Coordinate: 45°57′53.03″N 12°21′42.84″E

Chiesa della Santissima Trinità (Cappella Maggiore)

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Chiesa della Santissima Trinità
Veduta laterale
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneVeneto
LocalitàCappella Maggiore
Coordinate45°57′53.03″N 12°21′42.84″E
Religionecattolica
TitolareSantissima Trinità
Diocesi Vittorio Veneto
Stile architettonicoromanico
Inizio costruzioneVIII-IX secolo

La chiesa della Santissima Trinità è uno degli edifici più antichi di Cappella Maggiore, in provincia di Treviso.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La fondazione di questa cappella risale all'VIII-IX secolo, in un'epoca in cui questo territorio era sotto il dominio dei longobardi.

Detta anche chiesa della Mattarella (per il nome dell'antico proprietario dei terreni su cui sorse) o Capella Campestris, questa chiesa è all'origine del nome di Cappella Maggiore[1].

Negli anni 2000 ha beneficiato di un importante restauro conservativo, che l'ha riportata all'antico splendore.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Esternamente, il fabbricato si mostra disadorno, con superfici in pietra prive di intonaci. Le aperture si limitano al portale principale, ad un ingresso laterale, sopra il quale sta incisa la scritta trino et uni, che ricorda la dedicazione della chiesa, e a delle piccole monofore. Sul tetto c'è un piccolo campanile a vela, di recente fattura.

Internamente la chiesa, a una navata, conserva un gran numero di affreschi, finiti sotto il nome di ciclo della Mattarella, rappresentanti scene dell'Antico e Nuovo Testamento. L'affresco più antico (e di più recente scoperta) è Ultima Cena dell'XI secolo, di autore anonimo.

Vi sono poi una Madonna del Melograno di Antonello da Serravalle, del XV secolo, una coeva Crocefissione e Adorazione dei Magi di Antonio Zago, pittore di origine bergamasca, e altre pitture di Antonio Gner[2].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Cenni storici e cronologia [collegamento interrotto], su Comune di Cappella Maggiore.
  2. ^ Benvenuti a Cappella Maggiore, su Oggi Treviso. URL consultato il 25 agosto 2010 (archiviato dall'url originale il 27 novembre 2010).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]