Chiesa di Santa Caterina d'Alessandria (Ortona)

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Chiesa di Santa Caterina d'Alessandria
Fianco della chiesa da piazza Teatro
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneAbruzzo
LocalitàOrtona
IndirizzoCorso Garibaldi - Ortona
Coordinate42°21′11.62″N 14°24′13.4″E / 42.353229°N 14.403721°E42.353229; 14.403721
Religionecattolica
Arcidiocesi Lanciano-Ortona
Stile architettonicoromanico (ingresso)

barocco

Inizio costruzioneXIII secolo
CompletamentoXVII secolo

La chiesa di Santa Caterina d'Alessandria è un edificio religioso che si trova ad Ortona, in provincia di Chieti. [1]

Noto precedentemente come monastero benedettino di Sant'Anna, fondato dai Celestini, poi delle Clarisse e delle Cistercensi, ospitava le monache Celestine, che rimasero sotto l'ordine delle Clarisse in centro, anche dopo la soppressione dell'ordine celestino nel 1811. Vi è annesso l'oratorio del Crocifisso miracoloso, affacciato sul mare.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Facciata

Fu fondato dai discendenti di Pietro da Morrone, alla fine del Duecento come monastero benedettino, ospitante le Celestine donne, dentro le mura, dedicato a Sant'Anna. La cappella fi Santa Caterina col tempo si allargherà, e il monastero assunse tale denominazione.

L’edificio si compone di due strutture. La facciata secondaria è rivolta verso il mare, lato piazza Teatro, e permette di accedere all'Oratorio del Crocifisso miracoloso (attualmente è noto anche come cappella musicale San Tommaso) che rappresenta il nucleo originario del complesso risalente al XIII secolo. Ad un crocifisso che si trovava presso l'oratorio si fa risalire nel 1566 un miracolo, l'affresco rinascimentale del Cristo crocifisso grondò sangue dal costato, raccolto in ampolle, al quale si attribuisce la mancata distruzione del convento da parte dei turchi che invasero Ortona.

All'oratorio si aggiunse nel 1327 la chiesa, attualmente in stile barocco, dedicata a Caterina d'Alessandria, costruita con la facciata principale lungo Corso Garibaldi, e il monastero con il giardino presso l'attuale villa comunale di piazzetta Donatori di Sangue, e il chiostro interno, con i locali adibiti a Museo della battaglia del 1943 e al biblioteca comunale. In precedenza fu anche scuola e sede del Fascio.

Sul lato sinistro della facciata principale, caratterizzata da un portico con tre archi, sormontato da un rosone, e con un interessante portale tardo romanico a cornice decorata da fregi, si trovava il monastero delle benedettine cistercensi di clausura, costruito nel XVI secolo contemporaneamente alla chiesa. Di originale si conserva il chiostro a portici rinascimentale.

La balconata presente all'interno della chiesa sul lato del portale era utilizzata alle monache per seguire in maniera riservata le funzioni religiose.

Dall'evento miracoloso del 1566 prese l’avvio all'inizio del XVIII secolo il rifacimento della chiesa di Santa Caterina. Dal XVIII secolo il monastero conobbe poi una progressiva decadenza, fino ad essere chiuso alla fine dell'800. I terreni delle monache furono confiscati, in uno di questi nel 1929 fu costruito il teatro Vittoria, poi Francesco Paolo Tosti.

Durante la seconda guerra mondiale, la chiesa venne gravemente danneggiata dai cannoneggiamenti. Sul lato desto della facciata principale si trova attualmente l'ex convento dell'Ordine dei Celestini, che dal 2002 ospita il museo della battaglia di Ortona. [2]

Dopo il 2010 l'esterno della chiesa è stato interessato da un restauro con ritinteggiatura degli esterni, ma occorre un restauro agli interni.

Architettura[modifica | modifica wikitesto]

Facciata posteriore, l'oratorio del Crocifisso

Il portale in pietra del XII secolo in stile romanico, affaccia su via Garibaldi, probabilmente appartenente originariamente all'oratorio, fa accedere alla navata unica della chiesa, decorata in stile barocco nel XVII secolo. Grande parte delle tele di Giambattista Gamba, aventi per tema le "storie della Vita di Santa Caterina", oggi è nel museo diocesano: Disputa della Santa coi Dottori - I sapienti condotti al martirio - Matrimonio mistico - Incoronazione della Santa. Presso l'altare maggiore si conserva la tela dell'Estasi della Santa, opera di Giovanni Battista Spinelli di Chieti.

La decorazione a stucchi della volta della navata, e degli altari laterali e dell'altare maggiore con tre nicchie per ospitare le tele, è opera di Giovan Battista Gianni, lombardo attivo nell'Abruzzo chietino.

L'altare in marmo è del XIX secolo. La facciata è stata rifatta nei primi anni del '90 seguendo l'impianto della preesistente, con sommità a capanna, e un nartece di tre archi che precedono il portale medievale; un oculo si trova al centro della facciata. L'impianto è rettangolare, sul lato Largo Teatro si trova la torretta campanaria ottocentesca con cuspide piramidale, restaurata negli anni 2000; sul lato del Belvedere Orientale si trova l'oratorio del Crocifisso Miracoloso con Cappella musicale "San Tommaso".

Oratorio del Crocifisso Miracoloso[modifica | modifica wikitesto]

L'oratorio affaccia sull'Orientale: è simile alla facciata della chiesa, mostra tracce medievali nelle finestre bifore. L'interno di questo oratorio è rinascimentale, semplice e risale al XIII secolo , con volte a crociera in mattoni a vista, riscoperte dopo un restauro che eliminò le aggiunte a stucco, e una parete con l'affresco della Crocifissione tra le Marie dolenti, che grondò sangue nell'estate del 1566. L'affresco è del XIV secolo, con il restauro della parete è stato rinvenuto un affresco dello stesso tema del XIII secolo ed oggi è visibile mediante una parete in corrispondenza del muro.

L'altare maggiore è a tabernacolo. [3]

L'ex convento si trova compreso tra via Garibaldi, belvedere Tosti e piazzetta Donatori del Sangue, ossia la villa comunale, ricavata dall'orto antico, Il convento fino alla fine dell'800 ospitò le monache, poi divenne una scuola, negli anni '30 la sede del Fascio, e poi abbandonato dopo la guerra, ospitando sempre una scuola. Nel 2002 ospita il museo permanente della Battaglia di Ortona una parte della biblioteca civica. Di originale si conserva il chiostro interno porticato con archi in mattoni a vista a doppio livello, come per il chiostro dell'ex convento dei Cappuccini di Ortona, al cimitero.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Il monastero di Santa Caterina, su tommasoapostolo.it, Parrocchia San Tommaso Apostolo. URL consultato il 13 novembre 2017.
  2. ^ Chiesa Di Santa Caterina d’Alessandria in Ortona, su prefettura.it, Prefettura - Ufficio Territoriale del Governo di Chieti. URL consultato il 13 novembre 2017.
  3. ^ Cappellina del SS. Crocifisso in Ortona, su prefettura.it, Prefettura - Ufficio Territoriale del Governo di Chieti. URL consultato il 13 novembre 2017.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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