Chiesa della Santissima Annunziata (Rionero in Vulture)

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Chiesa della Santissima Annunziata
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneBasilicata
LocalitàRionero in Vulture
ReligioneCattolica di rito romano
TitolareMaria Annunziata
Diocesi Melfi-Rapolla-Venosa
Consacrazione1700
Stile architettonicoTardo barocco
Inizio costruzioneXVIII secolo
CompletamentoXIX secolo

La chiesa della Santissima Annunziata è una chiesa parrocchiale di Rionero in Vulture, sita nell’omonimo rione.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La data di costruzione della chiesa è piuttosto incerta, ma si pensa sia stata realizzata nella prima metà del ‘700, infatti si ha una prima citazione della chiesa negli Atti Visitali del 1759[1]. La sua costruzione si deve a Marcantonio Di Silvio, uomo di nobile famiglia, che la volle come cappella privata. L'edificio si presentava a navata unica con soffitto in legno e capriate a vista[2]. La chiesa divenne parrocchia nel 1780, come si evince dai primi registri di battesimo, e lo rimase per circa un decennio fino a quando, negli anni 90 del ‘700, dei lavori di restauro impedirono le celebrazioni. Dunque la parrocchia, su richiesta dei cittadini, venne spostata nella chiesa di Maria SS. di Caravaggio, dove rimase fino al maggio del 1831. Il devastante terremoto del 1851 danneggiò gravemente la struttura che venne in seguito pesantemente rimaneggiata e ampliata, mantenendo la navata unica che fu coperta da una volta a botte[3]. Durante i lavori, la parrocchia tornò nel rione Caravaggio. Tuttavia, dopo il terremoto del 23 luglio 1930, la chiesa di Caravaggio venne demolita a causa dei danni riportati. Perciò la parrocchia si spostò momentaneamente nella chiesa di San Nicola alla Costa. La chiesa dell’Annunziata venne definitivamente riaperta nel 1947, dall’allora parroco don Michele Di Sabato. Dopo il terremoto del 23 novembre 1980, la chiesa subì altri lavori di restauro a cura del parroco don Domenico Traversi. Fu durante questi lavori che la piccola torre campanaria venne abbattuta e, da allora, la chiesa non ne possiede più alcuna[3]. La chiesa venne poi riaperta nel 1990. Nel 2013 un restauro ha riportato la chiesa al suo aspetto originale, rivelando nella ridipintura la tipica luminosità settecentesca.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa fu costruita in pietra vulcanica locale e presenta una pianta longitudinale ad una sola navata. La facciata, molto semplice e quasi spoglia nell’aspetto, e tripartita da quattro lesene che sostengono la trabeazione ed il timpano triangolare, che ospita un oculo. Il timpano è sovrastato da una croce in ferro battuto. Il portale in pietra è decorato da semplici motivi scanalati ed è chiuso da ante decorate da lamine bronzee, le quali raffigurano la Risurrezione e l’Annunciazione della Vergine.

Il soffitto della chiesa

La navata centrale è coperta da una volta a botte decorata da semplici stucchi ed è sorretta dai pilastri che incorniciano le cappelle laterali, le quali sono affiancate da lesene sovrastate da capitelli compositi con motivi floreali. L’arco trionfale è adornato da stucchi e sovrastato da putti alati e motivi floreali.

La chiesa presenta tre cappelle laterali per lato, che ospitano diverse nicchie e altari. Partendo da destra troviamo un’acquasantiera realizzata nel 1917[4] e la statua del Crocifisso, realizzato in cartapesta e risalente al secolo scorso[5]. Proseguendo troviamo la seconda cappella, ora vuota, che ospitava in precedenza una nicchia con una statua dell’Immacolata. Nella terza cappella troviamo poi un altare novecentesco, precedentemente dedicato alla Madonna del Buon Consiglio, con una nicchia che ospita la statua del Sacro Cuore di Gesù.

Gruppo scultoreo del XVIII secolo

Sul lato sinistro, a partire dall’entrata, nella prima cappella troviamo un fonte battesimale posto in seguito ai restauri del 2013. Nella seconda cappella troviamo un altare novecentesco sovrastato da tre effigi raffiguranti (da sinistra) la Madonna di Caravaggio[6], Sant’Antonio di Padova e San Donato Vescovo (quest’ultimo recentemente sostituito dall’effigie della Madonna di Medjiugorje). Nella terza cappella troviamo la nicchia contenente le statue dei santi patroni della parrocchia, i Santi Medici Cosma e Damiano. La nicchia, decorata con polvere d’oro e polvere di lapislazzuli a formare un cielo stellato, ricorda le nicchie mariane medievali e fu realizzata per volere del parroco don Rocco di Pierro in occasione della festa patronale del 2018. La precedente nicchia venne quindi rimossa insieme all’altare sottostante.

Proseguendo nel presbiterio, esso ha una pianta trapezoidale ed è coperto da una volta a crociera decorata anch’essa da motivi floreali e contrafforti. Qui troviamo l’altar maggiore, novecentesco[7], sovrastato dalla nicchia colonnata contenente il gruppo scultoreo dell’Annunciazione. Realizzato in legno da artigiani locali tra la seconda metà del ‘700 e gli inizi dell’800[8], esso presenta tre figure: la vergine Maria, l’Arcangelo Gabriele e la raffigurazione dello Spirito Santo, coronato da una raggiera dorata. Il gruppo scultoreo fu riportato al suo stato originale, soprattutto nelle cromie, in occasione del restauro del 2013.

Le effigi dei Santi Medici

Tradizioni[modifica | modifica wikitesto]

Agli inizi del Novecento nella parrocchia furono introdotte le statue dei Santi Medici Cosma e Damiano[9], per volere del parroco dell'epoca. Da allora, ogni 26 settembre si svolge la festa dedicata alla loro memoria, preceduta da una novena. La parrocchia inoltre, per questa occasione, organizza molti eventi.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Comune di Rionero in Vulture, su win.comune.rioneroinvulture.pz.it. URL consultato il 10 maggio 2022.
  2. ^ Alfredo Borghini, Itinerari di Federico II.
  3. ^ a b Chiesa della Santissima Annunziata (Rionero in Vulture), su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 10 maggio 2022.
  4. ^ (EN) acquasantiera da parete - ambito lucano (sec XX) acquasantiera da, su catalogo.beniculturali.it. URL consultato il 10 maggio 2022.
  5. ^ (EN) Cristo crocifisso scultura, post 1900 - ante 1924, su catalogo.beniculturali.it. URL consultato il 10 maggio 2022.
  6. ^ (EN) Madonna di Caravaggio, su catalogo.beniculturali.it. URL consultato il 10 maggio 2022.
  7. ^ (EN) altare maggiore - bottega Italia meridionale (sec XX) altare maggi, su catalogo.beniculturali.it. URL consultato il 10 maggio 2022.
  8. ^ (EN) Gruppo scultoreo dell'Annunciazione, su catalogo.beniculturali.it. URL consultato il 10 maggio 2022.
  9. ^ (EN) Santi Cosma e Damiano Santi gruppo scultoreo, post 1900 - ante 1924, su catalogo.beniculturali.it. URL consultato il 10 maggio 2022.

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