Coordinate: 44°32′30.2″N 9°33′08.3″E

Chiesa di Santa Maria Assunta (Bedonia)

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Chiesa di Santa Maria Assunta
Facciata
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneEmilia-Romagna
LocalitàDrusco (Bedonia)
Coordinate44°32′30.2″N 9°33′08.3″E
Religionecattolica di rito romano
Titolaresanta Maria Assunta
Diocesi Piacenza-Bobbio
Consacrazione1730
Stile architettonicobarocco e neoclassico
Inizio costruzioneentro il XIV secolo

La chiesa di Santa Maria Assunta è un luogo di culto cattolico dalle forme barocche e neoclassiche situato a Drusco, frazione di Bedonia, in provincia di Parma e diocesi di Piacenza-Bobbio.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il luogo di culto originario fu edificato in epoca medievale; risale al 1369[1] la prima testimonianza della sua esistenza[2] come cappella dipendente dalla vicina pieve di Calice e appartenente alla diocesi di Bobbio.[3]

Nel 1583[1] la chiesa assunse il titolo plebano a scapito della chiesa di Sant'Apollinare di Calice, da cui traslocò il parroco;[3] nel 1597 risultavano alle sue dipendenze le cappelle di Casalporino, Romezzano, Volpara, Cese, Spora, Chiesiola e Fornolo.[1]

Il tempio fu in epoca ignota completamente ricostruito e nel 1730 fu solennemente consacrato dal vescovo Carlo Cornaccioli.[1]

A partire dal 1925 la chiesa fu sottoposta a lavori di restauro, che interessarono anche il campanile e furono conclusi nel 1954; nel frattempo nel 1930 gli interni furono ornati con affreschi.[1]

Nel 2003 le decorazioni pittoriche furono restaurate.[1]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Facciata
Lato sud

La chiesa si sviluppa su una pianta a croce latina affiancata sulla sinistra da due cappelle, con facciata a ovest e presbiterio absidato a est.[1]

La simmetrica facciata a capanna, interamente intonacata, è suddivisa verticalmente in tre parti da quattro lesene d'ordine gigante, coronate da capitelli dorici; nel mezzo è collocato l'ampio portale d'ingresso principale ad arco a tutto sesto, delimitato da una cornice in pietra; più in alto, sopra a una lampada in ferro, si apre un rosone strombato; in sommità corre lungo gli spioventi del tetto un motivo ad archetti pensili.[1]

Il lato destro è affiancato dal campanile, che si eleva su tre ordini delimitati da lesene sugli spigoli; la cella campanaria si affaccia sulle quattro fronti attraverso alte aperture ad arco a tutto sesto; in sommità, oltre il cornicione perimetrale in aggetto, si eleva la lanterna a base ottagonale, illuminata da monofore ad arco a tutto sesto, scandite da lesene sugli spigoli; a coronamento si staglia la copertura a cupola. Dietro alla torre, aggetta dal prospetto un porticato a due ampie arcate a tutto sesto, su cui si apre il portale d'ingresso secondario; più avanti è presente infine il volume della sagrestia.[1]

Il lato sinistro è affiancato dagli edifici di servizio.[1]

Abside

Sul retro si allunga il presbiterio absidato, illuminato in sommità lateralmente da una serie di finestre rettangolari e sul fondo da un'apertura a croce greca, tutte profondamente strombate.[1]

All'interno la navata, suddivisa in tre campate e coperta da una volta a botte lunettata ornata con affreschi, è decorata sulle pareti con una serie di lesene in marmo rosso e grigio, coronate da capitelli dorici, a sostegno del cornicione perimetrale in aggetto.[1] La prima campata accoglie sulla destra il confessionale ottocentesco in legno intarsiato,[4] mentre sulla sinistra si affaccia l'arcata a tutto sesto della cappella del battistero,[1] al cui interno è collocato il fonte battesimale romanico;[4] sulla seconda campata si aprono a destra una nicchia a tutto sesto contenente la statua di un santo e a sinistra l'alta arcata a tutto sesto di una cappella;[1] sulla terza si apre a destra il portale d'ingresso secondario, mentre dalla parete sinistra aggetta il pulpito ligneo policromo risalente alla prima metà del XIX secolo.[4]

I due bracci del transetto, coperti da volte a botte affrescate, ospitano altrettanti altari.[1]

Il presbiterio, lievemente sopraelevato, è preceduto dall'ampio arco trionfale a tutto sesto, retto da pilastri su cui si aprono, verso l'aula, due simmetriche nicchie a tutto sesto; l'ambiente, coperto da una volta a botte lunettata, è scandito in due campate da una serie di lesene marmoree doriche.[1] Nel mezzo si eleva l'altare maggiore monumentale in legno dorato e intagliato, realizzato tra il 1662 e il 1678; al centro è collocato il tabernacolo, affiancato da due coppie di colonnine tortili coronate da capitelli corinzi, a sostegno del frontone spezzato contenente un altorilievo rappresentante l'Eterno Padre; ai lati si aprono due nicchie ad arco delimitate da cariatidi, mentre alle estremità si innalzano due colonnine tortili; superiormente si staglia nel mezzo un'ampia ancona policroma retta da due coppie di lesene ornate con fiori, mascheroni e cariatidi; a coronamento si erge il frontone spezzato contenente la raffigurazione del Padre Eterno benedicente tra le nuvole.[4]

Sul fondo l'abside, coperta dal catino con spicchi a vela lunettati e affrescati,[1] accoglie il coro ligneo risalente alla fine del XVIII secolo.[4]

La chiesa conserva alcuni antichi oggetti sacri di pregio, tra cui un calice del 1488, un reliquiario, un ostensorio e un trono processionale.[4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q Chiesa di Santa Maria Assunta "Drusco, Bedonia", su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 30 dicembre 2017.
  2. ^ Extimum Cleri Bobiensis della diocesi di Bobbio
  3. ^ a b Fallini, Calidoni, Rapetti, Ughetti, p. 158.
  4. ^ a b c d e f Drusco Bedonia PR Parrocchia Santa Maria Assunta, su seminariobedonia.it. URL consultato il 30 dicembre 2017 (archiviato dall'url originale il 30 dicembre 2017).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Marco Fallini, Mario Calidoni, Caterina Rapetti, Luigi Ughetti, Terra di pievi, Parma, MUP Editore, 2006, ISBN 88-7847-021-X.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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