Chiesa di San Lorenzo (Faicchio)

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Chiesa di San Lorenzo
L'affresco nel catino absidale
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneCampania
LocalitàContrada San Lorenzo (Faicchio)
Coordinate41°17′18.83″N 14°27′08.31″E / 41.288564°N 14.452309°E41.288564; 14.452309
Religionecattolica
Titolaresan Lorenzo
DiocesiTelese
Stile architettonicoromanico
Inizio costruzioneXII secolo (?)

La chiesa di San Lorenzo è un piccolo edificio religioso medievale in rovina, posto nelle campagne fra Faicchio e Gioia Sannitica. I ritrovamenti di ceramica a monte della chiesa, databili all'età romana e poi fra il X e il XIV secolo, testimonierebbero l'esistenza di un insediamento, probabilmente costruito in legno.[1] San Lorenzo è fra le chiese i cui benefici, nel 1446, vengono annessi alla collegiata di Santa Maria Maggiore di Faicchio.[2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

L'esterno

La chiesa di San Lorenzo è una piccola costruzione a navata unica terminante in un'abside, lunga 9,5 m e larga 5. Si presenta priva di tetto ed abbandonata, ma le strutture sono conservate per la maggior parte. I paramenti murari sono quasi interamente realizzati con pietre calcaree irregolari legate a malta; fanno eccezione gli spigoli e l'arco dell'abside, che sono evidenziati da un paramento in conci di tufo regolari.[3] L'accesso alla chiesa si trova sul fianco destro della navata.

Il catino absidale conserva un affresco frammentario raffigurante l'Ascensione di Gesù, che è posto in una mandola circondato fra quattro angeli, dipinti a colori vivaci e caratterizzati da linee di contorno ben demarcate. Diverse caratteristiche della raffigurazione rimandano ad esempi riscontrabili in Terra di Lavoro fra il XI e il XII secolo, a partire da quelle dei volti, circondati da capigliature morbide, le gote evidenziate con un colorito più acceso, le sopracciglia prolungate a delineare il naso, le pieghe ombreggiate in rosso sulla fronte e sul collo. Il panneggio del vestiario presenta pieghe molto ravvicinate. In base a confronti con altri affreschi, potrebbero risalire alla seconda metà del XII secolo.[4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Cielo-Di Cosmo, pp. 140-141.
  2. ^ Pescitelli, p. 193.
  3. ^ Cielo-Di Cosmo, p. 139.
  4. ^ Di Cosmo, pp. 109-110; Cielo-Di Cosmo, pp. 139-140.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Luigi Romolo Cielo e Luigi Di Cosmo, Insediamenti medievali in territorio di Faicchio (BN): strutture architettoniche e manufatti ceramici, in Nicola Cucuzza e Maura Medri (a cura di), Archeologie. Studi in onore di Tiziano Mannoni, Bari, Edipuglia, 2006, pp. 139-141.
  • Luigi Di Cosmo, Note su chiese medievali di villaggi abbandonati dell'area Alifana-Telesina, in Domenico Caiazza (a cura di), Terra di Lavoro Terra di Santi. Eremiti e Monachesimo nell’Alta Terra di Lavoro da Benedetto a Celestino V, Quaderni Campano-Sannitici, Piedimonte Matese, Ikona Editrice, 2005, pp. 109-131.
  • Renato Pescitelli, Chiesa Telesina: luoghi di culto, di educazione e di assistenza nel XVI e XVII secolo, Benevento, Auxiliatrix, 1977.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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