Cephalopholis argus

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Cephalopholis argus
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
PhylumChordata
SubphylumVertebrata
SuperclasseGnathostomata
ClasseActinopterygii
SottoclasseOsteichthyes
SuperordineAcanthopterygii
OrdinePerciformes
SottordinePercoidei
FamigliaSerranidae
SottofamigliaEpinephelinae
GenereCephalopholis
SpecieC. argus
Nomenclatura binomiale
Cephalopholis argus
(Schneider, 1801)

Cephalopholis argus (Schneider, 1801) è un pesce osseo marino appartenente alla famiglia Serranidae[2].

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

C. argus è endemico dell'Indo-Pacifico tropicale dal mar Rosso e dalle coste dell'Africa orientale (a sud fino alla città sudafricana di Durban) alla Polinesia francese e all'isola di Pitcairn. Il limite settentrionale dell'areale si trova presso le isole giapponesi Ryūkyū e Ogasawara, a sud raggiunge l'Australia settentrionale e l'isola di Lord Howe[1][3]. Appare più frequente nell'oceano Pacifico che nell'oceano Indiano[1]; nel mar Rosso è raro[4] . È stato introdotto alle Hawaii nel 1956 dalle isole della Società allo scopo di favorire la pesca commerciale[5]; si è acclimatato comportandosi come una specie invasiva e danneggiando le specie endemiche dell'arcipelago[6].

Il suo ambiente di vita comprende vari habitat legati alle barriere coralline, soprattutto le parti esterne esposte alle onde[1] con acque chiare e abbondante crescita di madrepore[4]. I giovanili sono comuni in zone con acque basse, scarso idrodinamismo e alta densità di coralli[3].

Si può trovare a profondità da 1 a 50 metri, di solito non oltre 15 metri[3].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Ha l'aspetto tipico delle cernie, piuttosto slanciato, con testa grande. La pinna caudale è arrotondata, le pinne ventrali di piccole dimensioni. La pinna dorsale, unica, ha 9 raggi spiniformi e 15-17 raggi molli (di solito 16-17); la pinna anale ha 3 raggi spinosi e 9 molli. Il colore di fondo è solitamente bruno scuro con numerose piccole macchie blu bordate di nero sparse su tutto il corpo. Spesso vi sono 6-7 fasce verticali più chiare nella parte posteriore del corpo, non sempre ben distinte, e una macchia chiara sul petto sotto le pinne pettorali. La colorazione è abbastanza variabile come toni e contrasto[3][4].

Misura fino a 60 cm, di solito non oltre 40 cm[3]; la taglia è variabile da una località all'altra[1].

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Vive fino a 40 anni ma la longevità varia ampiamente secondo le località[1].

Comportamento[modifica | modifica wikitesto]

Forma harem composti da un maschio dominante e diverse femmine. Il maschio dominante mostra territorialità: il territorio è suddiviso in porzioni ognuna delle quali occupata da una femmina[1][3]. La dimensione del territorio dipende dalla taglia del maschio dominante[1]. Talvolta solitario[3]. Ha abitudini variabili nelle diverse località: nel mar Rosso. ad esempio, si nutre all'alba e al tramonto mentre nel Madagascar caccia di notte[3].

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

Basata su pesci di varie specie (ad esempio pesci chirurgo, pesci damigella, carangidi, labridi, etc.), secondariamente, si nutre anche di crostacei e anellidi[3][7].

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

È ermafrodita proterogino. Nelle Hawaii si riproduce da maggio a ottobre. La maturità sessuale viene raggiunta a oltre un anno di età e 20 cm di lunghezza[1].

Pesca[modifica | modifica wikitesto]

È attivamente pescato in alcune zone con metodologie artigianali come lenze, fucile subacqueo e nasse[3] ma in molte aree, tra le quali quasi tutte le isole del Pacifico, non è consumato perché provoca frequentemente la ciguatera. La specie è considerata pericolosa, ad esempio, nella Polinesia francese, nelle isole Marshall e anche nelle Hawaii dove, per ironia della sorte, è stato introdotto proprio per favorire la pesca. Si trova comunemente sul mercato ittico di Hong Kong[1].

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

Si tratta di una specie abbondante in quasi tutto l'areale, con popolazioni stabili. In alcune piccole aree si hanno segni di sovrapesca molto limitati ma in vaste zone non viene consumato a causa del rischio di ciguatera. Per questi motivi la Lista rossa IUCN classifica questa specie come "a rischio minimo"[1].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h i j k (EN) Cephalopholis argus, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) Bailly, N. (2015), Cephalopholis argus, in WoRMS (World Register of Marine Species).
  3. ^ a b c d e f g h i j (EN) Cephalopholis argus, su FishBase. URL consultato il 10 giugno 2021.
  4. ^ a b c R. Myers E. Lieske, Collins Pocket Guide: Coral Reef Fishes - Indo-Pacific and Caribbean, Harper Collins Publishers, 1996, ISBN 0002199742.
  5. ^ (EN) International Introductions of Cephalopholis argus, su FishBase. URL consultato il 10 giugno 2021.
  6. ^ (EN) J. L. Giddens & C. Wiggins & A. M. Friedlander & E. J. Conklin & K. A. Stamoulis e D. Minton, Assemblage-level effects of the introduced peacock hind (Cephalopholis argus) on Hawaiian reef fishes, in Environmental Biology of Fishes, vol. 201, n. 3, 2018, pp. 275, 286, DOI:10.1007/s10641-017-0697-8. URL consultato il 10/06/2021.
  7. ^ (EN) Food items reported for Cephalopholis argus, su FishBase. URL consultato il 10 giugno 2021.

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