Chiesa della Santissima Annunziata (Padula)

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Chiesa della Santissima Annunziata
Facciata della chiesa della Santissima Annunziata
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneCampania
LocalitàPadula
Coordinate40°20′27″N 15°39′19.4″E / 40.340833°N 15.655389°E40.340833; 15.655389
Religionecattolica
TitolareMaria Annunziata
Diocesi Teggiano-Policastro
Stile architettonicoBarocco

La Chiesa della Santissima Annunziata è una chiesa di Padula, sede del Sacrario dei Trecento.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Sacrario dei Trecento.

Situata all’interno del Comune di Padula, un tempo fuori le mura della città, la Chiesa della SS. Annunziata era dotata di Ospedale e Brefotrofio (ospizio per bambini orfani) e che il terremoto del 16 dicembre 1857 prima, e la costruzione della strada carrozzabile poi, hanno cancellato. La chiesa fu totalmente rifatta nel XVIII secolo.

Nel 1950, in onore del centenario della spedizione di Carlo Pisacane, fu realizzato un sacrario dedicato ai Trecento.[1]

Architettura e arte[modifica | modifica wikitesto]

L’interno custodisce nella porta del tabernacolo la copia galvanica del capolavoro del padulese Andrea Cariello, il “Cristo che frange il pane eucaristico”, nonché alcune tele e tavole restaurate provenienti anche da altre cappelle e chiese della parrocchia di S. Giovanni Battista.

La facciata è divisa in due ordini, sormontata da un timpano triangolare, e un portale in pietra che rivela l’arte barocca della Certosa di San Lorenzo e la docilità della pietra di Padula. Alla chiesa si accede con una scala esterna a doppia rampa. La pianta è rettangolare ad unica navata con un'abside poligonale.[2]

Resti dei Trecento, conservati nel Sacrario della Chiesa.

Probabilmente costruita prima del XVII secolo, la chiesa aveva, sul lato nord, anche un ospedale, soppresso presumibilmente nel XVIII secolo. All’esterno della Chiesa, spicca l’arco a tutto sesto in pietra locale a grosse bugne e con stemma civico nella chiave di volta, che immetteva al cortile dell’Ospedale e che nel 1911 il deputato padulese Giovanni Camera (1862-1929) elevò a Monumento Nazionale. Esso infatti inquadra il Sacrario dei Trecento di Carlo Pisacane, i cui resti sono custoditi in teche visibili al pubblico:[3] qui voluto dal popolo padulese, fu restaurato ed aperto nel 2007. Nella piazzetta di fronte, ove si apre un’incantevole veduta del Vallo di Diano, si trova il mezzobusto che raffigura l’eroe padulese Joe Petrosino.[4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Padula - Chiesa della SS. Annunziata, in CAMMINI STORICI, 25 marzo 2015. URL consultato il 30 settembre 2018.
  2. ^ Padula e Certosa | Chiesa della Santissima Annunziata, su www.padulaecertosa.it. URL consultato il 30 settembre 2018 (archiviato dall'url originale il 30 settembre 2018).
  3. ^ Sacrario dei Trecento, su Nova Civitas - Soc. Coop. Padula SA. URL consultato il 30 settembre 2018 (archiviato dall'url originale il 30 settembre 2018).
  4. ^ La Storia — Padula in Fotografia, in Padula in Fotografia. URL consultato il 30 settembre 2018.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Elia Giudice, Secoli di storia di fede e di arte nelle chiese di Padula, Stampa Editoriale, 2000.
  • Parrocchia San Giovanni Battista di Padula, Sacrario dei Trecento. La spedizione di Carlo Pisacane, Padula, s.e., 2011.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]