovan Battista Pittoni, Maddalena che adora il Crocifisso, su parmabeniartistici.beniculturali.it. URL consultato il 28 dicembre 2014 (archiviato dall'url originale il 28 marzo 2017).
  2. ^ Copia archiviata, su parmabeniartistici.beniculturali.it. URL consultato il 23 gennaio 2017 (archiviato dall'url originale il 2 febbraio 2017).
  3. ^ Copia archiviata, su parmabeniartistici.beniculturali.it. URL consultato il 4 luglio 2017 (archiviato dall'url originale il 9 agosto 2016).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Felice da Mareto, Chiese e conventi di Parma, Deputazione di Storia Patria per le Province Parmensi, Parma 1978. pp. 226–229.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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