Coordinate: 45°03′13.64″N 12°03′22.87″E

Chiesa di San Nicola da Tolentino (Adria)

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Chiesa di San Nicola da Tolentino
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneVeneto
LocalitàAdria
Indirizzovia F. Bocchi, 46 Adria
Coordinate45°03′13.64″N 12°03′22.87″E
Religionecattolica di rito romano
TitolareNicola da Tolentino
Diocesi Adria-Rovigo

La chiesa di San Nicola da Tolentino, citata come monumento ai Caduti o popolarmente chiesa dei due leoni, è una chiesa sita in via Vittorio Emanuele II, nel centro dell'abitato di Adria.

Edificata tra il 1850 e il 1852 sulla precedente del XVII secolo, appartenente all'omonima confraternita oramai in rovina, venne pesantemente modificata e trasformata in monumento a memoria dei concittadini caduti nella prima guerra mondiale a fine anni Venti su progetto dell'adriese Giambattista Scarpari, che per le decorazioni e i rilievi bronzei si valse del bolognese Gaetano Samoggia.

Caratterizzata principalmente dal portale con cancellata in bronzo e dalle due grandi statue di leoni bronzei che sono posizionate ai lati dell'ingresso, conserva al suo interno opere a tema religioso, tra le quali una Madonna della Cintola, tela del pittore Andrea Vicentino del XVII proveniente dall'originaria chiesa, e un sarcofago calcareo di epoca romana risalente al I secolo a.C., dono del regime fascista per omaggiare il gerarca Giovanni Marinelli.


  • AA.VV., Il Veneto paese per paese, Firenze, Bonechi, 2000, ISBN 88-476-0006-5.
  • Pia e Gino Braggion (a cura di), Il sacro nel Polesine - Gli Oratori nella Diocesi di Adria, Volume primo, Conselve, Tip. Reg. Veneta, 1986, ISBN non esistente.
  • Rovigo e la sua provincia; guida turistica e culturale, seconda edizione, Rovigo, Provincia di Rovigo, assessorato al turismo, 2003, ISBN non esistente.
  • Antonello Nave, Tra Bologna e il Polesine. Per Gaetano Samoggia scultore e decoratore, in “Il Carrobbio. Tradizioni, problemi, immagini dell’Emilia-Romagna”, Bologna, Pàtron Editore, XXIX, 2003, pp. 233-237.
  • Antonello Nave, Virgilio Milani e la scultura del Novecento nel Polesine, Rovigo, Minelliana, 2004, pp. 129-138.

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