Centropyge bicolor

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Centropyge bicolor
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
ClasseActinopterygii
OrdinePerciformes
FamigliaPomacanthidae
GenereCentropyge
SpecieC. bicolor
Nomenclatura binomiale
Centropyge bicolor
Bloch, 1787
Nomi comuni

Pesce angelo bicolore

Centropyge bicolor, comunemente chiamato Pesce angelo bicolore è un pesce d'acqua salata appartenente alla famiglia Pomacanthidae[2].

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie è diffusa nell'Indo-Pacifico, dalle coste dell'Africa orientale fino alla Nuova Caledonia, dove abita lagune atollifere, che frequenta in coppie o gruppi di pochi esemplari.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Simile agli altri Pomacantidi, ha corpo compresso ai fianchi e pinne sviluppate. La livrea, come ben lascia intendere il nome scientifico, è bicolore: il corpo è blu scuro, mentre la pinna caudale e la testa sono gialle, ad eccezione di una striscia blu che attraversa l'occhio e tutta la fronte. La pinna dorsale e l'anale sono allungate. Vicino alle branchie è presente un aculeo.
Solitamente non supera i 15 cm di lunghezza.

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

Tutti gli esemplari nascono femmine (ermafrodita proterogenico) per poi diventare maschio (in 18-20 giorni) dopo una certa età.

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

C. bicolor si nutre di alghe, vermi e crostacei.

Acquariofilia[modifica | modifica wikitesto]

I giovani sono più facili da allevare. Va allevato in acquari spaziosi, ricchi di nascondigli e nutrito sia con cibo vegetale (che può trovare sulle rocce vive, se presenti in acquario), sia con cibo vivo.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ IUCNredlist
  2. ^ Centropyge bicolor, scheda su FishBase, su fishbase.de. URL consultato il 26 ottobre 2015.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Alessandro Mancini, Acquario: il manuale completo, Firenze, Giunti, 2011.
  • Dick Mills, Pesci d'acquario, Milano, Dorling Kindersley Handobook - RCS libri, 1999.

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