Coordinate: 43°52′21.99″N 12°40′06.37″E

Chiesa di San Biagio (Saludecio)

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Chiesa di San Biagio
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneEmilia-Romagna
LocalitàSaludecio
Indirizzopiazza Beato Amato Ronconi ‒ Saludecio (RN)
Coordinate43°52′21.99″N 12°40′06.37″E
Religionecattolica di rito romano
Titolaresan Biagio
Diocesi Rimini
ArchitettoGiuseppe Achilli
Completamento1800

La chiesa di San Biagio, detta anche santuario del Beato Amato, è la parrocchiale di Saludecio, in provincia e diocesi di Rimini[1]; fa parte del vicariato della Valconca[2]. La chiesa conserva in un'urna di vetro le spoglie di Sant' Amato Ronconi.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La prima citazione della pieve di Saludecio, attestata con il titolo di pieve di San Laudizio, risale al 1014[1]; nel 1144 papa Lucio II, con la sua bolla, stabilì che la pieve saludecese rientrasse entro i confini della diocesi di Rimini[1].

Nel 1786 un forte terremoto compromise definitivamente la struttura della chiesa, già immiserita, danneggiata e depredata dalle truppe napoleoniche e dagli anticlericali[1].
Così, don Antonio Fronzoni decise di edificare una nuova parrocchiale e affidò il progetto al cesenate Giuseppe Achilli per conservare le spoglie del beato Amato Ronconi, patrono di Saludecio[1][3]; la prima pietra della chiesa fu posta nel 1794 e i lavori vennero portati a compimento nel 1800[1].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Facciata[modifica | modifica wikitesto]

La facciata della chiesa, che è a salienti, presenta nella parte centrale quattro paraste suddivise in due registri, il portale d'ingresso e da una finestra murata in cui è presente un bassorilievo avente come soggetto Beato Amato, mentre nelle porzioni laterali si aprono gli ingressi secondari e due finestre di forma semicircolare[1].

Interno[modifica | modifica wikitesto]

L'interno è caratterizzato dalla presenza di colonne, pilastri, paraste e lesene; al termine dell'aula si sviluppa il presbiterio, sopraelevato di tre gradini[1].

Opere di pregio qui conservate sono il dipinto ritraente la Processione del Santissimo Sacramento, eseguito da Guido Cagnacci nel 1628[4], la pala raffigurante i Santi Antonio Abate e Antonio da Padova, realizzata nel 1650 da Giovan Francesco Nagli, soprannominato Centino[4], la tela con soggetto la Decollazione del Battista, dipinta nel 1620 da Claudio Ridolfi detto il Veronese[4], e la tela di Sant'Antonio Abate, eseguita da Sante Braschi nel 1667[4].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h Chiesa di San Biagio <Saludecio>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 6 gennaio 2021.
  2. ^ San Biagio, su diocesi.rimini.it. URL consultato il 6 gennaio 2021 (archiviato dall'url originale il 9 gennaio 2021).
  3. ^ Chiesa parrocchiale di S. Biagio Santuario del Beato Amato, su comunesaludecio.it. URL consultato il 6 gennaio 2020.
  4. ^ a b c d Chiesa di San Biagio, su riviera.rimini.it. URL consultato il 6 gennaio 2021.

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