Chiesa di San Giovanni Evangelista (Monzuno)
Chiesa di San Giovanni Evangelista | |
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Stato | Italia |
Regione | Emilia-Romagna |
Località | Monzuno |
Indirizzo | viale Nino Bertocchi 46 ‒ Monzuno (BO) |
Coordinate | 44°16′50.7″N 11°15′53.41″E / 44.280751°N 11.264836°E |
Religione | cattolica di rito romano |
Titolare | san Giovanni Evangelista |
Arcidiocesi | Bologna |
Architetto | Giuseppe Brighenti Vincenzo Brighenti |
Completamento | XIX secolo |
La chiesa di San Giovanni Evangelista è la parrocchiale di Monzuno, in città metropolitana ed arcidiocesi di Bologna; fa parte del vicariato di Setta-Savena-Sambro.
Storia[modifica | modifica wikitesto]
La primitiva chiesa di Monzuno, che sorgeva in cima al monte, era filiale della pieve di San Pietro di Sambro[1][2].
Nel 1376 l'originaria chiesetta fu sostituita da una nuova in paese[2].
Nel 1487 il giurispatronato della parrocchia fu acquisito dalla famiglia Morandi[2].
Nel 1504 la chiesa, che era in stile romanico, subì un intervento di ristrutturazione ad opera di due capomastri lombardi[2].
Nel 1582 la parrocchiale fu elevata al rango di pieve[2].
L'edificio venne ampliato e ammodernato nel 1836 grazie all'interessamento di don Adamo Barbieri[2] e nel 1838 il campanile seicentesco
fu dotato di un concerto di quattro campane[1]
La chiesa venne rifatta nuovamente tra il 1865 ed il 1891 su progetto di Giuseppe e Vincenzo Brighenti[2].
Descrizione[modifica | modifica wikitesto]
Esterno[modifica | modifica wikitesto]
La facciata a salienti della chiesa, in pietra grigia[2], è divisa da una cornice marcapiano in due registri, entrambi i quali sono caratterizzati da lesene binate[2]; l'ordine superiore presenta, inoltre, una finestra semicircolare[2].
Interno[modifica | modifica wikitesto]
L'interno è a navata unica con tre cappelle laterali per lato[2]; l'aula termina con il presbiterio, rialzato d due gradini e a sua volta chiuso dall'abside semicircolare[2]. Opere di pregio conservate nella chiesa sono l'organo, costruito da Alessio Verati nel 1836[2], l'altare maggiore in marmo, opera di Angelo Rasori[1], la pala d'altare raffigurante san Giovanni Evangelista e gli altari laterali di Santa Margherita, di San Luigi Gonzaga, dei santi Fabiano e Sebastiano, della Beata Vergine del Rosario e di Gesù Crocifisso[1].
Nella cella del bel campanile gugliato, in pietra a vista, è issato un bel concerto di quattro campane in tono di sesta maggiore (Fa3-Sib3-Do4-Re4) fuse da Serafino Golfieri nel 1838. Montati su telaio in ferro, i bronzi possono essere suonati manualmente "a doppio" secondo l'usanza tipica bolognese. La locale squadra campanaria fu in passato una delle più brave e rinomate, molto conosciute e apprezzate nell'ambiente, aggiudicandosi innumerevoli premi e riconoscimenti nelle gare e manifestazioni campanarie a cui hanno preso parte.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ a b c d Storia della parrocchia di San Giovanni Evangelista di Monzuno, su parrocchiamonzuno.it. URL consultato il 29 marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 15 agosto 2020).
- ^ a b c d e f g h i j k l m Chiesa di San Giovanni Evangelista <Monzuno>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 29 marzo 2020.
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla chiesa di San Giovanni Evangelista
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Parrocchia di S. GIOVANNI EVANGELISTA, su parrocchiemap.it. URL consultato il 29 marzo 2020.